Un’inchiesta sul precariato nella Scuola mantovana

massimiliano
3 min readJun 29, 2015

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La FLC CGIL di Mantova ha promosso una ricerca indagine sul precariato mantovano nel settore della Scuola.

L’agenzia Altrimentièuguale di Massimiliano Fontana ha analizzato i questionari compilati da più di cento precari della Scuola, per la maggior parte docenti, che hanno risposto a domande sul loro lavoro, sulle prospettive ed aspettative, sul ruolo del sindacato e sulla possibile riforma della Scuola.

[ Le slides di presentazione possono essere scaricate cliccando qui ]

Questo l’articolo apparso sulla Gazzetta di Mantova del 27/6/2015 (firmato da Monica Viviani) con un’intervista al segretario generale della FLC di Mantova, Massimiliano De Conca:

Tra difficoltà e passione. Ma i precari non mollano

Nella stragrande maggioranza dei casi (83%) si tratta di donne, hanno tra i 31 e i 50 anni, sono per lo più (61,1%) laureate e in 8 casi su 10 sono docenti: questo l’identikit dei precari del mondo della scuola nella provincia di Mantova tracciato da un’indagine realizzata per la Flc Cgil da Altrimentièuguale presentata ieri al Mamu. In tutto circa 120 gli insegnanti precari che hanno risposto al sondaggio: di loro il 35,2% svolge questo lavoro da più di 5 anni, il 31,5% da oltre dieci anni e il 33,3% da meno di 5. In molti casi (38,9%) si sono trovati a svolgere mansioni superiori a quelle previste dal loro contratto. Nonostante le difficoltà e nonostante ritengano il lavoro nella scuola poco valorizzato, il 61% se potesse scegliere rifarebbe questa esperienza e i più non sceglierebbero un’altra professione. Non solo: oltre il 68% si definisce «soddisfatto del proprio lavoro». Insomma la passione per la professione supera qualsiasi difficoltà. Per quanto riguarda i provvedimenti del governo sulla Buona scuola: solo il 9,3% lo promuove con la sufficienza. Mentre gli interventi ritenuti prioritari sono quelli di sostegno alla didattica e di formazione del personale. «La riforma licenziata dal Senato non risolve il problema del precariato, come volevano gli spot di propaganda — ha commentato il segretario della Flc Cgil Massimiliano de Conca — Tutto viene sostanzialmente congelato, rimandato, perché il piano di assunzioni è spezzettato e contorto, e si conferma un bluff. Alla scuola servono almeno 134.000 posti per l’offerta formativa curricolare ma il piano di Renzi si ferma a 101.000. Come si farà a fare il potenziamento? Anche perché, nello stesso ddl si dice che sui posti per il potenziamento dell’offerta formativa che rimarranno vacanti “non possono essere stipulati contratti di supplenza”. A ciò si aggiunge il divieto di assumere i supplenti temporanei per il primo giorno di assenza, imposto dalla legge di stabilità 2015». Poi ci sono anche 16.500 posti Ata da coprire: «per questo personale non è previsto alcun organico potenziato» anzi «ci saranno ulteriori tagli (2.020 unità) e un forte contenimento delle supplenze». Nella provincia di Mantova ci sono graduatorie provinciali e d’istituto «ad oggi piene, soprattutto nel personale Ata — aggiunge De Conca — che ne sarà di loro, dei 4500 collaboratori scolastici e dei 4500 assistenti amministrativi? Che ne sarà delle centinaia di docenti che abilitati? A queste domande la riforma non dà risposte chiare, così come non chiarisce i criteri di definizione del personale potenziato e le motivazioni di assunzioni diversamente programmate».

Originally published at www.massimilianodeconca.name on June 29, 2015.

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