Brutti ma ganzi: le mille maschere di Doug Jones

Kara Lafayette
M E L A N G E
Published in
6 min readOct 23, 2019

“Mi sento libero quando indosso una maschera e tremendamente vulnerabile quando la macchina da presa riprende il mio viso reale.” (Doug Jones)

Per la serie forse non tutti sanno che, un tempo io e l’amico e detective Davide Mana ci divertivamo a raccontare le storie di personaggi famosi non propriamente baciati da Venere, ma che tuttavia erano riusciti a marchiare la storia rendendo la loro vita, come si suol dire, uno spettacolo straordinario. Ho pensato di riproporre questa rubrica su Melange, che di fantastico parla, quindi bando alle ciance e iniziamo con il grande Doug Jones.

Mister Jones e il contorsionismo

(scroscio di applausi)

C’era una volta una pubblicità:

Qualcuno di voi se la ricorda? Io naturalmente no perché sono troppo giovane, figuriamoci, comunque il detective Davide mi mostra il video e mi racconta la storia di Mac Tonight. È il 1986 quando compare sulle TV americane Mac Tonight, una creatura con la testa a forma di falce di luna e gli occhiali da sole che suona in un piano bar. Non è un film, ma una pubblicità della MacDonald. Gli esperti di marketing della MacDonald adocchiano Max Headroom, e vogliono qualcosa di simile. Adattano la versione di Bobby Darin di Mack the Knife trasformandola in Mac Tonight, facendola cantare al nostro Doug Jones vestito da mezzaluna lounge. Momenti eroici della storia del fast food. Grande idea e successo colossale. Ma poi accadono due cose:

  1. il figlio di Bobby Darrin fa causa a MacDonald perché Mac Tonight ha rubato l’immagine di suo padre;
  2. un rapper noto come Moon Man prende in prestito, per così dire, l’immagine di Mac Tonight per farne il proprio logo. Peccato che Moon Man faccia propaganda antisemita, razzista e inciti alla violenza le forze dell’ordine.
Jones è lo zombie Billy Butcherson in Hocus Pocus

Ciò rende la cosa imbarazzante e pone fine alla campagna Mac Tonight — 27 spot, 25 dei quali interpretati da Doug Jones, che ha avuto anche l’onere di andare in tour per gli USA a fare Mac Tonight nei ristoranti di MacDonald.
Mister Jones, Nato a Indianapolis — nell’Indiana, il 24 maggio del 1960, alla morte di Mac Tonight ha 26 anni e gli serve un lavoro.
Durante il periodo scolastico, Jones studia mimo e veste letteralmente i panni di Charlie the Cardinal, il passero mascotte della scuola. Successivamente si specializza come contorsionista, grazie alla peculiarità delle sue ginocchia ipermobili (si piegano avanti e indietro).
Prosegue, quindi, nel campo della pubblicità, sfruttando le proprie capacità di contorsionista — molto spesso, spiega successivamente Jones, i fotografi pubblicitari richiedono ai modelli di assumere posizioni improbabili durante gli spot. Chi meglio di un contorsionista per soddisfare le loro necessità?

Il pagliaccio in Batman Returnes

La sua carriera continua nel cinema, con alcune piccole parti, tra le quali quella in Batman Returns di Tim Burton (è il clown) e nella commedia di supereroi diretta da Kinka Usher, Mystery Man, nel ruolo di Mister Matita. È anche il cadavere di un soldato iracheno in Three Kings di David O. Russell. L’elenco dei film e serie TV a cui partecipa è chilometrico, basta farsi un giro su Wikipedia e potete farvene un’idea. Il successo arriva per le parti nelle quali compare ricoperto di make-up e di accrocchi prostetici. Si comincia con lo zombie Billy Butcherson in Hocus Pocus di Kenny Ortega (per il quale viene nominato per un premio come attore comico), poi è uno dei mostri noti come ripper in Tank Girl, poi un Long John in Mimic, l’horror di Guillermo del Toro. I due sono destinati a svariati incontri, come è noto. Jones è poi lo yeti in Monkeybone, bizzarro film diretto da Henry Selick. Fa una comparsata in un episodio di Buffy l’ammazzavampiri, e finalmente arriva l’occasione d’oro: la parte di Abe Sapien in Hellboy, di Guillermo del Toro. È in questo frangente che scopriamo qualcosa di veramente interessante sulla personalità di mister Jones. Date le sue origini del Midwest, Jones è un cristiano osservante e ultra-tradizionalista, per cui l’idea di partecipare a un film in cui il protagonista è il diavolo lo mette a disagio. È lì lì per rifiutare, ma il buon del Toro lo rassicura del fatto che il film non ha contenuti blasfemi. Placata l’ansia, Jones accetta la parte. E per fortuna.

Hellboy e Abe Sapien, ovvero Ron Perlman e Doug Jones

“Ad Hollywood non ho mai nascosto di essere cristiano e la gente mi ha sempre trattato con rispetto.” (Doug Jones)

Il trucco per Abe Sapien richiede ben sei ore per essere applicato. Ma Jones è uomo paziente e se ne fa una ragione.
L’interpretazione di Jones in Hellboy è prettamente fisica, prende ispirazione dai movimenti dei pesci nel suo acquario di casa; il parlato di Abe Sapien viene fornito da David Hyde Pierce. Quella del recitare le parti fisiche ma di venire doppiato sarà a lungo la regola per Jones. Per Il Labirinto del Fauno di del Toro (in cui interpreta il Fauno e l’uomo pallido) impara una quantità di dialoghi in spagnolo arcaico (strettamente in maniera fonetica, perché Jones non parla la lingua), per venire poi doppiato in sede di montaggio. La sua parte come Silver Surfer nel secondo film dei Fantastici Quattro è doppiata da Lawrence Fishburne.
È curioso che, paradossalmente, Jones fornisca la voce di Abe Sapien nella versione animata e nei videogiochi di Hellboy, nei quali non recita.

Il Fauno

Jones viene nuovamente doppiato per la sua parte in Gainsbourg (dove interpreta La Gueule), nonostante abbia ancora una volta imparato foneticamente il dialogo in francese, alla fine viene sostituito da Eric Elmosnino, al quale il regista Joann Sfar chiede di riprodurre esattamente lo stile e la struttura del dialogo usata da Jones.
In Doom (film di Andrzej Bartkowiak tratto dall’omonimo videogioco) interpreta tutti e quattro gli Imp, e gli viene chiesto di coreografare i movimenti del corpo di ballo interpretati degli zombie. Come dicevo poc’anzi, al momento Doug Jones ha in curriculum un’ottantina di ruoli in altrettanti film, e una cinquantina di apparizioni in serie TV o in web-series. Si qualifica come uno dei grandi lavoratori a cottimo di Hollywood (ma ha anche lavorato per la BBC in Inghilterra e per produzioni europee). Recentemente lo abbiamo visto nei panni di Saru nella serie Star Trek: Discovery; è stato uno degli Antichi nella serie The Strain. E protagonista assoluto di The Shape of Water, dove interpreta la Creatura, l’uomo anfibio.

L’uomo pallido

Curiosità: il musicista gotico Aurelio Voltaire gli ha dedicato la canzone The Devil and Mr Jones.
Si è fatto fare un girocollo con uno degli occhi di Abe Sapien.
È comparso in video musicali di Madonna e Marilyn Manson.

Il 24 ottobre lo rivedremo in Scary Stories to Tell in the Dark, film diretto da André Øvredal (vi ricordate Troll Hunter e Autopsy? No? Molto male, rimediate subito) e prodotto da Guillermo del Toro. La curiosità c’è, il trailer è stuzzicante, staremo a vedere.

In tutte le maschera che ha vestito c’è un attore eccezionale, un attore che, come il collega Andy Serkis (Gollum, Cesare, Ulysses Klaue), con la gestualità comunica e trasmette emozioni. Un professionista serio, instancabile. Un’immensa risorsa per il cinema e TV. Un brutto ma ganzo all’ennesima potenza.

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