Facebook: come salire su una giostra in corsa
Una volta per condividere una fotografia su Facebook c’era un solo modo. Da tempo si aggiungono nuove modalità per caricare immagini e video, modalità cambiano il modo di pensare a pagine e profili. Una giostra in continuo movimento: salirci è divertente ma il salto va fatto al momento giusto. Qui ho scritto qualche dritta su post, link e dintorni. Una guida non esaustiva a ciò che Facebook mette a disposizione.
Come ti condivido una fotografia: le Pagine
Siamo nelle Pagine e non sui profili personali. Ogni volta che si clicca “foto/video” nello stato vengono mostrate quattro possibilità.
- Carica foto/video. È il più tradizionale. Si carica una fotografia (o più di una) e si scrive un testo per accompagnarla. Oppure si carica un video con, in questo caso, tutte le novità in merito ai video (vedi più avanti)
- Crea un album fotografico. Anche questo fa parte del “vecchio” bagaglio di Facebook. Gli album fotografici hanno una propria sezione nella tab “foto” delle pagine. Per ogni immagine caricata si può scrivere una didascalia, si dà un titolo all’album, si possono aggiungere immagini anche in un secondo momento.
3. Crea un carosello di foto. Una delle nuove opzioni. Facebook chiede di caricare una url. Automaticamente visualizza le foto contenute nella url (non è precisissimo, va detto). C’è un “più” per aggiungere altre immagini. Il risultato? Una sorta di slideshow fotografico con frecce di navigazione, ogni immagine rimanda sempre a quella url con la possibilità però di modificare il titolino che la accompagna. Utile, per esempio, per condividere una gallery.
4. Crea slideshow. Facebook permette di caricare da 3 a 7 foto e di trasformarle in un video, senza bisogno di altre app per farlo. Viene dunque visualizzato proprio come un filmato non più con immagini distinte una dall’altra. Su ogni scatto ci si ferma due secondi.
Come ti condivido una foto: il profilo personale
Il collage
La possibilità di condividere una singola fotografia o più scatti o di creare un album resta. Ma adesso c’è anche il “collage”.
Come si procede? Si clicca “aggiungi una foto” dalla app su smartphone e il “rullino foto” propone già un’anteprima con le ultime fotografie della giornata in corso. E ne propone di già fatti organizzati proprio per giorno di pubblicazione delle foto che si possono anche riselezionare. Si può dare un titolo al collage che viene visualizzato come sottopancia. Le immagini scorrono automaticamente. Si può decidere l’ordine con cui farle apparire.
Live e Storie (ma non per tutti)
Si pubblica il check-in in aeroporto prima dell’imbarco, poi una foto all’arrivo, poi però si inserisce un link condiviso sulla notizia del giorno e si interrompe il filo della narrazione. Il successivo post con i dettagli sul primo bagno si perde nel diario. Abbandoniamo l’esempio vacanziero e torniamo al lavoro. Si segue un presidio di protesta e si pubblica una prima fotografia. Nel frattempo si viene taggati in un post, poi si pubblica una seconda foto del corteo. La narrazione ormai però è stata interrotta. Con le “Storie” Facebook dà la possibilità di collegare fra loro post che altrimenti resterebbero slegati. Per il momento è in fase di test ed è presente — per i fortunati sperimentatori — solo su mobile per iOs e Android.
Come si procede? Si cerca l’opzione “aggiungi post a questa storia” e tutti i post vengono raggruppati. Per ora non possono essere embeddate.
Live. Il tradizionale “a cosa stai pensando” ora va in diretta. C’è la possibilità (ancora non per tutti) di registrare e condividere video in diretta su un profilo personale. Il video — formato quadrato — compare sul proprio diario e sul newsfeed degli amici a cui arriva, in alcuni casi, anche una notifica. Il video può essere salvato sul proprio smartphone. Si può poi modificare il testo che lo accompagnava trasformando quindi il live nella cronaca. Sul diario resta scritto “Nome Cognome era in diretta”.
Video: editare, pubblicare, organizzare
Ormai lo abbiamo capito: su Facebook i video funzionano. E anche senza guardare il numero di visualizzazioni a dircelo è il nostro essere utenti. I video sul newsfeed partono in automatico, sia su mobile sia su desktop, possiamo ingrandirli, ma anche tenerli in un angolino dello schermo del nostro smartphone per continuare a far scorrere gli altri post. Parliamo dei video caricati direttamente e non come url. Per questi Facebook ha predisposto per le fanpage una serie di opzioni per rendere i video un prodotto autosufficiente. Oltre al testo dello status ogni video può avere un suo titolo che viene fissato per tutta la durata del filmato, una thumbnail di partenza, non solo. C’è la possibilità alla fine del video di far comparire un pulsante a cui associare un link (guarda di più, scopri di più etc).
Le statistiche. Per ogni video caricato su una Pagina Facebook ci mostra l’andamento.
Come si procede? Si clicca su “Insights” e si sceglie “video”. Vengono mostrate statistiche generali che mostrano giorno per giorno il numero di visualizzazioni. Per ogni singolo filmato si ha poi la curva del “mantenimento del pubblico”, il numero di persone raggiunte, ma anche fino a che secondo/minuto si sono fermati i lettori. Questo dato aiuta a capire che è inutile caricare video molto lunghi.
Playlist. La sezione “video” di ogni Pagina permette di fare ordine. I video possono essere organizzati in playlist: sono continuamente aggiornabili, si possono aggiungere o rimuovere video, se ne può cambiare l’ordine, si può dare un titolo. Una playlist consente di raggruppare video sullo stesso argomento che vengono riprodotti uno di seguito all’altro.
La guida di Facebook per caricare i video
Come ti condivido un link: le Pagine di news
Come per il caricamento delle immagini non esiste una solo modalità di condivisione per i link.
Quando si copia-incolla una url nello stato della propria Pagina viene creata nel giro di pochissimi secondi un’anteprima. Compare il titolo, il sommario e la fotografia: tutti elementi che vengono pescati all’interno del link che si è deciso di condividere. Titolo e sommario possono essere modificati. La foto può essere cambiata. Se si aggiunge (pulsante “più”) uno scatto (o anche più di uno) il post viene trasformato in un “Carosello” (vedi sopra).
Una volta che Facebook ha “digerito” il link (quindi dopo che ha mostrato titolo, sommario etc) la url incollata nello “stato” può essere cancellata. Ha fatto il suo dovere e ora quello spazio può essere usato per completare la notizia.
Ci sono casi in cui più che un post con un link può avere senso caricare la fotografia riferita alla notizia. Questo per attenzione nei confronti del contenuto (abbiamo una bella foto di cronaca che può essere da valorizzare) ma anche per quell’amor di varietà che regna su Facebook. Segreti dell’algoritmo a parte sappiamo che ogni utente ha un newsfeed personalizzato in base alle sue abitudini: se condivido, clicco, commento molti link vedrò più spesso link, se invece preferisco le fotografie queste spunteranno più spesso sul mio newsfeed. Come può l’amministratore di una pagina rispondere ai tanti e differenti desideri degli utenti-lettori? Variando.
Ecco perché un link può essere condiviso partendo da una immagine.
Come si procede? In questo caso quindi si parte dal caricamento di una fotografia (vedi sopra) e ciò che si può fare a completamento di essa è aggiungere un titolo/descrizione ed eventualmente un link, “accorciato”.
Consigli sparsi
- Sono un buon post non mi abbandonare. Se ci sono aggiornamenti sulla stessa notizia usa i commenti per dare informazioni. Un post molto condiviso-commentato viene visualizzato più volte da chi ha interagito con esso.
- Tagga quando puoi. Le Pagine possono taggare altre pagine e non profili personali o gruppi. I profili personali possono taggare gli amici. Sono possibilità da sfruttare. Chi viene taggato riceve una notifica.
- I “cliccami” fanno venire le bolle. Domanda: se qualcuno vi scrive “clicca qui” voi cliccate? Quasi mai. Ecco. Quindi per rispetto dei lettori sono da evitare frasi accalappia-utenti. Se si dà una notizia sui social si dà una notizia sui social, non solo una parte.