KAMNIK, STORIA E BELLEZZA NEL CUORE DELLE ALPI

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5 min readMar 15, 2018
fonte: www.slovenia.info foto di Jošt Gantar

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Grazie alla bellezza della natura che la circonda, agli antichi palazzi di pregio, alle vie immacolate, Kamnik è un vero gioiello. L’atmosfera ricca di storia dell’antica capitale della Carniola invita alla scoperta dei suoi tesori nascosti, mentre il verde rigoglioso in cui è immersa invoglia a esplorare i dintorni. Lungo strade che si inerpicano sulle colline, passando tra fitti boschetti e grandi prati che si affacciano, sempre più alti, sulla cittadina.

Nella quiete che si prova seduti a un caffè del centro vibra quasi una nota di sollievo. Come se la memoria del tumultuoso passato di Kamnik fosse rimasta impressa nei paesaggi e nelle rovine dei castelli, rendendo ancora più piacevole la tranquillità di oggi. Del resto, questo è uno dei centri urbani più antichi della Slovenia, quindi è inevitabile che abbia una lunga (e spesso travagliata) storia alle spalle.

fonte: www.slovenia.info foto di Jošt Gantar

Kamnik sorse in tempi molto antichi lungo la strada romana che collegava il mare Adriatico e la valle del Danubio. Una posizione geografica che col tempo sarebbe diventata sempre più strategica, al centro di un’importante via di scambi commerciali. All’inizio dell’epoca medievale, molte famiglie nobili si contesero aspramente questa zona, e per lungo tempo Kamnik e il suo territorio furono teatro di scontri, spartizioni, riconquiste e passaggi di dominio.

Finché, alla fine del XII secolo, la famiglia nobile bavarese degli Andechs non divenne abbastanza ricca e potente da riuscire a imporre il proprio dominio sulla regione della Savinja e della Carniola. Il nocciolo duro del loro potere, però, era Kamnik: la città divenne uno dei più ricchi centri urbani della Carniola, tanto da diventarne la capitale. Qui fiorirono l’artigianato (specie del ferro e delle pelli), continuarono a passare importanti traffici commerciali, e si cominciò a battere una moneta della città. In epoca medievale Kamnik raggiunge il suo massimo splendore.

fonte: www.slovenia.info foto di Jošt Gantar

Ma la Storia non perdona niente e nessuno, e con il passare dei secoli la città si ritrovò nuovamente al centro di aspre guerre e lotte di potere. Nel XIV secolo, insieme a Lubiana, Kranj e Kostanjevica, divenne una delle principali roccaforti dei signori della Carniola. Dal 1491 i turchi fecero ripetute incursioni in Stiria e Carniola; il litorale sloveno divenne teatro di una feroce guerra fra gli Asburgo e la Repubblica di Venezia; e nel 1515 ci fu la celebre ribellione dei contadini, che cominciarono ad attaccare e porre sotto assedio i castelli delle famiglie nobili.

L’epicentro della ribellione fu proprio in Carniola e Stiria meridionale, e al culmine della sollevazione i nobili dovettero fuggire dai loro castelli e cercare rifugio nelle città fortificate. Una di queste era proprio Kamnik. Infine, il traffico commerciale venne dirottato su un’altra via, e per la prima volta la città si trovò fuori dai giochi, condannata a vivere un lungo periodo di decadenza.

fonte: www.slovenia.info foto di Anže Čokl

Visitando le strade di Kamnik ci si imbatte in numerose testimonianze del suo passato. Il suo centro storico è uno dei meglio conservati in Slovenia, e si sviluppa intorno alla piazza principale, Glavni trg. Partendo da qui ci si può incamminare per le stradine che da essa si diramano e ammirare le belle case dei ricchi mercanti e nobili del XV e XVI secolo.

E proprio vicino a Glavni trg sorge lo sperone di roccia del Mali grad, il Castelletto. Edificato nel XII secolo, è un superstite del periodo di maggior splendore di Kamnik. Oggi ne rimangono una massiccia torre coi resti delle fondamenta di altre parti dell’edificio, e la cappella romanica menzionata per la prima volta in un documento del XIII secolo, ma probabilmente più antica. Si tratta di uno dei monumenti più venerandi della Slovenia, e vale davvero una visita. Inoltre, da qui il panorama è incantevole.

fonte: www.slovenia.info foto di Jošt Gantar

Nel complesso del monastero francescano, su appuntamento, si può visitare la chiesa barocca di San Giacomo, risalente al XV secolo, con la Cappella del Santo sepolcro ristrutturata negli anni Cinquanta dal celebre architetto sloveno Jože Plečnik. Ma il tesoro più prezioso del monastero è la sua biblioteca, fondata nel XVII secolo. Custodisce più di 10mila opere tra cui una rarissima copia della Bibbia terminata nel 1584 dal traduttore sloveno Jurij Dalmatin.

E poi c’è il magnifico Stari grad, il castello grande, un autentico protagonista della storia di Kamnik. Lo si trova menzionato in un documento del 1207 ma si crede che sia stato costruito nell’XI secolo. Arroccato su un colle oltre il fiume, fu danneggiato e ricostruito diverse volte nel corso della sua lunga esistenza. Oggi ne rimangono solo delle rovine, ma è facile immaginare i tempi in cui il maniero si ergeva imponente a guardia di quella via commerciale che fu tanto importante per la ricchezza di Kamnik. Lo si raggiunge con una piacevole camminata di mezz’ora, e dalla sommità del colle si ammira una splendida vista delle Alpi Giulie, delle Caravanche e delle Alpi di Kamnik.

Infine, in cima a un’altra collina sopra alla città, sorge un antico palazzo mobiliare che oggi ospita il Museo intercomunale di Kamnik. L’esposizione permanente va dall’archeologia, con numerosi reperti rinvenuti durante scavi nei dintorni della città, fino ad opere d’arte del XV, XVI e XVII secolo, nonché documenti, fotografie, oggetti d’uso quotidiano e cartoline del XIX e XX secolo. Una vera immersione nel passato, circondati da paesaggi incantevoli e una natura rigogliosa: Kamnik è una meta obbligata per chi ha voglia di scoprire la Slovenia più raccolta e autentica!

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte della realtà menzionata nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè di contenuti terzi.

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