Il videogioco di Apocalypse Now si farà

Se Francis Ford Coppola trova 900.000 dollari

Lorenzo Fantoni
N3rdcore
3 min readJan 26, 2017

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Raramente pubblichiamo news ma non capita tutti i giorni che un regista il cui nome è scolpito a fuoco nella storia del cinema decida di lanciarsi nel videogiochi.

Di solito il grande problema dei titoli tratti da film è che vengono fatti in fretta e furia per sfruttare il marchio dell’ultima pellicola in uscita. Tuttavia non sarà sicuramente il caso del videogioco di Apocalypse Now che Francis Ford Coppola in persona vorrebbe sviluppare grazie all’aiuto di un gruppo di veterani del settore. Per farlo ha scelto di utilizzare quello che ormai è un grande classico dello sviluppo indipendente: il crowdfunding su Kickstarter.

I dettagli per ora sono scarsi, dovrebbe essere un gioco di ruolo dai toni horror e con una forte componente psicologica. D’altronde parliamo di uno dei romanzi più belli di sempre (Cuore di Tenebra), adattato in uno dei film più importanti mai girati, con dentro uno dei monologhi più citati al mondo, orrore e psicologia non solo devono essere presenti, ma sarà bene che siano la spina dorsale del gioco.

Quarant’anni fa decisi di creare un film la cui speranza era di influenzare le future generazioni di spettatori — spiega Coppola sulla pagina del progetto — Oggi mi sono unito a un gruppo di valorosi, un team che vuole creare una versione interattiva di Apocalypse Now, dove potrete impersonare il Capitano Willard nell’aspro contesto della Guerra del Vietnam. Ho visto i videogiochi crescere e diventare un modo molto sensato di raccontare le storie e sono emozionato dalla possibilità di esplorarne le capacità per Apocalypse Now, in una nuova piattaforma e per nuove generazioni”.

Apocalypse Now sarà dunque una sorta di riproduzione interattiva del diario di Willard, in cui avremo la possibilità di scegliere una strada differente rispetto a quella raccontata nel film, avventurandoci di persona negli orrori del Vietnam e riscrivendone la storia. Non capita tutti i giorni di mettere mano a una pietra miliare, perdonate l’emozione.

Potremo dunque modulare la personalità del nostro alter-ego in base alle nostre scelte, stando bene attenti a come parliamo e come ci muoviamo. Secondo gli sviluppatori infatti non sarà un “Call of Duty in Vietnam”, ma un gioco cui sarà fondamentale muoversi in silenzio e agire con cautela. Lungo il nostro viaggio dovremo infatti gestire l’equipaggio dell’Erebus, la gunship su cui siamo imbarcati alla ricerca di Kurtz, amministrando cibo, munizioni, rapporti coi locali, completando missioni secondarie ed evitando contrasti.

Così a occhio, il videogioco sembra una sorta di via di mezzo tra un titolo Survival e un gestionale tosto, in cui sarà veramente difficile vedere il faccione rasato di Marlon Brando.

Il team di sviluppo è gestito da Montgomery Marlkand, che ha alle spalle titoli come Wasteland 2 e Torment, poi abbiamo Rob Auten, già scrittore di Gears of War, Battlefield e Far Cry, il produttore esecutivo di Fallout: New Vegas e infine come consigliere c’è anche Josh Sawyer, di Obsidian Entertaiment. Se questi nomi non vi dicono niente, non preoccupatevi, sappiate solo che è gente che sa fare il proprio lavoro.

Adesso non resta che sperare che i 900.000 dollari previsti siano raccolti nel minor tempo possibile, cosa che probabilmente si avvererà, così che magari lo sviluppo sia accelerato almeno un po’, visto che per adesso la data di uscita è prevista per il 2020.

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