Al Museo di Caporetto per ricordare la Dodicesima battaglia dell’Isonzo

Gorazd Skrt
LovelyTripsBlog
Published in
4 min readSep 29, 2022
Fonte: https://www.kobariski-muzej.si/it

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Alle 02:00 del mattino del 24 ottobre 1917, la 2ª Armata italiana sulla linea tra Tolmino e Caporetto subì un attacco a sorpresa dalle forze dell’esercito austro-ungarico, appoggiate da forze tedesche. Ebbe così inizio quella che oggi conosciamo come Battaglia di Caporetto, la Dodicesima battaglia dell’Isonzo, che segnò una terribile sconfitta per l’esercito italiano e la conclusione de facto del fronte isontino, dove sanguinosi combattimenti si erano alternati a usuranti periodi di guerra di trincea per oltre due anni.

Oggi i luoghi di quel terribile fronte della Prima guerra mondiale, la Grande Guerra, sono dominati da una splendida quiete. La vita procede serena, i rumori più comuni, a parte qualche auto di quando in quando, sono il canto degli uccelli e lo scorrere dell’Isonzo, lo splendido fiume color smeraldo che ha incantato poeti e romanzieri. Non rimane quasi traccia dei terribili mesi in cui la bellezza della valle fu sconquassata dai bombardamenti e deturpata dalle trincee.

Fonte: https://www.kobariski-muzej.si/it

A eccezione, naturalmente, dei musei all’aperto, dei memoriali, dei forti aperti ai visitatori, e dei luoghi commemorativi che è possibile visitare grazie alla Fondazione Sentiero della Pace, che ha proprio lo scopo di conservare la memoria dei tragici avvenimenti della Grande Guerra, con l’auspicio che possano fungere sempre da monito. È sempre un’ottima idea raggiungere la vicina valle dell’Isonzo e passare qualche ora tra i luoghi della Prima guerra mondiale, ma lo è in modo particolare in questa stagione.

Da una parte l’autunno comincia ad accendere i boschi dei suoi magnifici colori. Dall’altra è proprio di questi tempi, e in particolare in ottobre, che infuriò la Battaglia di Caporetto. Una battaglia divenuta emblematica, per gli italiani di tremenda sconfitta, e per il resto degli europei, di quanto orribile e devastante arrivò a essere quel primo conflitto mondiale, così radicalmente diverso da tutte le guerre che lo avevano preceduto, e al contempo così tragicamente simile.

Fonte: https://www.kobariski-muzej.si/it

Il Museo di Caporetto è senza dubbio il luogo più indicato per conoscere nei dettagli il fronte isontino. Al rigore storico, l’esposizione del Kobariški Muzej affianca un chiaro approccio al lato umano della guerra, ignorando le divisioni a seconda degli eserciti di appartenenza, e concentrandosi su ciò che accomunava ogni ragazzo e uomo al fronte. La paura, la sofferenza, la struggente nostalgia per i propri cari. Ecco perché, sin dalla sua fondazione, questo museo ha ricevuto premi e riconoscimenti importanti, a cominciare dal più importante premio sloveno per l’attività museale, l’EMYA (European Museum of the Year Award) nel 1993.

Ancora, il Museo di Caporetto è stato anche visitato da capi di stato e di governo, ministri, rappresentanti di organizzazioni internazionali, e anche da diversi premi Nobel. Oltre alla ricca e interessantissima esposizione permanente, di cui il secondo piano è interamente dedicato proprio alla Battaglia di Caporetto, il museo ospita periodicamente anche esposizioni temporanee, che permettono di accrescere la conoscenza del primo conflitto mondiale concentrandosi su aspetti particolari.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Boris Pretnar

Una delle maggiori ricchezze del Museo di Caporetto sono le sue ottime guide. Si tratta di persone appassionate, che condividono la missione più profonda del museo e arricchiscono l’esposizione con dettagli e storie tramandate nelle loro famiglie, e in famiglie di conoscenti, dai nonni, bisnonni o trisavoli ritrovatisi coinvolti, ognuno in modo diverso, nella Grande Guerra. Ecco perché vale la pena di affidarsi a loro per visitare il Museo. E, nella bellezza autunnale, anche scegliere uno degli itinerari offerti per le visite guidate open air è un’ottima idea.

Basta sceglierne uno fra quelli offerti ed essere pronti ad ascoltare e camminare. Andare alla scoperta dei luoghi del fronte isontino e della Battaglia di Caporetto affidandosi alla guida sapiente del Museo di Caporetto è un’ottima idea per un viaggio d’autunno, tra l’incanto del foliage e la profondità di un itinerario per conoscere e ricordare.

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

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Gorazd Skrt
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