ITALIA: IL LUSSO CHE TUTTI SI VORREBBERO PERMETTERE!

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MA.DE.MA. 24
Published in
3 min readApr 4, 2016

“Andiamo a farci un giro in Piazza?, “Camminata in centro?”, “Solito posto solita ora?”

Alzi la mano chi non hai mai pronunciato queste parole! Avete mai pensato che frasi del genere, entrate di diritto nella nostra quotidianità, sono frasi che solo pochi dei 7,3 miliardi di Homo sapiens oggi al Mondo possono pronunciare? Ebbene si cari amici, ma sopratutto care amiche: noi italiani abbiamo l’onore di essere tra questi. Nonostante tutti i nostri difetti, i nostri limiti, i nostri luoghi comuni che ogni giorno ci portiamo nello zainetto, godiamo e siamo gli eredi di una delle culture che in termini di qualità psicologica della vita, è tra le migliori del Mondo e che tutto il Mondo ci invidia.

La prova per verificare la correttezza della frase è semplice: andate a Oslo, a Pechino, a Buenos Aires, a Washington, prendete un norvegese, un cinese, un argentino, un americano, portateli poi a Venezia, a Milano, a Roma, a Firenze, a San Gimignano, a Siena, a Barolo, a Treviso e anche a Pordenone (perché no?) e chiedete loro cosa ne pensano! La risposta sarà sempre e solo una:

“utrolig!”, “难以置信!”, “estupendo!”, “amazing!” — — — — — — —“incredibile!”, “stupendo!”, “fantastico!”, “stupefacente!”

Ecco come vede il Bel Paese chi giunge qui per la prima volta! Purtroppo “l’assuefazione da normalità”, non ci permette di realizzare l’enorme fortuna che abbiamo: piazze che assomigliano a salotti, città che sembrano piccole bomboniere, strade talmente intime e raccolte che sembrano quelle dei presepi.

E se non ci credete e siete ancora scettici qualche esempio potrà aiutare. Prendiamo il Brasile, il paese della festa, dell’allegria, delle spiagge, del mare, del Carnevale: tutto meraviglioso (e come potrebbe non esserlo?). Peccato però che spesso ci siano grossi problemi in termini di sicurezza e per garantire una vita “vagamente normale”, le piazze siano diventate centri commerciali di 10 piani, con 4 livelli di parcheggio seminterrato, 2 Mc Donald, 1 Burger King, supermercati, negozi, area bimbi, area nonni, area cani ma soprattutto con uscite ed entrare ben sorvegliate. Da luogo all'aperto a palazzo protetto.

Attraversiamo l’oceano e andiamo in Oman, (dov’è l’Oman?) il paese più estremo della penisola arabica che si affaccia sull'Oceano Indiano a confine con Emirati Arabi, Arabia Saudita e Yemen. Qui non è la criminalità a far riunire la gente nei grandi centri commerciali, bensì il caldo incessante, che non permette di vivere una vita senza aria condizionata.

Se poi riprendiamo l’aereo e voliamo negli USA, ci accorgiamo che senza una macchina, uno scooter, un camion, un autobus, un monopattino a benzina, la maggior parte delle grandi città non può essere pienamente vissuta. Il concetto di “centro” non esiste, le strade sono più a misura di motore a scoppio che di piede umano, tutto ruota intorno ad enormi Mall, che si comportano da città nella città.

Eccoli qua: piccoli esempi di come la nostra realtà quotidiana, di come la nostra cultura, non siano da dare per scontata.

Quindi la prossima volta che sarete sui Navigli a Milano, in Piazza Unità d’Italia a Trieste, in Piazza Navona a Roma, in San Salvario a Torino, o in via Monteoliveto a Napoli, ricordatevi di queste parole e sollevando un bicchiere di vino rosso al cielo (magari) brinderete all’Italia e ai suoi angoli migliori!

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