Il miglior browser per Android è Mozilla Firefox

L’ho scoperto grazie a Attilio Bolzoni

Andrea Borruso
mai più senza

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Su “Repubblica.it” viene pubblicato il blog “Mafie”: è un sito dedicato ai “Libri da leggere e da rileggere” a tema, che nasce da un’idea di Attilio Bolzoni (grazie).
Lo leggo con interesse, mi da spesso l’opportunità di scoprire cose nuove, comprenderne meglio altre che davo per ben acquisite ed è sopratutto uno stimolo a leggere.
Come molti rappresentanti del genere umano, anche io leggo a volte da smartphone (ci estingueremo per questo) e Mafie da lì non è leggibile. O per meglio dire, non lo è nelle modalità che io reputo “giuste”.
Ovvero in una pagina con solo testo (o poco altro), di buone dimensioni e contrastato, senza barre laterali, widget, avvisi di cookie e GDPR, pop-up, advertising vario, tutti i colori del mondo, i tasti di condivisione sui social ecc., ecc..
In altre parole senza nulla del brutto del web a cui colpevolmente ci stiamo forse rassegnando; sia da utenti, che da creatori di contenuti.

Il browser che normalmente usavo su Android era Google Chrome. È un’ottima applicazione, che utilizzo da anni (continuerò a farlo), ma non mi aiuta nel leggere — come desidero — il blog di Bolzoni.
Google Chrome ha invero la modalità “Reader”, ma è “nascosta” (attivatela, ne vale la pena); inoltre anche quando attiva, alle volte non è utilizzabile su pagine su cui si era già riusciti a usufruirne.
È un ottimo prodotto (probabilmente il più installato al mondo), però per me uno strumento per “telefonino” deve fare poche cose bene (le mie preferite), rapidamente e sempre allo stesso modo. Allora ho cercato un’alternativa.

Mozilla Firefox e la modalità lettura

Mozilla Firefox per Android ha la modalità “lettura” tra le funzioni di base e attive, che funziona sempre in modo coerente.
Si attiva con un click su 1) e consente di trasformare un articolo di “Mafie”, da qualcosa di quasi illeggibile (sotto a sinistra), in un testo su cui potermi concentrare e dedicare in modo “confortevole” e con maggiori probabilità che stimoli i miei 3 neuroni (sotto a destra).

“Mafie” non si legge bene da smartphone, perché non ha uno stile ottimizzato allo scopo, è necessario trasformare la pagina per superare il problema.
Ma paradossalmente ci sono siti del web moderno, ottimizzati per essere visualizzati da terminali mobili, che sono ancora meno leggibili.
Guardate ad esempio la pagina di sotto a sinistra.

A prima apertura appaiono dall'alto verso il basso:

  • un avviso per i cookie in nero;
  • un widget (credo) con gli articoli consigliati;
  • la barra con i tasti di condivisione;
  • l’autore del post;
  • un avviso per i cookie in bianco.

E il titolo e il corpo dell’articolo sono in partenza invisibili. Se si fa click sul tasto di lettura di Firefox si trasforma in un testo comodamente leggibile (immagine di sopra a destra), con i soli elementi essenziali (senza articoli consigliati, tasti di condivisione social, ecc.) e senza fra l’altro che si sia costretti ad accettare alcun cookie.
E appare anche il tempo di lettura, che trovo molto utile e che uso spesso per valutare se leggere un testo subito o successivamente.

Estensioni/Componenti aggiuntivi

Un altro elemento che mi fa valutare molto bene Mozilla Firefox è il supporto nativo alle estensioni (che su Chrome non c’è): per il download dei video, la gestione delle password, la produttività e sopratutto per il blocco degli annunci pubblicitari.
A tal proposito consiglio l’ottima uBlock Origin, che contribuisce a rendere il web meno brutto e un po’ più leggibile (e si può disabilitare all’occorrenza per sito).

Altre caratteristiche che apprezzo

Il tasto per condividere la pagina con altre applicazioni è più ricco del solito: ha due scelte sempre disponibili (vengono mappate le più usate) e facendo click sul tasto condividi è presente come prima scelta “Invia ad dispositivi”.
Questa funzione (attiva se ci si registra con un profilo Firefox) la uso molto spesso per inviarmi su PC l’URL di una pagina, come alternativa “calda” alle applicazioni “Read it later”.

Nel menu “Pagina” c’è la voce “Visualizza sorgente pagina”. È di utilizzo meno comune, ma è molto comoda averla “servita” al click tra le opzioni di base.

In ultimo, coerentemente con tutto l’ecosistema Mozilla, c’è anche in questa applicazione attenzione al tema della privacy e del tracciamento (le opzioni relative nelle impostazioni della app).

Note conclusive

So che con questo post rischio di attivare confronti accesi, come quelli tra Juventini e Interisti, Canonisti e Nickonisti, Arancine e Arancini (questo in realtà è un confronto privo di senso).
Ribadisco però che è un giudizio molto personale, basato fra l’altro sulle mie abitudini/preferenze/necessità attuali; tra sei mesi magari saranno altre e tornerò a Chrome.

Per godere appieno del vostro browser preferito (qualunque esso sia), non solo è da scegliere come applicazione predefinita per navigare sul web, ma è da abilitare come browser anche nelle applicazioni che ne hanno uno interno.
Quest’ultima è una cosa rilevante, perché alle pagine web spesso si arriva da altre applicazioni (Twitter, Facebook, un RSS reader, ecc.) e queste hanno spesso il loro “browser in-app” (sotto l’esempio di Twitter): è da disabilitare, in modo che possiate usare il vostro browser e godere di un web bello come piace a voi.

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Andrea Borruso
mai più senza

#data #maps #GIS #baci #condivisione. Orgoglioso di essere presidente di @ondatait