Inchiostro digitale: l’informazione ai tempi dei social media

Giulia Banfi
Mapping Journalism
Published in
6 min readJul 31, 2023

Dall’inchiostro al digitale l’informazione ha visto un’incredibile evoluzione che ha portato anche i giornalisti a dover ripensare e aggiornare il lavoro. Ma come nello specifico?

di Giulia Furlan

Il profumo del caffè mischiato all’inchiostro fresco, ormai giunti nel 21 secolo, è stato rimpiazzato dal ticchettio di unghie che battono su uno schermo e parole illuminate riflesse nell’iride del lettore. Al giorno d’oggi, il modo di comunicare è cambiato significativamente, con un nuovo approccio all’informazione: sono sempre più smartphone ad essere venduti, piuttosto che giornali. Uno sguardo nostalgico ma allo stesso tempo innovativo, poiché con la tecnologia progrediscono anche le competenze di giornalisti e creator digitali, che si trovano ogni giorno ad interfacciarsi con nuove realtà social. Dalla carta stampata al digitale, cambiano gli stili, il linguaggio, il contenuto, la fiducia tra mittente e destinatario.

Nel corso dei secoli si ha sempre avuto la necessità di informare le persone, con modi e linguaggi sempre nuovi. Con l’avvento dei social media, il ruolo del giornale come del giornalista ha assunto un nuovo significato, come l’accesso all’informazione più rapido ma non per forza più veritiero. Una storia di trasformazione, dal principio di autorevolezza al principio di accreditamento, dalla corsa alla notizia alla corsa al click; quello che è certo, è il cambio di pathos trasmesso.

Il futuro dei prodotti editoriali

Come afferma il testo “Issues and challenges of future newspaper”, la circolazione della carta stampata è in declino, a causa del continuo emergere dell’uso dei dispositivi digitali. A detta della professoressa Wahl-Jorgensen, il futuro del prodotto editoriale è condizionato da rischi e minacce, come può essere l’avanzare della tecnologia e il ricavato delle pubblicità.

A tal proposito, dal 2007, la crisi finanziaria ha portato alla chiusura di importanti organizzazioni giornalistiche, come “The Independent” e “Tampa Tribune”. L’avvenire del giornalismo può essere anche influenzato da opportunità, come quella che può essere rappresentata dal ruolo delle maggiori industrie digitali, come ad esempio Google. Per le nuove generazioni, la comunicazione interattiva è sempre più a senso unico, verso una più ampia scelta delle fonti di informazione. L’ultima parola è riservata proprio ai giovani, paladini del futuro.

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Il ruolo del giornalista online: il caso de “Il Post”

Insieme alle nuove generazioni, nasce anche un nuovo modello di giornalista, che si trova a dover ridimensionare e riadattare il suo lavoro, su immagine di una nuova realtà. Il modo di raccogliere e diffondere notizie è cambiato, ogni giornalista che si rispetti ha una sua linea editoriale etica, come lo dimostra Luca Misculin, redattore dell’innovativo giornale online “Il Post”.

Interessante è l’approccio de “Il Post” con la rete: il prodotto giornalistico viene distribuito in diversi formati e tramite diverse piattaforme così da renderlo accessibile ad un pubblico più variegato. La vera novità di questo quotidiano è la sua indipendenza da quest’era dominata dalla pubblicità: il sito è gratuito, la possibilità di potersi abbonare invece, è una grande conquista per i finanziamenti. Facendo ciò, la cultura circola di più e gli associati sono fedeli.

Uno stile da non sottovalutare quello de “Il Post”, una redazione che vive in un clima di collaborazione, dove “ognuno dà il proprio contributo per la crescita del giornale” dimostrando che fare “notizia corretta” sul web è possibile.

Elena Zacchetti durante una lezione al workshop di giornalismo 2021 del Post (Il Post)

L’informazione tra qualità e digitale

Compito del giornalista è quello di raccogliere, selezionare e diffondere le notizie. Un lavoro piuttosto complicato che mette a confronto la veridicità dei fatti e la finzione. All’interno dell’universo digitale la qualità dell’informazione è messa a repentaglio da fattori come la volontà di partorire un’esclusiva, tralasciando l’analisi corretta delle fonti.

Un altro fatto è la gestione dei prodotti editoriali tramite gli algoritmi che spesso facilitano la veicolazione di fake news. Giunti negli anni 2000, si è arrivati alla necessità di avere un mezzo che elabori notizie fresche e di qualità.

Un esempio nato nel 2020 è Journalistic Knowledge Platforms (JKPs), un tipo di software che combina tecniche di intelligenza artificiale all’avanguardia. Questo strumento sfrutta news e informazioni attinte dai social media in rete, in tempo reale, per costruire grafici di conoscenza. Usando open data, ricerche enciclopediche e archivi di notizie, JKPs fornisce nuove e inaspettate informazioni ai giornalisti, aiutandoli ad immergersi nelle viscere del contenuto.

Un grande potenziale per l’editoria, che può aumentare la qualità ed abbassare i costi della produzione giornalistica; in ugual modo ne beneficia anche il pubblico, sicuramente molto più acculturato in futuro.

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Giornalista-lettore: un rapporto di fiducia bidirezionale

Una selezione corretta di notizie viene affiancata da una certa fede riposta dal cittadino nei mezzi di comunicazione. Il giornale deve erogare una giusta informazione, altrimenti non otterrà altro che sfiducia da parte del lettore. Esiste un rapporto bidirezionale: un dare per ricevere, attenzione e fiducia per un’adeguata conoscenza. Uno Stato è libero quando riesce ad autogovernarsi, per questo le persone devono saper utilizzare e potersi fidare dei mezzi d’informazione.

Giunti in quest’era, la stima nei media è chiaramente fragile, lo dimostra una ricerca condotta negli Stati Uniti dalla società Gallup, dove la quota che esprime molta o discreta “fiducia e confidenza” negli stessi è diminuita dal 68% nel 1968 al 32% nel 2016, e solo il 12% ne dichiara “molta”. Un’opportunità offerta dal mondo mediatico, sono i feedback. Le piattaforme digitali come siti web, blog, social media, hanno consentito agli utenti di condividere le notizie, indicare quanto siano state apprezzate e commentarle.

In particolare, questi click riservati al confronto, permettono di mettere in evidenza ciò che si può fare per migliorare un dato servizio o prodotto. I feedback potrebbero essere un valido strumento per far interagire scrittore e lettore, facendo sì che la comunicazione sia rapida e fluida, e che i rapporti di credibilità si rinforzino.

Un esempio di connessione confidenziale tra giornalista e pubblico potrebbe essere il coinvolgimento di Giuliana Matarrese, giornalista freelance che sfrutta la piattaforma social “Instagram” per farsi conoscere e conoscere il suo pubblico. Sul suo profilo in rete, si può notare come le immagini postate siano seguite da una didascalia breve ma ricca di nozioni, e come la parte sottostante sia ricca di commenti. Dopo un’attenta lettura di questi ultimi, è evidente l’interesse di Giuliana nei confronti dei suoi lettori, che li lieta di risposte accattivanti. Tutto questo meccanismo innesca un certo tipo di confidenza, di stima e sicurezza che potrebbe far apparire i social più meritevoli di fiducia.

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In che direzione sta andando la notizia?

La notizia vera sta perdendo valore e credibilità, la fiducia nell’editoria sta esaurendo. Le parole su carta perdono valore agli occhi del lettore, poiché esiste una vasta scelta di mezzi di comunicazione. Di fatto, al giorno d’oggi vengono annunciati fatti veri e non, la capacità del giornalista sta nel saper distinguere la verità dal falso; rielaborare le informazioni, per renderle uniche ed esporle in maniera chiara ed affidabile. Il futuro è segnato dalla drastica carenza di interesse da parte dei giovani nell’acquisto del giornale, a causa di Internet, di conseguenza la carta stampata sta svanendo.

L’avanzare tecnologico potrebbe essere un problema, causando perdite di posti di lavoro e chiusure di testate giornalistiche, ma non tutto vien per nuocere. Tutto questo fa parte di un processo evolutivo, che con l’avanzare del tempo sta diventando abitudine. Sarebbe un comportamento sconsiderato andare contro l’evoluzione che riempie sempre di più le nostre giornate. Siamo sempre a stretto contatto con la tecnologia, da quando apriamo gli occhi la mattina leggendo una news, a quando li chiudiamo la sera postando sui social, aneddoti che ci riguardano. Raggiungere i nostri obiettivi con un click non è mai stato più facile.

Riferimenti utili

-Othman, S. N., Nayan, L. M., Tiung, L. K., & Hassan, F. (2019). ISSUES AND CHALLENGES OF FUTURE NEWSPAPERS. Humanities & Social Sciences Reviews.

https://doi.org/10.18510/hssr.2019.7541

-Marco Luca Pedroni, Seminario Mapping Journalism: “Lavorare in un giornale online”. Ospite Luca Misculin, Il Post. 2 maggio 2023.

-Gallofré Ocaña, M., & Opdahl, A. L. (2020). Challenges and opportunities for journalistic knowledge platforms.

-Jesper Strömbäck, Yariv Tsfati, Hajo Boomgaarden, Alyt Damstra, Elina Lindgren, Rens Vliegenthart & Torun Lindholm (2020) News media trust and its impact on media use: toward a framework for future research, Annals of the International Communication Association, 44:2, 139–156, DOI: 10.1080/23808985.2020.1755338

-Marco Luca Pedroni, Seminario Mapping Journalism: “Il giornalismo di moda”.Ospite Giuliana Matarrese,9 Maggio 2023.

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Giulia Banfi
Mapping Journalism

Dottoranda @Unife. Studio la società, analizzando i processi comunicativi e la transizione digitale della PA ✏️ Credo in un’innovazione sociale accessibile.