Tessalonica by night, la città glocal che parla (tanto) italiano

Cristian Carrera
Next Stop Salonicco
2 min readMar 24, 2019

Locali tradizionali e grandi catene, piccoli pub e ristoranti da grandi tavolate. C’è una Salonicco hyperlocal, con il profumo della pita ripiena e le vetrinette con i prodotti tipici che si affacciano in strada, e una Salonicco (o Tessalonica, se preferite) globalizzata, multilingue, con le discoteche che richiamano gli universitari. È inevitabile notare una contrapposizione tra locali di stampo globale, come “Sturbuck’s”, “McDonald” e quelli tipici greci. Due volti che convivono: Salonicco offre un gran numero di luoghi dove poter trascorrere una bella serata, con una quantità di soluzioni e proposte ampia e variegata.

La maggior parte dei locali è nella zona del porto, ristoranti e caffè vista mare. Una parte della città piena di gente ad ogni ora del giorno e della notte, soprattutto di turisti, ma anche di giovani del luogo in cerca di divertimento.

C’è tanta Italia nei locali di Salonicco. Il Tricolore esposto fuori dai locali (non si vedono, per esempio, bandiere francesi), ristoranti ispirati alla cucina italiana, ma soprattutto la diffusione della lingua italiana tra i commercianti che accorcia subito le distanze. Con un semplice “buongiorno”, e senza dover utilizzare l’inglese, chi lavora nella ristorazione riesce ad aiutare i turisti italiani a sentirsi a casa. L’ospitalità, anche in questa forma, diviene quindi fulcro della cultura della città.

L’atmosfera più festosa è quella dei tipici pub, i locali più gettonati della città. L’ospitalità cittadina contribuisce alla creazione di un’atmosfera che mette a proprio agio i turisti.

La via principale diventa quindi un centro di condivisione tra diverse culture ed età, un luogo in cui si è in grado di cogliere l’anima di Salonicco e tutte le sue sfaccettature.

di Davide Armanti, Cristian Carrera e Beatrice Zacco

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