Le case dei minatori di Idrija, patrimonio da salvaguardare

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Published in
4 min readDec 26, 2020
Fonte: www.slovenia.info, foto di Marko Šinkovec

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Una delle sfide più complesse, e al contempo più stimolanti, per chi si occupa di architettura, è riuscire a salvare l’eredità architettonica e urbanistica del passato dal passaggio del tempo. Una sfida che tra l’altro è fondamentale, specie in Europa, dove anche i borghi più piccoli e sperduti tra le montagne hanno storie secolari alle spalle. E riuscire a salvaguardare l’architettura di secoli fa in luoghi simili è un passo importantissimo nel mantenere quella lunga storia visibile e percepibile a chiunque, anche a chi è solo di passaggio.

Succede anche a Idrija, la cittadina di montagna incastonata fra le Alpi Giulie slovene che per secoli è stata la sede della seconda miniera di mercurio più grande del mondo. Qui, il patrimonio architettonico da salvaguardare è quello delle antiche case dei minatori: quelle rimaste risalgono al XVII e al XVIII secolo, e costituiscono degli esempi di uno stile architettonico unico, ma che rischia di andare perso per sempre.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Luka Kotnik

Si tratta di case costruite con uno stile e una tecnica particolari. Alte e strette, sviluppate su più piani, hanno la struttura in legno rivestita di intonaco bianco; il tetto è spiovente e le finestre sono piccole e simmetriche, com’è tipico delle case pensate per affrontare inverni molto freddi e nevicate abbondanti. Ne è rimasto un centinaio, e sono in molti ad adoperarsi per far sì che continuino a fare parte del presente di Idrija, vive e abitate, anziché in preda a un lento disfacimento.

In particolare è in corso d’opera un progetto che vede impegnate due ong specializzate in patrimonio urbanistico e architettura, che puntano a valorizzare le antiche case dei minatori, ad esempio fornendo utili suggerimenti e consigli su come ristrutturarle e adattarle alle esigenze del XXI secolo, ma senza perdere le caratteristiche che le rendono uniche.

Idrija nel 1916. Fonte: https://futurearchitectureplatform.org/

Un progetto importante, soprattutto in un luogo come Idrija, che non sarebbe davvero lo stesso senza le numerose tracce lasciate dal suo importante passato di città mineraria, e preservate sino a oggi con affetto e dedizione. Perché dietro alla Galleria di Antonio, che permette di visitare i primi cunicoli costruiti per andare a prelevare il mercurio, o alla Fonderia, alla pompa della miniera di Kamšt di Idrija, e persino allo splendido Castello di Gewerkenegg, non si cela solo la storia dell’immensa miniera di mercurio, ma anche migliaia di storie personali, di uomini giunti da ogni dove con le loro famiglie per svolgere un lavoro durissimo e molto rischioso in cambio di uno stipendio allettante.

Storie universali, in altre parole, perché è da secoli che gli esseri umani fanno lunghi viaggi, persino in continenti diversi da quelli di origine, per cercare nuove opportunità per una vita migliore. Ecco perché è importante, per quanto possibile, preservare le tracce del passato in luoghi come Idrija. Passeggiare per le stradine di questo borgo alpino, annusare i profumi degli stufati e dei dolci tipici che dalle finestre si riversano nelle vie, e guardare edifici appartenuti all’epoca dell’El Dorado del Vecchio Mondo non è un’esperienza che si riesca a fare tutti i giorni.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Marko Šinkovec

Anche perché non dobbiamo mai dimenticare il fondamentale contributo al progresso e alla prosperità dell’umanità dato dai minatori nella storia attraverso un lavoro duro, sfiancante e incredibilmente rischioso. E in fondo, la stessa Idrija non sarebbe la stessa se non fosse stato per loro, né dal punto di vista architettonico né culturale: basti pensare che i celebri (e bellissimi) merletti di Idrija sono una tradizione che affonda le radici nelle mani delle mogli dei minatori. Che ci si sforzi di preservare e valorizzare le loro case non è solo un regalo a chi vive o visita Idrija, ma anche alla memoria di quel passato che merita di resistere ben visibile fra le strade e lungo i pendii boscosi.

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

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