Un viaggio di primavera a Lubiana, la città dei draghi
di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio
Per un viaggio di primavera alla scoperta di una capitale europea nessuna destinazione è migliore di Lubiana. Piena di vita ma accogliente, ricchissima di attrazioni ma a misura di persona, la capitale slovena è il mix perfetto di storia e arte, passato e modernità, efficienza e rispetto per l’ambiente. Ma, oltre a essere una meta d’eccezione per gli appassionati di musica, sport, buona cucina e natura, Lubiana è anche una città ideale per gli amanti del folklore e del genere fantasy.
Il perché è presto detto: Lubiana è “la città dei draghi”. E ce ne si accorge presto. Non solo perché sul vessillo cittadino è ritratto, insieme al Castello, un grande drago; ma anche perché tra i principali must-see della città c’è lo straordinario Zmajski most, il ponte dei draghi che è ormai un pilastro dell’identità della capitale slovena. Non a caso si dice che chi non scatta una foto ricordo accanto a uno dei draghi di questo celeberrimo ponte non possa veramente dire di aver visitato Lubiana.
Progettato da Josef Melan, noto progettista di ponti in ferro armato e pioniere della teoria del calcolo statico per grandi ponti sospesi, è in un certo senso una testimonianza di quanto i draghi siano creature importanti nell’immaginario collettivo sloveno, e in particolare lubianese. Inizialmente infatti, era stato previsto di decorarlo con quattro statue raffiguranti altrettanti grifoni. Alla fine però, si optò per delle statue di draghi, e furono realizzate espressamente quelle ancora oggi visibili alle due estremità del ponte.
Non è un caso che sia stata presa una decisione del genere. La leggenda sulla fondazione di Lubiana, sorta di mito cosmogonico della capitale slovena, ha per protagonista proprio un drago. Si narra infatti che la città sia stata fondata da Giasone lungo la sua via del ritorno in Grecia, dopo aver rubato il Vello d’oro. Giunto a un grande lago (quella che oggi è nota come la Barje, la famosa palude di Lubiana), Giasone si ritrovò a dover affrontare un enorme drago che si nascondeva in quelle acque, e che periodicamente terrorizzava gli abitanti delle vicinanze.
L’eroe greco combatté e riuscì a sconfiggere il drago, e fu così che gli abitanti della zona, sollevati dall’uccisione del mostro che infestava quei luoghi, non ebbero più paura e fondarono la città che diventò Lubiana. Tuttavia il drago rimase sempre nella memoria dei lubianesi come una creatura misteriosa e potente, protagonista di storie e leggende tramandate di generazione in generazione.
Col tempo il drago assunse una valenza positiva agli occhi degli abitanti, che iniziarono a vederlo come un protettore della città e come un simbolo di forza, saggezza e coraggio. Infatti nel Medioevo lo stemma della città ne ritraeva uno, e tuttora camminando per le vie e le piazze della capitale slovena capita spesso di intravedere raffigurazioni di draghi, ad esempio nell’arredo urbano e su molti prodotti.
Al Castello di Lubiana c’è un perfino un gioco perfetto da fare tra amici che si intitola “Fuga dal Castello”, in cui bisogna superare una serie di sfide per risvegliare il drago che dorme nelle profondità in cui lo cacciò San Giorgio secoli fa e farlo scappare. E “drago” è anche il soprannome che si è guadagnato il lubianese Goran Dragić giocando nell’NBA, che chiuderà la sua straordinaria carriera con un evento intitolato proprio “La notte del drago”, in programma per il 23 agosto a Lubiana. In fondo, nessuna città è meglio della “città dei draghi” per celebrarne uno, no?
Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono le proposte del Museo di Caporetto. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè di contenuti terzi.
