Gli incredibili tesori di Idrija, l’El Dorado del Vecchio mondo
di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Idrija è una cittadina di montagna circondata da pendii ripidi e boscosi. Un delizioso borgo alpino, dove si respira aria pulita, l’atmosfera è placida e serena, e la cucina tradizionale, con i suoi sapori decisi e genuini, è davvero squisita. Immersa nella bellezza delle Alpi Giulie, Idrija è circondata da paesaggi di grande bellezza, e in effetti è una meta ideale per chi cerca tranquillità e relax, escursioni e attività all’aria aperta.
Eppure, questo placido borgo di montagna ha anche una storia lunga e molto particolare alle spalle. Perché per molto tempo, grazie alle ricchezze del suo sottosuolo, fu un vero e proprio El Dorado del Vecchio mondo. La svolta fu verso la fine del XV secolo, quando per una fortunata coincidenza, un contadino del luogo scoprì un filone di mercurio.
E visto che all’epoca il mercurio era una materia prima richiestissima, ad esempio per amalgamare l’oro e l’argento, ma anche per confezionare i cappelli che le signore altolocate acquistavano nelle costose boutique delle grandi città, la scoperta causò un vero e proprio terremoto. In altre parole, in un batter d’occhio questo tranquillo paesino di pastori e contadini vide arrivare centinaia e centinaia di uomini in cerca di un lavoro durissimo, ma ben pagato.
Per farsi un’idea di quanto sia stata importante la miniera di mercurio di Idrija è sufficiente questo dato: fu seconda per grandezza solo a un’altra miniera, quella di Almadén, nell’arida Castiglia-La Mancia spagnola. Certo, la miniera di Idrija (come del resto quella di Almadén) è chiusa da tempo ormai, ma la sua influenza sulla città non si è esaurita.
In effetti rappresenta una parte importantissima del patrimonio storico e culturale di Idrija. Al di sotto della città si snodano più di 700 chilometri di gallerie, che raggiungono una profondità massima di 380 metri. Parte di queste è visitabile grazie alla Galleria d’Antonio (Antonijev rov) e al programma di circa un’ora e mezza che permette di scoprire gli strumenti di lavoro, i vagoni utilizzati per il trasporto dei materiali, le infrastrutture e, soprattutto, la durissima vita dei minatori.
Una visita che valle assolutamente la pena di fare. D’altra parte Idrija compare nel Patrimonio mondiale UNESCO con due siti: la Galleria d’Antonio, appunto, e la Fonderia. Quest’ultima è un vero e proprio museo che illustra l’importanza del mercurio nel passato, le sue caratteristiche e proprietà, i metodi di estrazione e i processi di lavorazione. Da vedere anche Kamšt di Idrija, la pompa della miniera, la più grande del suo genere in Europa. Con una sezione di 13,6 metri, pompava 300 litri d’acqua al minuto, e per completare un giro aveva bisogno di ben 13 secondi!
Non bisogna poi tralasciare il Castello di Gewerkenegg, dotato di una splendida corte interna. Per più di quattro secoli il castello ospitò gli uffici amministrativi della miniera, mentre oggi è la sede del Museo civico di Idrija. Oltre alle mostre temporanee e ai numerosi eventi culturali che si tengono nello spazioso cortile del castello, il museo offre due esposizioni permanenti, rispettivamente incentrate sull’attività estrattiva del mercurio e sui celebri merletti di Idrija.
Già, perché l’eredità lasciata dai secoli della miniera di mercurio va oltre le gallerie. Ancora oggi questa cittadina è famosa per la tradizione dei merletti, iniziata dalle mogli dei minatori come mezzo per incrementare il bilancio famigliare, e tramandata nel tempo fino a oggi. Si tratta di merletti così belli che, all’epoca, venivano venduti anche nelle città più eleganti, come Trieste e Vienna. Il volto più delicato della secolare storia mineraria di questa cittadina che è davvero piena di sorprese.
Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè di contenuti terzi.