Bob vi capisce

Massimiliano Max Boschini
Note a margine
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2 min readApr 16, 2020
Uno dei cani

Bob è un pensionato affetto dalla cosiddetta sindrome da iperattività: non può stare fermo in un posto per più di cinque minuti e quando lo fa diventa molesto per coloro che gli stanno attorno. Fino a poco tempo da, era solito sfogare la sua indole al moto perpetuo andando in campagna o in montagna a praticare la camminata nordica, quella che si fa con i bastoncini tra le mani. All'inizio lo guardavano tutti un po’ con diffidenza, ma poi la gente si è abituata e ora nessuno, o quasi, fa più caso al suo passaggio. Solo i cani non hanno mai smesso di ringhiargli contro, più per darsi un po’ di tono che per altro. Un po’ Bob li capisce, sempre rinchiusi in spazi angusti, impauriti magari dai bastoncini, che sono pur sempre un qualcosa che agli animali incute timore. Timore di botte, ad esempio.

Bob da qualche settimana è ligio alle varie ordinanze governative che si sono susseguite. In compagnia della moglie, passa buona parte del tempo tra le mura domestiche. Abitano da una vita in un quartiere periferico, ai margini di una piccola città di provincia, con tanto cemento ma anche con un poco di verde a disposizione. Com'era facile da prevedere, Bob non ci sta più dentro. Complice la possibilità di poter uscire per svolgere attività motoria, ne ha subito approfittato per darsi alla fuga, almeno per qualche ora al giorno.

Timoroso, consapevole di non potersi allontanare troppo, Bob limita le uscite alle immediate vicinanze del proprio caseggiato. Gli sembra quasi di non spostarsi nemmeno, si sente quasi un criceto. Un po’ Bob li capisce, sempre rinchiusi in una gabbietta e costretti a girare inutilmente su quella cazzo di giostra, che non li porta mai da nessuna parte. Al tempo stesso, però, non ha di che lamentarsi: cammina e suda con le scarpe da ginnastica ai piedi, come ai vecchi tempi.

All'inizio nessuno faceva caso al suo incedere, ma con il trascorrere delle settimane, sempre più vicini di casa hanno cominciato non solo a guardarlo male, ma anche a ringhiargli e a urlargli letteralmente conto frasi ingiuriose. Un po’ Bob li capisce, rinchiusi in spazi angusti, con il partner e i figli tra i piedi, senza avere nemmeno l’ora d’aria che si concede solitamente ai carcerati. Quello che Bob non capisce, è l’astio nei suoi confronti, tanto che comincia ad avere un certo timore. Timore di botte, ad esempio.

I cani, invece, quasi non si accorgono di lui. Lo osservano passare, sbadigliano e si girano dall'altra parte, sperando che prima o poi passi davanti a loro un bel cane randagio, così che possano almeno sfogarsi, fare cagnara…

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Massimiliano Max Boschini
Note a margine

Scrittore, poeta ed agitatore. Sempre fuori tempo massimo, arriva su medium quando sembra essere… troppo tardi!