Berlino non dimentica

Vince Cammarata | Fosphoro
Next Stop Berlin
Published in
3 min readNov 17, 2014

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di Sara Freddi, Alice Piccini, Pier Piccinelli

Bernauer Str. Memorial

“Auch wir sind Berliner”. Anche noi siamo berlinesi. Dopo una visita nella capitale tedesca, viene naturale parafrasare la famosa frase di John Fitzgerald Kennedy.

Dal 1914 al 1961 Berlino è stata il teatro di conflitti devastanti. Alla fine della seconda guerra Mondiale si decise di dividere la Germania tra l’Unione Sovietica, la Francia, l’Inghilterra e gli Stati Uniti, una ripartizione applicata al territorio di Berlino, anche se geograficamente era sotto la giurisdizione sovietica.

Bernauer Str. Memorial

Nel 1961 le autorità dell’URSS decisero di separare la parte orientale da quella occidentale attraverso una recinzione di filo spinato, che successivamente divenne un vero e proprio muro insormontabile. Questo fu un ostacolo che limitò i rapporti tra le persone e che determinò una sostanziale differenza sia culturale sia politica. Nel corso degli anni alcuni cittadini di Berlino Est vennero uccisi nel tentativo di oltrepassare il muro.

Bernauer Str. Memorial

Il nove novembre del 1989, dietro una crescente pressione popolare, vennero aperti dei varchi in esso. Successivamente si procedette alla demolizione del muro. Ciò portò alla libertà di movimento nei cittadini dell’Est con conseguente ricongiungimento dei nuclei familiari.

Bernauer Str. Memorial

Da lì in poi inizio la “rinascita” di Berlino con la riunificazione delle due culture e la costruzione di nuovi edifici, accanto a quelli esistenti al fine di non dimenticare ciò che era successo. Si possono trovare vari esempi, uno tra questi è Kaiser Wilhelm Gedächtnis kirche lasciata con evidenti segni dell’avvenuto bombardamento come mònito per le generazioni future, e per ricordare i danni che la guerra ha portato.

Storie delle vittime del muro

Accanto a quest’ultima si trova un edificio moderno che solo in apparenza contrasta con quello vecchio, ma in realtà rappresenta la sintesi di ciò che Berlino è riuscita a fare in questi ultimi venticinque anni. La modernità di questa città non tralascia un aspetto molto importante che è la presenza di verde pubblico, come ad esempio il viale dei Tigli e il Tirgarten.

Queste oasi naturali contribuiscono a migliorare la qualità della vita dei berlinesi e ad arricchire l’arredo urbano. Questa è una città cosmopolita per la presenza di varie comunità etniche integrate nel tessuto sociale e che contribuiscono al benessere economico e culturale della capitale.

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