L’importanza della stampa locale

Marco Pedroni
Mapping Journalism
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4 min readMay 19, 2023

di Marta Simone

Il lavoro come passione

Molte volte la passione diventa un lavoro a tutti gli effetti, ed è proprio questo il caso di Cristiano Bendin, caporedattore della redazione ferrarese de “Il Resto del Carlino”, un quotidiano di provincia che ha conquistato grande successo in Emilia-Romagna, nelle Marche e in Italia, dove è la quinta testata più venduta se considerata insieme ai giornali del cui gruppo editoriale fa parte. Bendin è stato ospite del corso di “Teorie e tecniche del linguaggio giornalistico” dell’Università degli Studi di Ferrara, dove ha raccontato il suo mestiere.

Cristiano Bendin (sulla destra) con la classe di Teorie e tecniche del linguaggio giornalistico

Macchine da scrivere e fuorisacco

Fondato nel 1885, “Il Resto del Carlino” è un tabloid a cinque colonne che ha sviluppato una stretta sinergia con due importanti testate giornalistiche: “Il Giorno” (giornale storico lombardo) e “La Nazione” (giornale storico toscano). Questo tipo di stampa locale è particolarmente significativo in provincia, dove ogni comunità di una certa importanza deve avere il suo corrispondente locale. Cristiano Bendin, il caporedattore, ha iniziato la sua carriera come corrispondente della sua cittadina.

Negli anni ’90, per scrivere i suoi articoli, Bendin utilizzava una macchina da scrivere elettronica. Una volta terminato l’articolo, lo spediva via fax alla redazione centrale, che all’epoca era situata a Rovigo. Anche le fotografie seguivano lo stesso percorso: venivano stampate, confezionate e inviate tramite una busta azzurra chiamata “fuorisacco”. Questa busta veniva poi portata in stazione e caricata su un treno per raggiungere la sede centrale del giornale.

Cristiano Bendin in cattedra all’Università di Ferrara

Carta e web

Ma come è cambiato il giornalismo nel corso degli anni? Contrariamente al mito che vuole il web come nemico del giornale cartaceo, digitale e carta viaggiano parallelamente e che, anzi, il giornale cartaceo continua a generare profitti e vendite. Nessuna azienda editoriale ha intenzione di chiudere né il proprio giornale cartaceo né quello online, ma piuttosto mirano a crescere e progredire parallelamente.

Prima della digitalizzazione del giornalismo, gli inviati facevano affidamento principalmente su fonti ufficiali o primarie e sull’osservazione diretta della realtà. Oggi, invece, la fonte principale diventa il web, che offre una maggiore comodità in termini di tempistiche. Tuttavia, Internet è un universo infinito di informazioni e ciò solleva il dubbio sulla loro affidabilità.

Il compito del giornalista non si limita a estrapolare una notizia dal web e scriverne un articolo, ma richiede molto di più. Le informazioni presenti sul web spesso non sono correttamente analizzate e filtrate, ed è facile imbattersi in notizie false. Il giornalismo digitale ha sicuramente portato un’enorme quantità di informazioni, ma allo stesso tempo ha creato la necessità di un costante controllo delle che si trovano online.

Vocazione locale

Essendo “Il Resto del Carlino” un giornale di provincia, è fortemente radicato nella comunità locale e rappresenta un punto di riferimento fondamentale per i residenti, soprattutto per le persone più anziane . ma non solo. Bendin riceve quotidianamente lettere e chiamate dai lettori, che gli chiedono informazioni su vari argomenti, come i risultati della squadra di calcio della città (la Spal) o gli orari dei trasporti pubblici.

L’orgoglio di appartenere al territorio fa sì che il giornale resista alla “crisi” che ha colpito molti giornali cartacei nelle grandi città. In alcune occasioni, una testata giornalistica può diventare l’identità stessa di una città, come ad esempio “Il Gazzettino di Parma” per Parma. La situazione è leggermente diversa per i ferraresi, in quanto “Il Resto del Carlino” è sempre stato presente, anche se negli anni ’80 è nata “La Nuova Ferrara”, che ha portato una certa concorrenza.

Under pressure

Infine, non possiamo ignorare le pressioni sociali e politiche a cui i giornalisti possono essere soggetti, una costante in questa professione. Queste pressioni vengono considerate come le forme più subdole e malvagie per attaccare sia un’azienda editoriale che un opinionista specifico, poiché un’accusa può essere devastante e influenzare l’opinione pubblica. È importante comprendere che un attacco sul web o sui social media può condizionare un gran numero di lettori e l’opinione pubblica nel suo complesso.

Nonostante le sfide e i cambiamenti nel settore, Cristiano Bendin continua a perseguire con passione la sua carriera giornalistica. La sua dedizione al giornalismo di qualità e il suo legame con la comunità locale rendono “Il Resto del Carlino” un’importante voce nella provincia di Ferrara, offrendo informazioni accurate, analisi approfondite e un servizio prezioso per i suoi lettori.

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Marco Pedroni
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Proudly a sociologist, whatever that means. I write about digital media, cultural industries, artificial intelligence, and academia