Il meglio dei giornali di tutto il mondo

Marco Pedroni
Mapping Journalism
Published in
6 min readMay 14, 2024

di Dalila Tosini

Il ciclo di seminari Mapping Journalism continua ad arricchirsi di testimonianze con la presenza di Jacopo Zanchini, vicedirettore e cofondatore di Internazionale, magazine italiano di informazione la cui mission è fornire ai lettori “ogni settimana, il meglio dei giornali di tutto il mondo”.

Jacopo Zanchini, Vicedirettore e cofondatore di Internazionale (Foto: RAI urly.it/3_y5s)

La genesi di un’idea vincente

Nel 1993 quattro giovani poco più che ventenni – tra cui l’attuale Direttore Giovanni De Mauro – decisero di invertire il paradigma tradizionale della stampa giornalistica cercando un’apertura sul mondo che permettesse la creazione di un giornale caratterizzato dai migliori articoli della stampa estera tradotti in italiano.

Non solo attualità ma anche scienza, storia, cultura e società: tutto ciò che poteva soddisfare la fame di informazione internazionale, saziata solo in parte dai media italiani, avrebbe avuto il suo spazio nel settimanale.

La musa ispiratrice fu la rivista francese Courier International, fondata tre anni prima ed esistente tuttora, che traduceva e pubblicava estratti di articoli da riviste e giornali di tutto il mondo e che era riuscita, nei primi anni Novanta, a dare alla luce gli articoli censurati dalla stampa russa nella cornice del golpe che aveva investito l’Unione Sovietica.

Un colpo non da poco.

Un magazine al passo coi tempi

Negli anni Novanta il contesto informatico e le tecnologie esistenti non permettevano il lavoro agile e veloce dei giorni nostri: i giornali esteri ritenuti più interessanti arrivavano in redazione in formato cartaceo e venivano selezionati e tradotti da consulenti esterni, che ricevevano gli articoli via fax.

Una volta tradotti, i testi salvati su floppy disk venivano ritirati di persona per essere poi impaginati.

L’avvento del web sancì un primato per Internazionale, che nel dicembre del 1994 fu tra i primi giornali italiani ad essere pubblicato online.

2001: L’anno della svolta

Il 2001 cambiò il destino del mondo e del settimanale stesso: i numeri dedicati ai fatti di Genova nel contesto del G8 e all’attacco alle Torri Gemelle a New York andarono straordinariamente esauriti.

In particolare, la drammaticità dell’11 settembre 2001 costrinse la redazione a rifare ex novo il numero che sarebbe dovuto uscire dopo soli due giorni.

Alcune copertine di Internazionale, anno 2001.

L’elevato numero di vendite di quell’anno accrebbe la risonanza della rivista nel panorama editoriale italiano, di cui divenne d’ora in avanti una presenza forte e costante.

Una giornata a Internazionale

I numeri di Internazionale vengono chiusi in redazione alle ore 20:00 del mercoledì, pubblicati in digitale il giovedì e acquistabili in edicola il venerdì mattina.

Le prime trenta e le ultime dieci pagine sono dedicate quasi esclusivamente alla stretta attualità della settimana, con articoli ed approfondimenti mediamente brevi che, all’occorrenza, possono essere rimaneggiati rapidamente.

Nella parte centrale vi sono invece articoli lunghi, editoriali di analisi ed elaborati reportage, che permettono al lettore di approfondire diverse tematiche.

Ogni articolo viene rivisto da un editor, a cui subentra l’attività di un copy editor, che apporta ulteriori correzioni.

Si passa quindi all’impaginazione, con la supervisione dei Direttori e del caporedattore centrale. Il tutto poi ritorna all’editor competente, che chiude il pezzo e lo consegna al correttore di bozze, che garantirà l’assenza di qualsiasi tipo di refuso.

L’attenzione per la qualità editoriale non passa tuttavia solo dai contenuti ma anche da una buona presentazione degli stessi: la cura delle immagini, della grafica e delle fotografie, di cui vengono sempre citati l’autore, la fonte o l’agenzia di riferimento, sono tratti peculiari della rivista.

La buona stella di Internazionale: Rob Brezsny

«Prevedo il presente. Non credo nel predire il futuro».

Questa citazione appartiene all’eclettico astrologo californiano Rob Brezsny, autore del famoso oroscopo intellettuale e letterario del magazine, capace di suscitare curiosità e riflessione nei lettori, che ormai non possono più rinunciare a una delle interpretazioni del cielo più apprezzate fra tutte. Per leggere questo originale oroscopo occorre sottoscrivere un abbonamento, cosa che in molti non hanno tardato a fare.

Le sfide del digitale

La carta è sempre stata molto amata dalla redazione di Internazionale: oltre ai periodici, vennero pubblicati degli extra storici, ossia raccolte di articoli della stampa internazionale – tradotti in italiano – risalenti all’epoca in cui erano avvenuti i fatti descritti in essi.

Solo su carta esce il mensile “Internazionale Kids”, pensato per bambini e ragazzi.

Il digitale, tuttavia, ha avuto negli anni un carattere sempre più preminente: nel sito sono disponibili tutti i contenuti di Internazionale dietro paywall, assieme ad altri testi aperti e redatti esclusivamente per il web.

Dall’app si può sfogliare la rivista in formato pdf ed alcuni articoli possono essere anche ascoltati.

Gli abbonati possono fruire dell’articolo di copertina sotto forma di podcast, in qualsiasi momento della giornata.

Il Mondo” è invece un podcast quotidiano gratuito, che per cinque mattine alla settimana racconta in 20–25 minuti due grandi fatti dell’attualità internazionale assieme a due o tre eventi minori.

Infine, vi sono una quindicina di newsletters settimanali su svariati temi, alcune riservate agli abbonati e altre consultabili pubblicamente.

L’importanza della diversificazione

Negli anni Internazionale ha aumentato notevolmente sia la qualità della fruizione digitale sia la quantità di soluzioni proposte: l’offerta di un prodotto editoriale deve sapersi diversificare al massimo per continuare ad evolvere e a innovarsi, seguendo il ritmo di un mondo che cambia incessantemente.

La componente pubblicitaria ha un impatto quantitativo modesto sulla rivista rispetto ad altri giornali, il che si traduce in una maggiore libertà e indipendenza dagli inserzionisti, i quali hanno meno potere di influenzare la linea politico-editoriale del periodico.

AI: L’approssimazione al reale non è la realtà

Sul tema dell’intelligenza artificiale, non si può non citare la newsletter “Artificiale” ad essa dedicata, in uscita per gli abbonati ogni venerdì.

La redazione di Internazionale sfrutta l’AI per:

  • tradurre le notizie dell’agenzia France-Presse (AFP), presenti nel rullo sopra la testata;
  • leggere i testi degli articoli: mentre il podcast dell’articolo di copertina è letto da un attore, gli altri pezzi del giornale sono letti da voci automatiche.

L’utilizzo dell’AI, seppur attivo, è in realtà controllato in ultima istanza dai redattori. In Internazionale l’AI non è ancora riuscita a scardinare il modo con cui si confeziona il prodotto editoriale: al momento strumenti come ChatGPT non sono abbastanza affidabili e verificati per essere implementati in redazione. Ciò che si avvicina alla realtà non è infatti ciò che è reale.

Le iniziative di Internazionale

Internazionale ha molti punti di contatto con la città estense e uno di questi si esprime nell’organizzazione del Festival di Internazionale a Ferrara, che richiama appassionati di giornalismo, cultura e società in una serie di incontri, proiezioni, mostre e workshop in suggestive location. Per il 2024 le date in cui liberare l’agenda per poter partecipare sono il 4–5–6 ottobre.

Festival Internazionale al Teatro Comunale di Ferrara (Foto: Francesco Alesi)

Internazionale ha infine organizzato un corso online, in cui la redazione stessa racconterà, dal 27 maggio al 24 giugno 2024, il proprio lavoro in nove lezioni in diretta streaming. Tutte le informazioni sono disponibili a questo link: https://www.internazionale.it/inredazione.

Per concludere, se da un lato si sta assistendo ad un peggioramento generalizzato della qualità dei prodotti editoriali, dall’altro alcune testate, quali Internazionale, compiono molti sforzi per elevare gli standard di riferimento, consapevoli che l’informazione veicolata da una stampa di qualità è uno degli strumenti che consentono ai cittadini di prendere in mano il proprio futuro, operando scelte consapevoli per sé e per il prossimo.

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Marco Pedroni
Mapping Journalism

Proudly a sociologist, whatever that means. I write about digital media, cultural industries, artificial intelligence, and academia