Lungo il Sentiero circolare della storia militare, nel verde di Pivka

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5 min readApr 29, 2019
Il Parco della storia militare di Pivka. Fonte: www.slovenia.info, foto di Valter Leban

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Historia magistra vitae, scrisse Cicerone, ossia “la storia è maestra di vita”. Il celebre filosofo e uomo politico romano visse più di duemila anni fa, ma questa frase del suo De Oratore è valida come se l’avesse scritta ieri. La storia è, dovrebbe sempre essere, maestra di vita. Specie in questi tempi di manicheismi e aut aut bisognerebbe prendere decisioni ponderate, prendendosi il tempo di guardare indietro e ricordare le lezioni della storia.

E proprio questa frase di Cicerone è il motto del Parco della storia militare di Pivka (alias San Pietro del Carso in italiano). Immerso nel verde brillante delle boscose colline del Carso verde sloveno, costruito dove un tempo sorgevano delle vecchie strutture militari, questo Parco è molte cose. Un prezioso custode di memoria storica; un luogo incantato per gli appassionati di meccanica e di ingegneria; un’istituzione capace di insegnare molto, anche fuori dai suoi curati edifici; e la meta perfetta per un viaggio in famiglia capace di accontentare tutti.

Una parte dell’esposizione. Fonte: www.slovenia.info, foto di Simon Avsec

Al Parco della storia militare di Pivka, infatti, si può imparare molto sui conflitti che hanno segnato il passato della Slovenia, dell’Europa e di tutto il mondo. A cominciare naturalmente dalle due guerre mondiali, per continuare poi con gli anni della Guerra fredda e con la guerra di indipendenza slovena del 1991.

La sua esposizione museale verte su una ricchissima collezione di veicoli militari e pezzi di artiglieria, reperti rimasti sul territorio sloveno dopo le guerre che hanno segnato il XX secolo. Cannoni, veicoli corazzati, aerei militari, carri armati… macchine letali che fortunatamente ora sono materiale da museo, di grande interesse anche per la loro complessità. Il pezzo forte dell’esposizione è senz’altro il sottomarino “tascabile” P-913 Zeta, progettato per poter operare nelle acque basse del Mediterraneo.

Una tappa del Sentiero circolare. Fonte: www.slovenia.info, foto di Valter Leban

Il bello però, è che l’esposizione del Parco della storia militare prosegue all’aperto. Visitarlo infatti può essere l’occasione per fare una bella e rilassante passeggiata nel verde, grazie al Sentiero circolare della storia militare. Lungo 11 chilometri, richiede circa 4 ore di camminata per percorrerlo tutto, e qualche tempo in più a seconda di quanto si dedica a ogni postazione. Ma è facilissimo adattarlo alle proprie esigenze, accorciandolo o fermandosi più in un punto che in un altro. Si può anche optare per il percorso ridotto, di un’ora, che si limita a raggiungere il forte del Vallo Alpino sul monte Primož.

Due visitatori all’interno del Vallo Alpino. Fonte: www.slovenia.info, foto di Simon Avsec

La versione completa del Sentiero circolare parte dal Parco della storia militare e si dirige all’ex poligono Kota 110, su una collina dove fu costruito un importante sistema di trincee e una caverna per l’addestramento dei soldati durante la Prima guerra mondiale. Da lì si continua attraverso una strada militare fino a raggiungere il monte Primož (718 m), dove si può visitare il forte d’artiglieria del Vallo Alpino, costruito dai soldati italiani. Un’imponente fortificazione con ben 500 metri di cunicoli, ambienti, e postazioni di osservazione e combattimento in cui si possono intuire le difficoltà e l’angoscia vissute in quei luoghi durante i terribili conflitti.

Vale davvero la pena di partecipare a una visita guidata al Vallo Alpino, da organizzare al punto informativo del Parco della storia militare. Da lì si torna a scendere, seguendo la strada che si addentra nella valle Dula, e poi si risale raggiungendo il monte Šilentabor (poco più di 700 metri sul livello del mare). Un tratto molto interessante, non solo perché circondato da un paesaggio naturale incontaminato e di grande bellezza, ma anche perché proprio sul Šilentabor, un tempo, sorgeva la fortificazione più imponente di tutto il territorio sloveno.

Il monte Šilentabor. Fonte: www.slovenia.info, foto di Tomaž Penko

Fu edificata come costruzione difensiva dagli attacchi delle truppe ottomane. Purtroppo oggi non ne rimane traccia, se non nelle testimonianze storiche, e nel plastico che la riproduce esposto al Parco della storia militare. Ma dall’alto del colle che un tempo la ospitò, si apre una splendida vista sui dintorni verdeggianti e incontaminati tipici di questa zona della Slovenia, anche nota come Carso verde.

Dopo la sosta panoramica, il Sentiero circolare prosegue fino al paesino di Narin, dove i visitatori sono attesi al famoso agriturismo del luogo per una pausa riposante e una piccola merenda, e dal quale in pochi minuti si torna al Parco della storia militare. In altre parole, quella lungo il Sentiero circolare è un’escursione istruttiva e rilassante, ideale per gli appassionati di storia, per chi ama passeggiare nel verde, e anche per chi viaggia con bambini. Sempre circondati da una natura splendida, rigogliosa e serena, la compagna migliore per un viaggio nella storia e nella memoria.

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

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