White Pop-up Stores
Il Bianco e la sua percezione
Acromatico, si armonizza perfettamente ad architetture e ambienti, crea impressioni suggestive ed è capace di trasformarsi nell’elemento peculiare e distintivo di un intero progetto. Il colore bianco ha sempre avuto una relazione privilegiata con l’architettura sia antica che contemporanea, spesso diventandone il principio dominante o costituente.
Totalmente bianca è l’installazione Pop-up dei newyorkesi Snarkitecture, che esalta la nuova colleziona All-White del marchio Valextra. Lo storico brand di pelletteria milanese festeggia 80 anni, tra creatività, innovazione e immutata artigianalità.
L’eleganza, la bellezza e la purezza grafica dei suoi prodotti, tutti declinati in bianco, pervadano il temporary shop attraverso l’uso del colore e delle forme. L’interno è caratterizzato dalla contrapposizione tra superfici architettoniche dure e texture morbide e dal gioco tra precisione espositiva e irregolarità del tessuto vaporoso, in cui il bianco sfuma i confini tra pareti e soffitto.
Il concept del non-colore, lanciato da Valextra, è stato il punto di partenza fondamentale per Alex Mustonen e Daniel Arsham, fondatori di Snarkitecture. Il bianco riduce e semplifica gli elementi presenti negli ambienti abituali, avvolgendo i visitatori in uno spazio monocromatico capace di creare una dimensione trasformativa. Appena entrati nello store ci si ritrova avvolti da una superficie densa e opaca, un’esperienza percettiva che trasporta lontana da tutto ciò che è familiare e quotidiano.
L’intensa espressività del colore bianco è accentuata notevolmente quando supportata da materiali innovativi, in grado di stravolgere il senso, l’utilizzo e la percezione visiva e sensoriale dei luoghi e degli spazi. Le gelide forme del The Cave-Pop-up Store dello stilista Richard Chai, progettate sempre dai fondatori di Snarkitecture, mutano uno spazio esistente in uno scenario nuovo ed evocativo, totalmente bianco.
Lo Store, allestito all’interno di un container posizionato nella zona sottostante la High Line di New York, è stato realizzato interamente in schiuma poliuretanica scolpita e intagliata in modo da simulare una grotta di ghiaccio. Si potrebbe pensare che l’interno scolpito sia il risultato di alcuni sofisticati software di progettazione e taglio, in realtà l’intero impianto è stato intagliato da diciotto mani con un filo riscaldato, in soli tre giorni di tempo. L’allestimento del negozio è costato 5000$ e tutto il materiale utilizzato al suo interno, compresi gli scarti della lavorazione, sono stati interamente recuperati e trasformati in pannelli per l’isolamento termico.
All’interno della densa massa poliuretanica sono stati ritagliati cunicoli, nicchie e ripiani che ospitano la collezione di abbigliamento e accessori. L’irresistibile pop-up store è in realtà una vera e propria installazione artistica temporanea, esempio di quella sublime disciplina, a cavallo tra l’arte, il marketing e l’architettura: il retail design.
Il bianco, nel Valextra Pop-up store fonde sfondo e prodotto di vendita, mentre nel Richard Chai Pop-up store esalta e pone in primo piano l’oggetto. Il colore, supportato da forma e materia ,può trasformare l’architettura in un’esperienza percettiva nuova, surreale, inaspettata e comunicativa.
La creatività e l’originalità del progettista non si fermano alla semplice ideazione di uno scenario, ma sono proiettate alla reazione che si desidera suscitare nel fruitore. Nel retail design il soggetto è il consumatore, l’oggetto il prodotto e il come l’architettura: forme, colori, materiali, luci, suggestioni.
Fonti foto: www.designboom.com e www.b3designers.co.uk