Il forte del Vallo Alpino, preziosa testimonianza contro la guerra

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4 min readSep 8, 2019
Fonte: www.slovenia.info, foto di Valter Leban

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Ogni 25 giugno la Slovenia celebra l’anniversario della sua indipendenza. Proclamata nel 1991, essa ha segnato un prima e un dopo nella storia di questo piccolo paese mitteleuropeo, incastonato fra le rive del mare Adriatico, le Alpi e le grandi pianure dell’antica Pannonia. È giovane, la Slovenia, che fra due anni celebrerà i suoi primi trent’anni da nazione indipendente. Ma di storia, alle spalle, ne ha davvero tanta.

Per capirlo non è necessario ripercorrere a ritroso interi millenni, sino alle popolazioni preistoriche della cultura di Hallstatt o di La Tène, ad esempio, di cui in Slovenia abbondano i reperti. E neanche alle epoche in cui questi luoghi erano abituati dai nostri cugini, gli Homo neanderthalensis, che ci hanno lasciato reperti sensazionali. Come il celebre flauto esposto al Museo Nazionale di Lubiana, ricavato dal femore di un orso delle caverne sessantamila anni fa.

Fonte: Pixabay

È sufficiente guardare al Novecento per rendersi conto che la storia, in Slovenia, non è certo passata in punta di piedi. Pensiamo alle terribili battaglie combattute sul fronte isontino durante la Grande Guerra, culminate nella tremenda battaglia di Caporetto. O alla Seconda guerra mondiale, durante la quale l’attuale Slovenia venne occupata dalle truppe del Terzo Reich.

Infine, la Guerra d’indipendenza slovena, anche chiamata la Guerra dei dieci giorni. Un conflitto molto breve ma determinante, perché permise al paese di sfuggire alla terribile guerra civile jugoslava. E che il 25 giugno 1991 culminò, appunto, nella dichiarazione di indipendenza della Slovenia. Certo, guardando oggi questo paese sembra impossibile che tutto ciò sia finito poco meno di trent’anni fa.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Tomaž Penko

Eppure è proprio così, e anche se questi eventi sembrano lontani, in realtà sono ancora molto vicini. E nella loro storia riecheggiano lezioni importanti su quanto sia insensata la guerra, e quanto sia preziosa la vita. Ebbene, il Parco della Storia militare di Pivka è uno dei maggiori custodi della memoria dei molti, convulsi eventi che hanno segnato la storia recente della Slovenia.

Al suo interno l’esposizione è incentrata soprattutto sui mezzi militari risalenti ai conflitti mondiali o alla guerra di indipendenza. Senza dubbio i pezzo più celebre è il sottomarino P-913, detto anche “il sottomarino tascabile” per le sue dimensioni ridotte, pensate per farlo operare nelle acque basse del Mediterraneo. Ma il Parco espone anche mezzi corazzati, carri armati, aerei militari, camion e pezzi di artiglieria: materiale bellico rimasto in Slovenia alla fine dei vari conflitti del XX secolo.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Valter Leban

All’esterno, invece, il Parco della storia militare ha allestito dei sentieri escursionistici per accompagnare i visitatori alla scoperta dei luoghi delle guerre. Il Sentiero circolare della Storia militare, ad esempio, è un percorso di 11 chilometri che tocca diversi punti di interesse.

Fra questi, uno dei più suggestivi è senz’altro il forte del Vallo Alpino sul monte Primož (San Primo). Un ampio e complesso sistema di fortificazioni costruito dall’esercito italiano a cavallo fra la Prima e la Seconda guerra mondiale, per sorvegliare e difendere quello che all’epoca era un confine terrestre dell’Italia.

Fone: www.slovenia.info, foto di Simon Avsec

L’enorme forte sotterraneo, con i suoi 500 metri di cunicoli e i molti spazi interni, viene illustrato da una guida del Parco della storia militare. Una visita ideale per avvicinarsi davvero il più possibile a un luogo emblematico delle terribili difficoltà dei tempi di guerra. Il forte non rappresenta solo il lavoro pesantissimo di tutti coloro che dovettero partecipare alla sua costruzione, ma anche la durezza della vita sotterranea, dei turni di guardia, della tensione sempre presente e logorante.

Ed è anche un modo estremamente efficace per rendere la guerra, con le sue atrocità e le sue immense ferite, più tangibile e meno astratta. Un modo per non dimenticare mai quanto fragile e prezioso sia il dono della pace, e quanto fondamentale sia vegliare sempre su di esso. Anche nel nostro piccolo, anche nella nostra vita di ogni giorno.

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

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