Ars Aevi, l’arte sfida la guerra

Simone Giori
Next Stop Sarajevo
Published in
2 min readNov 7, 2016

Anche Renzo Piano protagonista del progetto

Fondato nel 1992 durante l’assedio della città, il Museo d’arte contemporanea “Ars Aevi” di Sarajevo è considerato un progetto straordinario, istituito per tutelare le diversità delle culture che durante la guerra vennero purtroppo utilizzate come pretesti per scatenare conflitti.

L’assistente del direttore del museo definisce il progetto come punto di riferimento e luogo ideale di unità in cui le diverse culture presenti a Sarajevo possono convivere pacificamente al di fuori delle diversità politiche e sociali.

“Ars Aevi” accoglie opere di centoquaranta artisti provenienti da tutta Europa, tra cui Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto e Braco Dimitrijevic.

Figura fondamentale per il progetto è l’italiano Renzo Piano, il quale in accordo con il fondatore del museo, ha donato i disegni per la nuova sede che sarà visitabile entro il 2018.

Isela e Claudia di Ars Aevi

I responsabili ed il direttore stesso hanno fiducia nel progetto e grandi aspettative per il futuro in quanto credono che il museo potrà essere un giorno sede comune di un sentimento di unità, di pace e fratellanza, sentiti come necessità al fine di estirpare il cancro della guerra e dell’odio.

Simone Giori, Elisa Appdia, Claudia Pasotti, Sara Gipponi (Istituto Primo Levi)

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