WHAT REMAINS

Quello che resta : PROGETTO MEMORIA

Massimo Sormonta
Memento Vivere
Published in
3 min readJan 3, 2017

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“…Noi siamo la nostra memoria,
noi siamo questo museo chimerico di forme incostanti,
questo mucchio di specchi rotti.”
“…Somos nuestra memoria,
somos ese quimérico museo de formas inconstantes,
ese montón de espejos rotos.”

(Jorge Luis Borges, Elogio de la sombra )(1969)

Mamma

Il sociobiologo Henri Laborit parla del “cervello della memoria”:

“Senza il ricordo di ciò che è piacevole o spiacevole non è possibile essere felici , tristi, angosciati; non si può essere in collera, o innamorati; e si potrebbe quasi dire che un essere vivente è una memoria che agisce” e, aggiungo, si può quasi dire che lo scopo della vita sia accumulare ricordi.

Anni fa scrissi il progetto “Memoria”, che diceva più o meno così : “La memoria può essere pubblica e privata; tutti hanno una memoria privata ricordi di famiglia ricordi del primo amore, ricordi dei propri genitori poi dei figli, dei fratelli etc. Quello che si interiorizza nei primi anni della nostra vita, ci dicono, formerà per l’intera nostra esistenza il carattere, la propensione alla gioia o viceversa alla cupa fatica di vivere. La memoria pubblica è la memoria del popolo, del suo paese, del mondo intero e dei mutamenti politici e sociali, dei costumi e dei modi di vivere e di lavorare…”

Partendo da queste brevi e lacunose riflessioni, mi è venuta l’idea di raccogliere (registrare?) la narrazione di questa memoria, la narrazione della nostra esperienza personale nel suo contesto sociale e pubblico, iniziando dalla mia città, e dalla vostra…ma può essere anche sulla memoria di una persona , una famiglia , un quartiere, una città, una regione, un movimento politico, una grande industria, o anche solo una esperienza di vita, ecc.

E questo coinvolgendo anche le istituzioni pubbliche e sociali (detentrici di grandi archivi), il singolo cittadino e le famiglie che socializzando immagini, testimonianze personali o familiari, voci, musica e rumore, testo e poetica, studi sociologici e psicologici, passioni politiche e riflessioni intime o sociali arricchirebbero il nostro progetto.

E il mezzo migliore per archiviare e comunicare quello che è successo e che sta succedendo nelle nostre vite e nelle strade attraverso immagini statiche e in movimento è certamente un sito Internet!

Sito che deve essere artistico e sociologico ma anche centro pubblico di confronto sulla nostra storia e fonte di informazioni, eventi e proposte artistiche e culturali.

In conclusione, e molto concretamente, propongo di lanciare una raccolta fondi per creare il sito -e/o blog, una pagina Facebook, organizzazione mostre ed eventi e inserirvi poi il materiale e a questo fine chiedo la collaborazione delle persone interessate, magari dotate di capacità organizzativa, dote che a me manca…

Memory
foto di Fabrizio Sormonta
Poema della famiglia : video sulla mia famiglia di Massimo e Fabrizio Sormonta
Il poema della famiglia

“Le cose si scoprono attraverso i ricordi che se ne hanno. Ricordare una cosa, significa vederla, ora soltanto, per la prima volta.” ( Cesare Pavese )

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