Il misterioso mondo del crowdfunding.

Sempre di più se ne sente parlare, discutere e consigliare. Ma cos’è? Cosa serve? Come funziona?

Lorenzo
MA.DE.MA. 24
3 min readApr 4, 2016

--

Possiamo tornare indietro al lontano 1884, l’anno in cui i francesi inviavano negli Stati Uniti la celeberrima Statua della Libertà. L’American Commettee aveva stanziato soltanto una parte dei fondi che erano necessari per costruire il piedistallo occorrente a sorreggere la statua, questo quindi impediva l’inizio dei relativi lavori e quindi la possibilità di innalzare la statua, che arrivò a New York nel 1885. Nel 1882 iniziarono le prime raccolte ma non ebbero buon esito, e i fondi continuavano a scarseggiare. La situazione mutò soltanto quando irruppe sulla scena un certo Joseph Pulitzer (famoso giornalista ed editore a cui si deve il prestigioso premio giornalistico), il quale pubblicava all’epoca il World, un giornale di New York City. Pulitzer annunciò l’intenzione di raccogliere 100.000 dollari, dichiarando che avrebbe stampato sul giornale il nome di chiunque avesse donato fondi, e ciò a prescindere dall’importo donato. Dopo soli 5 mesi, la raccolta raggiunse la somma record di 102.000 dollari, versati da 120.000 donatori diversi, che quindi, per l’80% avevano donato meno di 1 dollaro.

Vignetta dell’epoca pubblicata sul World come ringraziamento ai cittadini, co-finanziatori del progetto.

Si può capire dalla storia appena descritta che il crowdfunding non è altro che un finanziamento collettivo o volgarmente detto “dal basso” (la folla appunto), una miriade di persone ha la possibilità di partecipare economicamente ad un progetto sentendosene partecipe. L’era digitale ha consentito a questa forma di finzanziamento di ampliarsi e farsi conoscere ovunque nel mondo grazie ad internet. Il web 2.0 ne ha permesso uno sviluppo esponenziale che ancora oggi avanza e che secondo alcuni economisti nel 2016 diventerà la prima fonte di finanziamento privato al mondo.

Trend delle principali fonti di finanziamento privato gentilmente offerto da crowdfunder.com

Ma come funziona esattamente?

Il sistema è diviso in 4 modelli diversi in base al funzionamento, non sempre questi devono essere considerati separati, ma in molti casi si possono trovare degli ibridi.

Il modello lending based:
Questo è il modello meno usato, si basa sostanzialmente su microprestiti fatti a persone o piccole imprese. Sta facendo fatica ad espandersi nella mondo dei piccoli finanziamenti per via delle varie complicazioni burocratiche.

Il modello donation based:
In questo modello i sostenitori del progetto lo finanziano senza aspettarsi niente in cambio, spinti maggiormente dalla buona volontà e dalla dedizione alla causa. Spesso ad utilizzare questo genere di piattaforme sono le associazioni no-profit e gli enti comunali.
Questo è il primo al mondo: https://www.gofundme.com/

Il modello Equity based:
Questo modello consiste in un finanziamento sotto forma di capitale di rischio, e rivolto sopratutto a investitori che conoscano il mondo degli investimenti. Prevede quindi la partecipazione diretta al capitale sociale dell’impresa. Questa è l’unica forma di Crowdfunding per la quale esiste una specifica normativa (regolamento Consob).
In italia fa capo: https://www.siamosoci.com/

Il modello reward based:
Questo a mio parere è il modello più interessante essendo inoltre il più popolato. Il piccolo finanziatore in questo caso si aspetta dal progettista una sorta di “premio” (reward) che spesso varia in base all’importo che è stato versato. Ad esempio si può partire da una piccola somma (1 euro) e ricevere una cartolina di ringraziamento da parte del team ad arrivare a grandi somme (5.000+ euro) e ottenere un prototipo o conoscere direttamente il team e diventare partner del progetto. Questo modello permette davvero a chiunque di poter farsi finanziare qualsiasi progetto abbia in mente.
Comanda il colosso americano: https://www.kickstarter.com/
Seguito a ruota da: https://www.indiegogo.com/

Pebble time, lo smartwatch che ha stabilito il record come progetto più finanziato tramita piattaforma di crodfunding.

Bisogna ricordarsi però che non basta come sempre avere una buona idea, buttarla su una piattaforma e aspettare. Dietro ci deve essere come sempre una buonissima presentazione e, dopo il lancio, un continuo spam per raggiungere qualsiasi possibile investitore nel mondo, disposto a finanziare il vostro progetto.

Fiducia e credibilità sono la base di tutto come sempre, per non rischiare di incappare in truffe o di finire così:

Se i soldi del crowdfunding finiscono in lap dance.

http://www.wired.it/lol/2016/02/03/ant-simulator-crowdfunding-lap-dance/

--

--