al supermercato

per fare ricerca sul campo ai tempi della pandemia

salvo fedele
COVID-19 INFO START|FINISH
6 min readApr 6, 2020

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scritto venerdì 3/4 sera, editato il 4/4 con aggiunta di “parole nuove” per farlo leggere anche ai bambini: siamo nella fascia oraria aperta a tutti.
il 4/4 aggiunto appendice in cui registro le interazioni che ho avuto sulla mia bacheca facebook. il 5/4 aggiungo foto di esemplare di scienziato italiano che parla di reggi mento in TV.

io sono l’unico [Sciocchino] che entra in un supermercato senza mascherina. Sì [sciocchino], perché la mascherina in un supermercato serve, qualsiasi cosa leggiate in giro, e allora?
Guardo la gente intorno e vedo quello spreco incredibile. guanti ben utilizzati, che spostano mascherine FFP3! sù e giù, su è giù…
dieci volte in un minuto!
si mettono il virus dentro la mascherina decine di volte e poi leggo le crociate “scientifiche” contro le mascherine
e so di miei amici che stanno in ospedale senza niente!
Ma fatela almeno una campagna su come si usano le mascherine!
Ormai le hanno tutti tranne quelli che dovrebbero averle!
E invece cosa leggo sui giornali?
Di quella povera donna che volevano picchiare per strada perché era senza mascherina! non l’aveva trovata.
Continuo ad andare nei supermercato senza mascherina.
Forse finalmente sparate [con la pistola ad acqua anche a me e così per un attimo lo sguardo si appanna e io non vedo queste scene così brutte al supermercato]

la versione hard di questo pezzo è stata dispersa

appendice/dibattito
Grazie del dibattito: tutta gente spiritosa e bella intorno a questo post.
Grazie di cuore per esserci.

Lo sintetizzo:

Intervento 1:
D: Perché non ti scafandri per andare in giro?
R: ci arrivo un po’ di pazienza

Intervento 2:
D: Perché vai al supermercato?
R: Per scrivere il post, faccio ricerca sul campo; ormai non mi basta più studiare mascherine dalla mattina alla sera.

Intervento 3:
D: (in realtà affermazione) sei vanitoso!
R: non ci avevo pensato, grazie. forza dell’interazione facebook tanto bistrattata

Intervento 4 e analoghi
D: (in realtà affermazione) siamo in due come da anatomia!
R: In realtà molti più [sciocchini ] del previsto vengono fuori dalle oscurità! tutti amici miei! vedi che danno si può fare con l’esempio… (scusate penso molto in questo caso ai vari signor fontana, bertolaso, etc; rimuovo).

intervento 5
D: Ei costi! sai quanto costano adesso in farmacia!
R: amici miei (omissis) ci sentiamo dalla mattina fino a notte inoltrata e mi fate sapere così che ci sono mascherine in farmacia? Almeno per i miei amici in ospedale ditelo… le vado a rubare tutte.
E ditele queste cose con una telefonata e non su facebook!

Fermiamoci un attimo riepilogo:
Ne approfitto del fatto che questo post ha attratto tanta gente spiritosa. Premessa io non ho la laurea in Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), ma nessuno l’ha; io l’unica cosa che posso assicurarvi è che i DPI li ho studiati bene. Perché allora vado al supermercato senza mascherina?

Voglio spiegarvelo per evitare che almeno non siate voi a spararmi.
Anche perché forse qualche commento “scientifico” tra quelli raccolti voleva essere sarcastico. ok: cominciamo

1) ho nostalgia ogni tanto dell’aria fresca.
Non capisco proprio l’utilità di passeggiare con la mascherina
andare fino al supermercato è un’occasione per prendere aria buona.
C’è un sacco di gente terrorizzata dell’aria.
Se sei in un ambiente COVID-19 saturo… non c’è niente di meglio vi assicuro che fare fare una bella corrente di quella che le nostre nonne dicevano che ci faceva ammalare.
2) e allora perché non ti metti la mascherina prima di entrare?
Ma siete davvero matti?
La mascherina si mette davanti a uno specchio facendo attenzione a quello che tocchi, dopo una lavata “robusta delle mani”.
Sei nei casini e non hai alternative OK lo faccio, ma non per andare al supermercato!
3) se sei giapponese la mascherina fa parte di te, sai come usarla; puoi fare quello che vuoi; hanno certe mascherine i Giapponesi che voglio vedere i nostri stilisti… che cosa si inventano
4) noi siamo italiani. se sei diventato giapponese, la indossi per bene prima di uscire e non la tocchi più fino a quando torni a casa; ti serve anche per toglierti l’abitudine di toccarti tutto… il viso, di toccare tutto e poi metterti le mani sul volto etc.
Io ho visto nelle mia passeggiate che AR vorrebbe abolire anziani regolarmente a distanza di sicurezza, muniti di mascherina e si davano a distanza la mano; poi per parlare si levavano le mascherine e poi le rimettevano a fine conversazione;
così non va non serve a niente; le mascherine così fanno solo danno.
5) Quindi stiano tranquilli gli “scientifici” io non mi scafandro perché faccio la mia attenta valutazione costi/benefici;
Un giorno non lontano qualcuno tra costoro dovrà pure ammettere che siano nella cacca:
- in ospedale nessuno dovrebbe più entrare senza mascherina chirurgica
- in ospedale tutto il personale dovrebbe avere DPI di altissima capacità protettiva.
Non solo in ospedale in realtà; in tante situazioni ben definibili

Intervento di Nataniela (operatrice sanitaria)
Invece, le mascherine non arrivano. Quando arrivano, vengono distribuite con il contagocce perché “non servono”.
Sono mascherine chirurgiche fake, portarle o no cambia poco.
La metto, quando lavoro, solo perché mi aiuta a non toccarmi il viso neanche soprappensiero. Al supermercato, qui in Veneto, è diventata obbligatoria, quindi non c’è scelta.

io: Il problema è che oggi in italia si diventa “scienziati” delle mascherine e si fa pure divulgazione sapendo poco della realtà della trasmissione del virus e avendo letto al più il parere di qualche illustre organismo nazionale che al governo deve parare quella cosa lì. Vedremo. Certo però una cosa vi assicuro: se l’Italia torna alla normalità e io finisco le poche scorte che ho fatto per lavorare, al momento dell’allerta pandemica, tutto pensando tranne che una nazione intera è disposta a lasciare i suoi operatori sanitari senza DPI… scordatevi che io sono tra gli eroi che torna a lavoro; io smetto subito se l’Italia torna alla normalità prima che ci si occupi di fornire DPI a tutto il personale sanitario.
Non i DPI di cui parla Nataniela.
Quelli vanno bene in emergenza! Farabutti!
Per la vostra “normalità” io voglio e pretendo quelli veri

intervento finale (Beppe)
A proposito di mascherine al supermercato, ho letto l’anteprima di un lungo editoriale di Giorgio Longo, pediatra triestino, che uscirà su MeB di aprile.
È una accorata esortazione all’uso delle mascherine nei pochi luoghi di socialità ancora aperti e che rappresentano formidabili incubatori del virus. Per la trasmissione del virus si limita però a riportare quella tradizionale.
Gli ho fatto notare che alcuni studi dimostrano la persistenza del virus nell’aerosol per alcune ore, aspetto risposta.

io: mi avevano mandato anche a me; mi sono fermato alla parola “defedato” non ce la faccio ad andare oltre quando qualcuno usa questo termine; per via del mio cognome forse. Cosa penso?
a) penso che ormai in letteratura si sta facendo chiarezza sui modi di trasmissione del virus. che prima o poi si diffonderà tra i tecnici una maggiore consapevolezza
b) molti usano il concetto di trasmissione per aerosol esclusivamente pensando all’aria che ci circonda, cosa di cui mi preoccuperei molto solo in situazione rare e definite. Mi preoccuperei molto di fare attenzione alle parole che si usano; perché la gente finisce per aver paura anche dell’aria buona
c) il problema di certi posti chiusi c’è soprattutto nell’incontro ravvicinato; e nell’aerosol di cui non si parla mai. le mascherine diffuse potrebbero ridurre molto (ovviamente non annullare). Più per effetto dell’efficacia sugli altri modi di trasmissione ( lì forse più reale: le mani che toccano e ti porti in faccia; le gocce più grandi che vai spargendo dovunque); le mascherine per tutti in certe situazioni sono obbligate; particolarmente nelle situazioni in cui c’è molta “saturazione” e quindi prima o poi verrà fuori e verrà affrontato, non certo però con gli editoriali di Giorgio Longo.
d) l’obiettivo deve essere un abc che faccia crescere consapevolezza di varie cose; solo con un dibattito scientifico vero e di cui la popolazione, media, tecnici e organismi istituzionali gradatamente prenderà coscienza si arriverà da qualche parte.
e) andando avanti così si avrà solo “paura” di tutto e il risultato sarà esclusivamente i comportamenti da supermercato che ho descritto; molto più dannosi di qualsiasi soluzione.
f) la confusione e le priorità sono la vera tragedia di questo paese. Come si può non capire che il primo step verso “la normalità” anche in termini di diffusione è tutto nel nodo
ospedale/servizi/personale sanitario. → focolai — -> etc
Le due fazioni “scientifiche” antagoniste fanno solo danno a tutti:
con la tragedia che stiamo vivendo cominci dai piedi invece che dalla testa?
mi vengono in mente solo parolacce
Grazie a tutti.

esemplare di scienziato italiano in tv che parla di reggi mento © Ilaria D’Urso

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pediatra a Palermo; mi piace scrivere, ma cerco di non abusare di questo vizio per evitare di togliere tempo al… leggere (╯°□°)