Triste, solitario y final

Massimiliano Max Boschini
Note a margine
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2 min readJun 27, 2024

La piazza di Asola è indubbiamente di grande bellezza. Longitudinalmente, due file di portici si fronteggiano, con quella del palazzo municipale ad avere la meglio per ordine e disciplina. Alla sinistra di quest’ultimo si ergono alcuni edifici residenziali, mentre alla destra si distinguono un transetto, un orologio cinquecentesco, il campanile e l’abside.

Questi elementi appartengono a uno dei due lati della Chiesa di Sant’Andrea, che, sebbene nobilitato da alcune vetrate e da una monofora con rosone, appare un po’ “sostenuto”. L’altezza di questo fronte è certamente imponente, ma è più una mia sensazione personale: una piccola porticina, quasi nascosta, è l’unico pertugio ad altezza d’uomo ad affacciarsi sulla piazza; il resto è dominato da mura verticali e angoli retti. Come dicevo, la sensazione è che la chiesa voglia farsi un po’ i fatti suoi.

A difesa di questa sorta di bastione, un unico e triste cartello offre ai turisti informazioni sulle opere d’arte che si possono vedere all’interno dell’edificio sacro. Come Giovanni Drogo nel Deserto dei Tartari, è in attesa di un’invasione che tarda ad arrivare. Non si può nemmeno dire che non faccia una piega, visto che pende impercettibilmente da un lato e guarda con invidia quei portici che gli stanno tutto attorno.

Ma forse mi sbaglio. Forse questa apparente ritrosia della chiesa non è altro che un invito silenzioso a guardare oltre ai muri. I portici, con la loro accogliente ombra, sono complici in questo gioco di prospettive, senza essere in competizione con l’edificio sacro, ma in dialogo con esso. Sono come le parentesi in un testo: racchiudono, proteggono, ma anche enfatizzano ciò che sta al centro, ovvero la piazza. Che bella la piazza di Asola, ma forse l’ho già detto!

Nel maggio 2023 è uscito il libro La pianura dei portici. Itinerari di un incontro sentimentale, che celebra l’incontro che lega gli abitanti della Pianura Padana con l’elemento architettonico forse più caratterizzante l’identità urbana di questo territorio, i portici. Il perimetro geografico entro cui spazia l’opera fa riferimento alle terre emiliane e alla provincia mantovana. L’itinerario si snoda attraverso città, paesi e sobborghi in un vero e proprio viaggio tra i portici di pianura.

Nel volume trovate anche una ventina di miei racconti, dedicati naturalmente al tema dei portici. Triste, solitario y final è un piccolo divertissement, mai entrato nel libro e scritto addirittura dopo la sua pubblicazione, in occasione della presentazione pubblica avvenuta ad Asola, in provincia di Mantova, il 3 luglio 2024.

La pianura dei portici

Sottotitolo: Itinerari di un incontro sentimentale
Di: Massimiliano Boschini, Giacomo Cecchin, Simone Terzi, Fabio Veneri
Illustrazioni: Giuseppe Vitale
Editore ‏: ‎ Sometti
Lingua ‏: ‎ Italiano
Copertina flessibile‏: ‎ 104 pagine
ISBN-10‏: ‎ 8874958889
ISBN-13: ‎ 978–8874958887

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Massimiliano Max Boschini
Note a margine

Scrittore, poeta ed agitatore. Sempre fuori tempo massimo, arriva su medium quando sembra essere… troppo tardi!