Montagna e archeologia industriale, tutto il fascino di Jesenice
di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Quando si immagina la vita di montagna, il pensiero va subito all’alpeggio, a baite e malghe circondate da bestiame al pascolo su prati verdeggianti. E in effetti la pastorizia è sempre stata un’attività essenziale nella storia della vita di montagna, tanto che nel corso dei secoli ha plasmato interi paesaggi. E se pensiamo alle Alpi in particolare, non c’è dubbio sull’importanza della pastorizia. Basti pensare a formaggi squisiti come il Formadi salât della Carnia o il Mohant di Bohinj, in Slovenia.
Eppure c’è molto di più, e in certe zone la montagna è stata utilizzata in tutt’altro modo dagli esseri umani. Ne è un esempio Jesenice, una cittadina di circa 22mila anime della Slovenia settentrionale, che grazie a un sottosuolo estremamente ricco di giacimenti di ferro è stata per molto tempo un polo importantissimo dell’industria siderurgica slovena. Ai piedi della catena delle Caravanche, al confine con l’Austria, Jesenice godeva anche di una posizione assolutamente strategica, fra i Balcani e l’Europa centrale.
È qui che bisogna venire per trovare l’atmosfera particolarissima di una città immersa in un paesaggio di montagna e che, oltre a splendide passeggiate nella natura, offre un ricco patrimonio architettonico, storico e culturale da scoprire agli appassionati di storia e archeologia industriale. Perché Jesenice non ha dimenticato il suo passato, e anzi, ha deciso di valorizzarlo per far conoscere lo sviluppo dell’industria siderurgica slovena, in primis dal punto di vista di chi vi ha lavorato.
In particolare a Stara Sava, il nucleo più antico della città, che sorge alla confluenza del fiume Sava Dolinka e del torrente Ukova. La sua piazza centrale, infatti, è circondata da edifici che, un tempo, erano i protagonisti di quell’industria siderurgica. Ad esempio l’altoforno, costruito all’inizio del XVI secolo e poi ristrutturato e ammodernato in varie occasioni, e che oggi è adibito a un museo a cielo aperto sulla lavorazione del ferro.
Si continua poi con il palazzo dei Bucelleni-Ruard. La magione fu costruita dalla famiglia italiana Bucelleni, che si stabilì a Stara Sava nel 1538 e ben presto divenne una dinastia di imprenditori del ferro espandendosi e costruendo impianti siderurgici e miniere nell’intera alta valle del Sava, diventando importanti a tal punto da conquistare prima il titolo di baroni e poi, verso la fine del XVII secolo, quello di conti. Ma come tutti gli imperi, per quanto piccoli, anche quello dei Bucelleni conobbe il declino, e al loro posto subentrò un’altra dinastia: quella del mercante belga Valentin Ruard e dei suoi discendenti.
Da non perdere, a Stara Sava, è senz’altro il Kasarna, un edificio in stile tardo barocco costruito verso la fine del XVIII secolo. Al suo interno, infatti, è stata allestita una mostra etnografica che illustra la vita quotidiana delle famiglie operaie, attraverso la ricostruzione di un appartamento tipico dell’epoca e una grande quantità di foto e di strumenti di uso comune all’epoca.
Il Kasarna è uno dei più antichi edifici residenziali per operai ancora preservati in Slovenia, e dal 1985 è riconosciuto come monumento culturale. Fu abitato da impiegati dell’industria siderurgica sino al 1983, e oggi è pure la sede del Conservatorio di Jesenice. Merita una visita anche la Chiesa dedicata a Santa Maria dell’Assunzione, costruita nel 1606 e anch’essa affacciata sulla piazza principale.
Dopo aver scoperto la storia di Stara Sava visitando il Kasarna, si può andare alla scoperta della splendida natura che circonda Jesenice. I pendii fra i paesini di Plavški Rovt, Prihodi, Planina pod Golico e Javorniški Rovt sono incantevoli, e a maggio si trasformano in distese profumate di giunchiglie in fiore; mentre il Zois’ Park, con i boschi di abete rosso e il lago verde smeraldo, è perfetto per una passeggiata rilassante in mezzo alla natura.
Chi invece ama la montagna può puntare a Golica, una delle cime più conosciute delle Caravanche, attraversata da numerosi sentieri, più o meno difficili, per andare a scoprirla. Oppure al monte Vajnež (2.104 metri), il cui sentiero più famoso comincia a Javorniški Rovt e permette di raggiungere la cima con circa 3 ore di camminata. Ancora, la splendida località di Kranjska gora è a neanche mezz’ora di macchina, mentre l’incantevole lago di Bled si trova a una quindicina di chilometri.
In altre parole, Jesenice è davvero una meta straordinaria, che permette di conoscere le Alpi Giulie sotto una luce unica. Regalando visite interessantissime a musei e palazzi storici, ma anche escursioni e passeggiate in montagna fra paesaggi da sogno. L’ideale per chi ha voglia di fuggire dalle grandi folle e dalla confusione, e di trascorrere delle giornate all’aperto, respirando aria pulita, mangiando bene e facendo il pieno di nuove energie. Niente male, vero?
Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.