Anni diVersi, il primo libro di poesie

Marco Castellani
StarDust
Published in
3 min readOct 16, 2009

E’ abbastanza curioso, ma non ne ho ancora scritto nulla, nonostante lo abbia completato da qualche settimana. Eppure è una cosa che davvero, fino a tempi anche recenti, avrei pensato appartenesse al dominio dei sogni. Ma tutto sommato, i sogni sono interessanti perchè a volte presentano delle intersezioni non nulle con la realtà: a volte fanno la gentilezza di diventare materia. Ora, da un certo punto di vista, la premessa potrà apparire esagerata, trattandosi solo (diciamo, finalmente diciamo l’oggetto!) di un piccolo libretto: Anni diVersi è il mio primo libretto di poesie, una collezione elaborata e predisposta per la stampa, grazie alle possibilità offerte dal sito di Lulu.com.

Da tanti anni, con intervalli di maggior e minore convinzione, ho scritto poesie. Un pò tutti i computer su cui ho messo le mani, prima o poi hanno materializzato nel loro disco rigido una cartellina scrivere con qualche poesia, completa o in forma di abbozzo su cui lavorare. Alcune sicuramente le ho anche disperse; in tempi più recenti, per ovviare alla mia tendenziale entropicità mi sono spostato on the cloud e lavoro su Google Documenti: almeno le ritrovo sempre tutte lì. Magari ne riprendo una che all’inizio non mi convinceva e ne traccio una direzione nuova, che più mi lascia indifeso, mi convince a continuare.

Bene, ma tutto questo è ancora nulla, al confronto di trovarsi tra le mani un libretto, un libretto vero, materiale, consistente di una consistenza dignitosissima di cosa, oggetto tra gli oggetti. Semplicissimo ed esistente: che si può aprire, leggere, lasciare appoggiato sul comodino, sul tavolo, sul letto. Esiste, fuori da ogni computer e idea e progetto e speranza e sogno: esiste, finalmente! Che sensazione particolarissima toccarlo, aprirlo, sfogliarlo.

Poi si aprono cammini dall’inizio non previsti, nè calcolati. Che ad esempio ai più vicini e ai congiunti piaccia, e davvero, non è cosa che io consideri scontato, piuttosto mi gratifica realmente. Che la madre lo abbia mostrato alla zia, che ne chieda una copia, mi fa contento davvero. Che apprezzi la poesia sulla scomparsa di mio papà, anche di più: quando la avrei mostrata alla mamma, alla zia, altrimenti?

Così potrei comprarlo solo io, la cosa non perderebbe d’importanza, per me. Anzi sto pensando al libro con i racconti e le poesie, o un secondo libro di poesie. E’ bello dare sostanza concreta ai propri sogni.

Così sarei ipocrita se non vi invitassi a leggerle alcune, delle poesie, se volete: il libretto oltre alla versione a stampa permette di essere scaricato anche in forma digitale, e ho fatto sì che fosse gratuita. Se poi voleste lasciare una breve recensione (veritiera, non lusinghiera..) mi fareste certo anche più contento. C’è il tastino “Scrivi una recensione” proprio nella pagina del libro… ;)

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