Scoprire la storia di Velenje grazie al suo bellissimo Castello

Gorazd Skrt
LovelyTripsBlog
Published in
4 min readJun 30, 2024
Fonte: www.slovenia.info, foto di Andrej Tarfila

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

La Slovenia è quel paese dove anche la città più moderna non perde mai il suo amore per il verde e il contatto con la natura. Ne è un esempio Velenje, fra i principali centri urbani sloveni, che a un’ottantina di chilometri da Lubiana e ad appena 25 dalla bella Celje, è una meta da non perdere quando si vuole andare alla scoperta della Slovenia orientale. Sebbene abbia una storia molto antica, camminando per i suoi viali e le sue grandi piazze si capisce subito che l’era moderna è stata quella che più ha contraddistinto lo sviluppo.

E in effetti è proprio così, perché è stato fra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo che questa città, la principale della verdeggiante Valle di Šalek, conobbe la fase che più di ogni altra ne segnò il destino: fu allora, infatti, che si sviluppò l’industria carbonifera di Velenje, tanto da diventare, insieme alla lavorazione del legno e alla celebre fabbrica di cuoio di Šoštanj, uno dei suoi pilastri economici. Insomma, quella di Velenje è anche la storia di una popolazione lavoratrice e operosa, e di una città che ha vissuto molte vite, tutte immerse nelle terre ricche di boschi, fiumi (e carbone) che la circondano.

Fonte: www.slovenia.info, foto di Alex Štokelj

Fra i luoghi migliori per scoprire questa storia sfaccettata c’è il Castello di Velenje, dove ha sede l’interessantissimo Museo municipale. Situato su un colle che veglia sul centro cittadino, il grad è esso stesso un protagonista della storia di Velenje, ed è a dir poco maestoso. Al suo interno, l’esposizione permanente del museo conduce i visitatori in un avvincente viaggio, dalla preistoria fino agli anni del boom, quelli successivi alla Seconda guerra mondiale, quando distruzione e disperazione lasciarono il posto a una notevolissima crescita tanto che Velenje passò da avere appena 1121 abitanti nel 1948 a essere una delle città slovene più importanti.

Ciò accadde soprattutto grazie alla miniera di carbone di Velenje, che naturalmente era ritenuta strategica dalle autorità jugoslave per industrializzare il Regno di Jugoslavia e cercare di farne un’economia forte. E proprio questa parte della storia della città, che all’epoca si guadagnò l’epiteto di “miracolo socialista” è raccontata molto bene dal Museo del Castello di Velenje, ed è uno dei capitoli principali in cui è divisa la sua esposizione permanente. Ma, per quanto sia di grande interesse, non è l’unica sulla quale vale la pena di soffermarsi quando si visita il mestni muzej.

Fonte: https://muzej-velenje.si/it

Molto affascinante, per esempio, è anche la parte dedicata alla preistoria della Valle di Šalek, con i resti di due antichissimi antenati degli elefanti rinvenuti durante degli scavi realizzati negli anni ’60 del secolo scorso. Si tratta di resti appartenuti a due specie diverse, che popolarono varie zone del pianeta circa tre milioni di anni fa: un Anancus arvernensis e un Mammut. Oltre a raccontare gli scavi che, fortunatamente, permisero di portare alla luce questi straordinari reperti, questa parte del museo espone anche una suggestiva rappresentazione dell’Anancus arvernensis realizzata dalla scultrice Dora Novšak.

Il viaggio continua, grazie alla sezione intitolata “Tra il romanico e il barocco”, che si sofferma sull’evoluzione dell’arte (soprattutto religiosa) nella valle di Šalek fra il XII e il XVII secolo ma espone anche molti oggetti che un tempo caratterizzavano la vita quotidiana, sia nelle campagne che nelle raffinate abitazioni delle famiglie nobili. Da non perdere anche le sale “Vecchia bottega” e “Vecchia trattoria”, dove sembra davvero di viaggiare nel tempo circondati da migliaia di oggetti che un tempo erano di uso assolutamente comune mentre oggi non esistono praticamente più: sputacchiere (!), grammofoni e radiogrammofoni, carte per giochi che solo i nonni, forse, ricordano, come la Marjanca.

Fonte: https://muzej-velenje.si/it

Non è tutto. L’esposizione permanente continua anche attraverso il XX secolo, e in particolare le vicissitudini della valle di Šalek durante la Seconda guerra mondiale, quando le truppe tedesche occuparono la città e il movimento di liberazione si adoperò per combatterle. Dopodiché si arriva alla sezione dedicata alla Velenje del secondo Dopoguerra, quella del miracolo economico: è un’esposizione davvero istruttiva quella del museo ospitato nel Castello di Velenje, per di più allestita in un luogo di grande fascino e bellezza. Ecco perché vale davvero la pena di andare a visitarla, magari proprio quest’estate!

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè di contenuti terzi.

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Gorazd Skrt
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