Pesca con la mosca nella Valle dell’Isonzo, un’appagante immersione nella natura
di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Niente è rilassante come il contatto con la natura. Ormai sono molti gli studi e le ricerche scientifiche che dimostrano quello che molti di noi avevano già intuito grazie ai viaggi e alle escursioni in montagna, nei boschi, in campagna, fra le colline ricoperte di straordinaria macchia mediterranea: immergersi nella natura regala sensazioni indimenticabili e una quiete straordinaria.
Certamente ritrovarsi circondati da alberi, prati, e torrenti gorgoglianti aiuta moltissimo a combattere lo stress e l’ansia della vita di città. Del resto, noi esseri umani proveniamo proprio da ambienti naturali e incontaminati, ecco perché camminare lungo un fiume e ascoltare l’acqua che scorre lasciando vagare lo sguardo sulle mille sfumature di verde degli alberi è un’esperienza così piacevole e rilassante: è un’azione che i nostri antenati hanno svolto per secoli e secoli, è scritta nel nostro DNA.
La pesca è anch’essa un’attività di questo tipo, scritta nel nostro DNA e pertanto straordinariamente appagante e tranquillizzante, soprattutto la pesca nei fiumi e nei laghi. Non è affatto difficile immaginare quanto fossero fondamentali i fiumi per i nostri antenati, quando non c’erano i supermercati per comprare qualcosa da mangiare. Ecco perché una vacanza a base di lunghe giornate per dedicarsi a questo hobby nella valle dell’Isonzo è un’idea fantastica per un viaggio rigenerante.
Come suggerisce il suo stesso nome, la valle dell’Isonzo è attraversata proprio dallo straordinario fiume color smeraldo le cui acque hanno incantato scrittori e poeti. E l’Isonzo non è solo un magnifico spettacolo da ammirare, ma è anche un fiume prezioso, dalle acque limpide e pulite, e ricco di biodiversità. Eppure non c’è solo l’Isonzo a rendere questa valle così meravigliosamente verde e ricca di vegetazione: altri torrenti e fiumi la attraversano, e sono altrettanto splendidi e ricchi di vita.
Ad esempio c’è il fiume Nadiža, le cui acque, secondo la tradizione popolare, hanno poteri curativi, e grazie alla loro temperatura mite sono perfette per nuotare; e ancora, ci sono il Trebuščica, il Tolminka e l’Idrica. Sono molti nomi diversi, ma tutti hanno varie cose in comune. Innanzitutto la bellezza delle loro acque e della natura che le circonda; poi il fatto che rappresentano ecosistemi sani e vitali, e quindi sono ricchi di vita; infine, ricadono tutti nel distretto gestito dal Club di pesca di Tolmin.
L’unico tipo di pesca sportiva consentito qui è la pesca con la mosca, e ovunque è fortemente raccomandato il catch and release, ossia la cattura e il rilascio, un modo per non incidere sulle risorse ittiche. Senz’altro il distretto regolato dal Club di pesca di Tolmin è il regno dei pescatori sportivi: le acque della valle dell’Isonzo sono ricche di trote marmorate, trote salmonate, e temoli. Le ore che un pescatore sa di dovere (e volere) trascorrere ad aspettare che la lenza si tenda, qui sono persino più preziose del solito grazie alla bellezza dei paesaggi e alla straordinaria natura incontaminata in cui ci si può immergere.
Ci sono molte norme che regolano la pesca con la mosca in questo distretto, e non potrebbe essere altrimenti, perché rispettare gli ecosistemi e la biodiversità è l’unico modo di salvaguardare l’ambiente e il pianeta. Ma è semplicissimo regalarsi un viaggio a base di lunghe giornate di pesca senza correre il rischio di infrangere alcuna norma o di arrecare il benché minimo danno a questi luoghi meravigliosi. È sufficiente rivolgersi al Club di pesca di Tolmin per scoprire, non solo le norme da rispettare, ma anche i luoghi migliori dove pescare a seconda della stagione e delle attuali condizioni dei corsi d’acqua della valle.
Non è necessario imbarcarsi il lunghissimi i voli intercontinentali per immergersi nel verde profondo di folti boschi attraversati da corsi d’acqua dai colori ipnotici: basta raggiungere la vicinissima Slovenia, il cuore verde d’Europa, e andare alla scoperta dei tesori della valle dell’Isonzo, portando con sé la canna da pesca e gli stivali di gomma. Ed ecco che un viaggio riposante e rigenerante, con la colonna sonora del canto degli uccelli e dello scorrere dell’acqua, è servito.
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