Con i sassi costruiamo ponti, non muri

Il convegno di apertura del progetto “Un Treno per Europa”

irene sandrini
Next Stop Salonicco
3 min readMar 23, 2019

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ph. Martina Greco — Odissea

“L’uomo è straniero in terra straniera”, viene detto nel libro dell’Esodo. Con questa citazione e con altre dall’Odissea, i ragazzi che hanno partecipato al progetto di teatro legato a “Un Treno per Europa” hanno ricordato che “la differenza tra chi abita qui e chi abita lì è talmente sottile che possiamo dirci esseri umani”.

Il 21 marzo 2019 all’hotel Capsis nel centro della città di Salonicco si è svolta la serata che è stata definita dall’organizzatrice Lorena Pasquini “il cuore del progetto Un Treno per Europa”. L’obiettivo del meeting era, in effetti, riassumere tutti i lavori svolti nei mesi precedenti e la formazione di studenti e alunni. I ragazzi provenienti da dieci scuole della provincia di Brescia sono stati, infatti, i protagonisti della prima parte dell’incontro. Attraverso dei video realizzati nei mesi scorsi hanno proposto una riflessione, che poi è servita da base per i progetti seguenti.

Da Omero e dalla Grecia antica ci siamo spostati poi in Macedonia, alle origini della città di Salonicco, che nel IV secolo a. C. era un territorio popolato in gran parte da Greci perfettamente integrati nella società macedone. Si è poi passati a parlare delle migrazioni odierne e della situazione dei migranti e dei rifugiati. E saranno proprio loro a spiegare cosa è diventata l’Europa e come è cambiato nei secoli lo spirito di accoglienza. Si è parlato di un continente che, nonostante tutta la sofferenza mostrata e raccontata, resta incapace di capire tutto ciò che sta succedendo ed è immobile di fronte ai migranti che ogni giorno arrivano in cerca di una realtà migliore. È proprio questa nuova occasione che il comune di Salonicco si è impegnato ad offrire a tutti coloro che arrivano. La collaborazione del Comune con diverse associazioni, come l’UNICEF o l’Unione Europea, è indispensabile per raggiungere questo obiettivo. Il primo, in particolare, si impegna ad incentivare l’integrazione, cercando di arricchire la cultura greca con le nuove tradizioni e costumi delle persone che arrivano e di educare la società. L’educazione è, infatti, il primo passo per l’integrazione. Scuole, corsi di greco e corsi di lingua madre per i migranti: i finanziamenti europei servono anche per questo, oltre che per costruire alloggi di prima accoglienza.

A questi progetti si affianca anche “Solidarity Now”, associazione che è nota per occuparsi del supporto, soprattutto di tipo burocratico, per i richiedenti asilo. Ora è invece diventata punto di riferimento per tutte le persone in difficoltà, anche greche.

Nonostante Salonicco offra progetti e corsi di vario genere, si può identificare un fine comune: l’accoglienza e l’integrazione perché, come è stato ricordato al termine dell’incontro, “usando i sassi è sicuramente più facile costruire ponti che muri. È questo il viaggio che tutti noi dobbiamo compiere”.

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