Le 5 W della stampa 3D

Roberta Giovannini
MA.DE.MA. 24
Published in
2 min readApr 4, 2016

L’ABC della tecnologia che dicono cambierà il mondo

“Epocale quanto la stampa a caratteri mobili di Gutenberg, la stampa 3D sta cambiando forma al futuro”[1]. La tecnologia 3D in sé non è una novità, nacque negli anni ’70, ma è stata la liberalizzazione dei brevetti a permetterne il boom di questi anni e oggi è sulla bocca di tutti, dagli scienziati ai bambini. La stampa tridimensionale permette a chiunque di essere inventore e di dare forma alle idee con una semplicità prima impossibile. Per chi ancora non avesse approfondito l’argomento, capiamo meglio di cosa si tratta attraverso le 5 W. Gli approfondimenti saranno pubblicati in cinque “puntate”, iniziamo a vedere chi è il padre della stampa 3D.

#1 WHO

chi è l’inventore della stampa 3D?

Era l’11 marzo 1986 quando l’ingegnere americano Charles Hull depositò il brevetto “Apparatus for Production of Three-Dimensional Objects by Stereolithography”[2]. La scoperta della stereolitografia (SLA), ossia la tecnica che partendo da un file digitale in formato CAD/CAM permette di creare degli oggetti tridimensionali, risaliva a tre anni prima e dopo la prima brevettazione ne sono seguite molte altre. Charles Hull, di fatto inventore della stampa 3D, è stato inserito nel 2014 nella National Inventors Hall of Fame statunitense vicino a nomi come Thomas Edison, Henry Ford e Steve Jobs.

https://www.youtube.com/watch?v=3uYsviZ8Cuo

Il prossimo articolo affronterà il WHAT… stay tuned!

[1] http://www.nationalgeographic.it/dal-giornale/2014/12/08/foto/premi_solo_print-2398172/2/#media

[2] http://www.google.com/patents/US4575330?hl=it#v=onepage&q&f=false

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