Alla scoperta di Maribor, la città dai tetti rossi
di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Un tempo centro di fiorenti scambi e traffici commerciali, Maribor ha conosciuto momenti di grande splendore e altri più bui. Come quando, nel XV secolo, venne adibita a città-fortezza per resistere alle incursioni ottomane che terrorizzavano la Mitteleuropa. Ancora oggi la colonna barocca eretta nel 1743 svetta nella piazza principale, Glavni trg, a ricordo della terribile epidemia di peste che decimò la popolazione europea nel Seicento, e che non risparmiò neanche i suoi abitanti. Oggi, nelle giornate di sole, gli edifici dal tetto rosso del suo centro storico si specchiano nelle placide acque del grande fiume Drava, e Maribor è la seconda città più grande della Slovenia dopo la capitale.
Celebre per i molti esempi di architettura barocca conservati nel centro storico e nel pittoresco quartiere Lent, l’antico porto fluviale, e per la vite considerata la più antica del mondo, Maribor è l’ultima città ancora vicina alle Alpi prima delle grandi distese delle pianure pannoniche. Incastonata fra il massiccio gruppo montuoso delle Pohorje e le dolci colline coperte di vigneti, è ricca di storia e cultura, e vanta un patrimonio enogastronomico di tutto rispetto.
Non per nulla fra le maggiori grandi attrattive di Maribor e della sua regione, la Stiria slovena, ci sono le Strade del vino, per esplorare i vigneti, visitare le cantine locali e scoprire i migliori vini prodotti su queste dolci colline. Delizie made in Maribor che offrono anche l’occasione di esplorare le campagne intorno alla città. In effetti oltre che per il suo splendido centro storico, Maribor è famosa anche per la bellezza dei dintorni. Tra parchi naturali, come quello della Drava, e le montagne del Pohorje, calamita per gli amanti delle attività all’aria aperta in ogni stagione.
Da non perdere, in centro, il Mariborski grad. Questo Castello, eretto nel 1478 per difendere la città dall’esercito ottomano, oggi ospita il Museo regionale, la cui vasta collezione di reperti illustra la storia della città e della regione dall’antichità alla storia più recente. D’altra parte, il grad è una bellezza da vedere di per sé, con la sua facciata elegantemente decorata e la sontuosa scalinata roccocò fiancheggiata da candide statue all’interno.
Splendida poi la piazza principale, Glavni trg, a forma rettangolare e circondata dalle chiare facciate di palazzi e case nobiliari. Una pausa caffè seduti a uno dei suoi bar è davvero consigliabile, per avere il tempo di ammirare la cupola a cipolla della torre dell’orologio del municipio, la Colonna della peste in stile barocco, e il vivace viavai della piazza principale della città.
Il quartiere di Lent, infine, è uno dei punti più affascinanti di Maribor e merita di essere esplorato — e assaporato — con calma. Come spesso accade nelle città slovene, la lunga storia di questo punto della città si mescola a un’allegra vitalità. Oggi in molte case barocche affacciate sul fiume, e ancora ben conservate, si trovano bar e ristoranti dove assaggiare le specialità del posto. E passeggiando sul lungofiume da cui un tempo partivano le zattere per trasportare le merci lungo la Drava, e poi il Danubio, ci si immerge nel verde della fitta coltre di salici piangenti e altri alberi che lo adornano.
Ed è proprio in questo quartiere che si trova quella che è ritenuta la vite più antica del mondo. Abbarbicata alla facciata bianca di una casa da almeno 400 anni, la Stara trta è un’autentica celebrità a Maribor, e la sua fama è nota in ogni angolo della Slovenia. È un po’ il simbolo della città, tanto da dare anche il nome a uno dei festival più popolari di Maribor, il Festival dell’Antica Vite, che ogni anno comincia con la vendemmia della Stara trta e si conclude il giorno di San Martino, e richiama visitatori da tutto il paese e dall’estero per assaggiare le prelibatezze dell’enogastronomia locale.
Ma in attesa del celebre Festival, il prossimo 9 marzo l’antica vite sarà la protagonista di un altro importante evento: la 40esima cerimonia di potatura, che ogni anno riunisce addetti ai lavori, curiosi e rappresentanti di enti, comuni, organizzazioni e musei da tutto il paese e dall’estero. La potatura, infatti, è un momento fondamentale nella viticoltura, perché ha un impatto diretto sulla crescita della vite e sulla qualità della vendemmia. Aiuta anche a favorire una rapida messa a frutto e a ottenere grappoli più grandi.
Alla potatura seguirà la cerimonia di donazione dei nesti, ossia dei rami che verranno potati, una tradizione molto amata in Slovenia ma che è diventata popolare anche all’estero, perché permette di far crescere la vecchia vite anche lontano da Maribor. Dal 1990, quando è cominciata questa tradizione, i nesti della Stara trta sono arrivati in quasi ogni città della Slovenia e all’estero, in Austria, Francia, Danimarca, Italia, Malta e Spagna, e persino in Giappone. A ricevere il dono dei nesti della vecchia vite quest’anno, ci saranno il Comune di Osijek, in Croazia; il Parco nazionale Inuyama, in Giappone; il Museo della vite di Stoccarda, in Germania; la città di Szentgotthárd, in Ungheria.
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