Coltivare la Pazienza

Luca Pozzoli
LucaPozzoli
Published in
7 min readNov 12, 2020

Chi ha pazienza può ottenere ciò che vuole. (Benjamin Franklin 1736)

Una dote fondamentale oggi, per i leader e responsabili di gruppi di lavoro, è la Pazienza. Soprattutto durante una crisi, ci vuole pazienza: se non siamo in grado di mantenere compostezza e calma quando si affrontano frustrazioni o avversità, non riusciremo mai a mantenere calme le persone intorno a noi. Quando gli altri si sforzano per affrontare una situazione difficile, dobbiamo sostenerli e non irritarci a causa del problema. E’ sempre utile inoltre considerare che ogni soluzione richiede tempo per portare a degli effetti.

Nonostante tutto questo, la vita pratica ci offre tanti esempi di persone che non hanno pazienza e non sanno come fare per trovarla.

La visione comune dei leader è di persone, quasi dotate di superpoteri, che decidono velocemente, anche senza avere tutte le informazioni a disposizione — ricordo una frase ricorrente di un CEO con cui ho lavorato, che era “Fast & Right” Veloce e Giusto, come indicazione a tutto il suo management team — e che mostrino le proprie emozioni, la propria passione per quello che stanno facendo, e in questi casi troppa pazienza viene confusa con distacco e freddezza.

Ognuno desidera delle soluzioni veloci, pronte all’uso, non aspetta che le strategie in atto abbiano effetto e questa tendenza è ancora più enfatizzata dal nostro mondo digitale che premia la iper-velocità di connessione. L’esaltazione dell’io e del proprio interesse egoistico non va certamente nella direzione di incoraggiare la pazienza e di fare una pausa per considerare i bisogni di un altro. La pazienza è quasi vista come una specie di debolezza, che può ritardare il conseguimento di risultati e la spinta competitiva di ognuno.

Il clima aziendale di oggi non è facile e con molte incognite sul futuro. Ogni leader sente la pressione sui risultati, e nello stesso tempo i collaboratori sono stanchi dell’incertezza e della necessità di fare di più con meno risorse, con una crescente insoddisfazione sul posto di lavoro.

In generale, alle persone non piace il cambiamento, anche quando sanno che è un buon cambiamento.

Il motivo principale è perché ci vuole energia per cambiare e il cambiamento sottrae energia alle cose importanti che si stanno facendo. Utilizzare energia per il cambiamento crea ansia perché il nuovo processo potrebbe non funzionare nemmeno.

Quindi ci vuole pazienza, prima di tutto per spiegare le strategie e pazienza per una corretta esecuzione delle azioni necessarie. La pazienza può migliorare notevolmente i risultati dell’organizzazione e del gruppo di lavoro.

EFFETTI DELLA PAZIENZA SUI COLLABORATORI

Per capire meglio l’influenza della pazienza sui collaboratori, in un recente articolo sull’Harvard Business Review, è comparsa una ricerca su 578 professionisti di diversi settori effettuata durante il lockdown dovuto al Covid 19 negli Stati Uniti. La ricerca ha mostrato che la pazienza dei superiori ha un effetto potente: se i superiori venivano giudicati “pazienti” secondo una graduatoria di valore, i loro collaboratori hanno riportato un aumento della creatività e della collaborazione del 16% e della produttività del 13%.

I mercati globali e l’espansione della tecnologia richiedono una costante domanda per trasformazioni e rinnovamento e questo richiede grandi capacità di rimanere calmi, mentre si è confrontati con ostacoli inevitabili per il raggiungimento degli obiettivi. La ricerca di soluzioni innovative richiede pazienza, e di tollerare un certo livello di fallimenti per assicurare che sia ampia e comprensiva.

Abbiamo tutti sentito dire che “la pazienza è una virtù” , che se vogliamo essere una brava persona, dobbiamo lavorare sodo su noi stessi per essere più pazienti. Soprattutto in questi momenti in cui stiamo diventando tutti sempre più frustrati, sia a causa del lavoro, che della situazione generale, con il governo o per questioni sociali e ambientali, come leader abbiamo una responsabilità in più: bilanciare coloro che hanno perso la pazienza lungo la strada e agire come un esempio positivo da seguire.

La pazienza è spesso trascurata, soprattutto quando si tratta di leadership. Ci sono sicuramente momenti in cui bisogna muoversi velocemente e con decisione, ma se si lavora bene, questi momenti saranno rari. Non preoccupiamoci, i leader non devono necessariamente avere tutte le risposte, molte volte non ne hanno affatto, ma sanno come convincere il team a scoprire le risposte giuste. Questa è la pazienza della leadership.

COME AUMENTARE LA PAZIENZA

Come si può aumentare la propria pazienza? La prima indicazione generale è riconoscere i momenti in cui la nostra pazienza potrebbe essere a rischio, e utilizzare la propria consapevolezza per aumentare gli sforzi e rimanere calmi.

Un buon metodo per gestire la pressione derivante dal tempo e dall’orologio che scorre è ridefinire il significato della velocità, in un modo più sensato rispetto al raggiungimento dei nostri obiettivi. I Navy Seals degli Stati Uniti sono conosciuti per questo detto “Lento è liscio, e liscio è veloce”. Queste forze speciali a risposta rapida sono metodiche fino al paradosso e molto pazienti, sia nella fase di pianificazione che di esecuzione, in missioni dove il tempo è una variabile molto critica. Hanno imparato in oltre 60 anni di operazioni in situazioni di crisi che lavorare a un passo lento e liscio riduce gli errori e rifacimenti e alla fine velocizza la missione.

Hanno imparato che i leader non dovrebbero confondere la velocità operativa (muoversi velocemente) con la velocità strategica (ridurre il tempo che ci vuole per aggiungere valore).

La capacità di provare gratitudine ha effetti potenti sulla nostra pazienza. La ricerca psicologica dimostra che quando le persone si sentono più grate di quello che hanno, sono migliori nel ritardare le gratificazioni immediate e sono più pazienti. Nel mezzo di una crisi può essere difficile provare gratitudine ma fermarsi un momento per riflettere su cosa sta comunque andando bene e cosa abbiamo imparato da questa crisi può aiutare.

Ecco alcune idee pratiche su come esercitare la pazienza sul posto di lavoro

1. Vedere attraverso gli occhi degli altri

È sempre facile giudicare e condividere rapidamente la tua opinione su come gli altri gestiscono determinate circostanze. Come leader, bisogna essere obiettivi e fare un passo indietro, allontanandoci dalle opinioni personali e iniziare a vedere la situazione con gli occhi dell’altra persona. Bisogna rimanere abbastanza forti da sopportare la pressione e altrettanto saggi per essere responsabili e risolvere il problema. Analizziamo il quadro più ampio e aiutiamo i collaboratori a collegare i punti verso la soluzione finale, costruendo fiducia in se stessi lungo il percorso.

2. Valutare i momenti di tensione in modo imparziale

La pazienza richiede che un leader valuti attentamente i momenti di tensione. Il modo in cui vengono gestiti può rivelare la risoluzione dei problemi ed in ogni caso aiutarci ad avvicinarci alla comprensione delle cause profonde dei problemi. E’ fondamentale rimanere empatici con i collaboratori e dimostrare che teniamo alle loro particolari aree di interesse e ai momenti di tensione creati.

Rimaniamo imparziali e non scegliamo subito da che parte stare. Come leader, dobbiamo essere estremamente aperti e pazienti, sempre consapevoli delle esigenze, dell’approccio e dello stile specifici delle altre persone.

3. Ascoltare e fare domande con un atteggiamento positivo

Praticare la pazienza richiede di essere un ottimo ascoltatore e fare domande. Richiede che ognuno faccia un respiro profondo e abbandoni la propria impazienza per cercare di risolvere un problema. Non abbiamo fretta, rispettiamo e abbracciamo il processo.

Altrettanto importante è avere un atteggiamento positivo. Il potere di un sorriso e un atteggiamento positivo hanno un effetto sorprendente sulla pratica della pazienza.

4. Cercare nuove prospettive da una fonte affidabile

Nessuno di noi conosce tutte le risposte. Anche se la nostra pazienza si sta esaurendo, non forziamo la nostra autorità sugli altri solo per respingere il problema (tornerà sicuramente in seguito). Impariamo a scegliere le nostre battaglie e capiamo quando è il momento di cercare un consiglio.

Ogni volta che ci accorgiamo di essere troppo impazienti per gestire una situazione particolare, chiediamo consiglio ad un mentore o una risorsa di fiducia che possa aggiungere valore e fornirci la prospettiva necessaria.

5. Non sfuggiamo dalle responsabilità

In qualità di leader spesso diventiamo impazienti con i collaboratori che sbagliano, non ascoltano o trovano sempre scuse. La prossima volta che incontriamo una situazione che mette a dura prova la nostra pazienza, proviamo a essere disponibili a pensare che la colpa potrebbe essere anche nostra.

Trasformiamo il problema in un viaggio di comprensione e risoluzione collettiva delle situazioni che si presentano. Non sfuggiamo dalle responsabilità e informiamo il nostro team. Ci farà guadagnare rispetto.

In qualità di leader, abbiamo standard elevati e requisiti altrettanto elevati. Ma non esageriamo troppo le nostre aspettative per la nostra squadra. Conosciamo i nostri collaboratori e cerchiamo di identificare in anticipo potenziali momenti di tensione. Ascoltiamo le nostre persone. Ci vuole più tempo, potremmo non ottenere la risposta che desideriamo, ma è l’unico modo per guidare efficacemente è ascoltare le persone sotto la nostra responsabilità.

Ascoltare è difficile, prendiamoci il tempo per ascoltare, rallentiamo il processo e siamo pazienti! La prossima volta che la nostra pazienza verrà messa a dura prova, usiamola come un’opportunità per valutare il nostro scopo, la nostra vulnerabilità e maturità come leader.

Più pazienza si pratica, più intraprendenti, rispettati, compassionevoli e consapevoli si diventa come leader.

--

--

Luca Pozzoli
LucaPozzoli

Leader di organizzazioni di vendita diretta a domicilio, Presidente di Avedisco e Univendita dal 2007 al 2013