5. Identità fluide

Fra Occidente e Oriente

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Egnatia, ormai le do del tu, è una strada particolare, è in pratica il prolungamento naturale della via Appia verso l’oriente.
Era una strada che, se vista nella sua totalità univa il territorio balcanico-macedone-tracio-turco ottomano: lo riuniva.
Oggi è un percorso complesso, fatto di confini che hanno la pretesa di contenere, rinchiudere tutte queste identità.

Cimiteri a confronto (Ortodosso vs Musulmano)
Leggendo Barbato

Il cammino di oggi inizia così con la lettura de “Il divano di Istanbul” di Alessandro Barbero (Sellerio), un libro che ci accompagnerà per il pezzo di strada che stiamo facendo attraversando un territorio che è greco ma che per 3/4 erano di lingua e cultura turca. Una lingua che in realtà unirebbe molti paesi (quasi tutti quelli che finiscono per –stan (Pakistan escluso credo).
E il cammino che oggi passa dalla spiaggia e da cave di marmo e da centri di produzione di fertilizzanti, di fosfati e di combustibili, un tempo ci avrebbe fatto incrociare piantagioni e manifatture di tabacco.

Verso Costantinopoli

E passa anche dall’unica “stazione di servizio” che accoglieva i viandanti provenienti da ognidove e diretti verso “La Città delle Città” (Istanbul).
Un cammino in cerca d’Identità… ricordando una Cipro insanguinata.
Ci vediamo a Chrysoupoli.

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