Una giornata speciale
in una città speciale

Vince Cammarata | Fosphoro
Next Stop Berlin
Published in
3 min readNov 17, 2014

di Camilla Grigno, Sofia Damiani, Elisa Lamberti, Swetha Sala

Se si è allegri e felici in compagnia, si è anche capaci di diventare seri e pensare alle cose successe in passato. Ne abbiamo avuto la testimonianza in questa domenica 9 novembre.

La giornata è iniziata con Mathias, la nostra guida, incontrato attorno alle 10. Prima tappa del nostro tour: la Porta di Brandeburgo, monumento famosissimo, simbolo della città sebbene non sia maestoso, ma certo più noto del Duomo e della torre della televisione. Sopra la Porta campeggia la statua della dea della pace, Irene, su un carro trainato da quattro cavalli.

Dalla Porta ci siamo spostati al museo “Topografia del terrore”, dedicato al nazismo. Questo museo è situato di fronte ad un pezzo del muro, rimasto così come era. I resti delle stanze degli interrogatori della Gestapo (polizia segreta della Germania nazista) sono uno degli elementi più spaventosi della visita. All’interno del museo si possono osservare le varie tappe del potere nazista, in particolare di SS e Gestapo. Uscendo da quel museo, da cui è impossibile non restare colpiti profondamente, viene spontaneo chiedersi come l’essere umano abbia avuto il coraggio di agire in modo così brutale.

Il nostro tour prosegue poi verso il Checkpoint Charlie, la frontiera più frequentata di Berlino, dove potevano transitare gli stranieri e i berlinesi, esclusivamente dell’Ovest, ma soltanto dopo aver passato minuziosi controlli.

Nel museo accanto al Checkpoint sono raccontati i diversi metodi utilizzati dai cittadini dell’Est per passare al di là del muro: nascondersi dentro le valigie, nelle auto al posto del serbatoio, nel carretto della spesa, usando carrucole per scavalcare l’ostacolo.

L’ultima visita della giornata è stata al muro dipinto: 1,3 km di muro ricoperto interamente da murales fatti soprattutto da artisti dell’Ovest, in quanto l’Est proibiva ogni avvicinamento al muro. I dipinti raffigurano una forte voglia di libertà.

Al termine della visita, una mezz’ora libera è stata per lo più impiegata per fare shopping da Primark. Poi tutti in Ostello, per una cena molto presto perché alle 19 l’appuntamento era alla festa per la commemorazione del 25esimo anno della caduta del muro, in centro a Berlino.

Alle 19,20 tutti i palloncini che erano stati disposti lungo il percorso del muro, sono stati lanciati in sequenza, il cielo si è tinto di bianco prima e successivamente di mille colori per i fuochi artificiali.

Un’esperienza di gioia e libertà conclusa con una festa in birreria, naturalmente con birra e balli.

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