Modelli basici di vendita token per una ICO

NovaMining ITALIA
5 min readJun 22, 2018

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La scelta del modello ottimale per la distribuzione dei tokens è diventata nel tempo un fattore competitivo e di qualità!

Innanzitutto è bene ricordare che un token è un asset digitale che oltre a possedere un valore di scambio, è necessario per la sua sopravvivenza, che detenga un valore intrinseco (utility).

Il valore di scambio si riferisce al valore della sua trasferibilità. Lo si attribuisce al possesso del token seguendo il progetto come shareholder.

Il valore intrinseco del token (o utility) si riferisce alla sua utilità e funzione sia con il progetto stesso che con i derivati. Lo si attribuisce, non solo per il possesso ma soprattutto per il suo utilizzo.

Fatta questa premessa, è altresì importante conoscere i modelli basici di vendita dei tokens esistenti, considerando però che i progetti sono costantemente alla ricerca di nuovi modi per migliorare la distribuzione e l’equità del processo.

Modelli basici di vendita token:

Come ben descritto nell’articolo possiamo descrivere i modelli basici di vendita token come segue:

1. Uncapped Auction (Aste senza tetti massimi dichiarati):

Viene venduto un numero illimitato di tokens a un prezzo fisso per un periodo di tempo (anche prolungato). Qualsiasi acquirente può acquistare quanti tokens desidera, senza limiti di quantità, in quanto non c’è limite neanche sull’importo massimo dichiarato da raccogliere.

  • Uncapped con tasso fisso : gli acquirenti scambiano criptovaluta o monete fiat per token ad un ratio fisso. I contribuenti iniziali possono ricevere un tasso migliore, ed il numero di token ricevuti per lo stesso importo può diminuire successivamente nel periodo di vendita. Questo modello ha un periodo specifico di contribuzione.

2. Capped Auction (Aste con tetto massimo dichiarato) :

Viene venduto un numero limitato e variabile di tokens al prezzo di offerta più basso, in proporzione alla spesa totale impegnata da ciascun acquirente. Gli acquirenti indicano il prezzo desiderato e la spesa totale, con un limite sull’importo massimo da raccogliere.

- Asta olandese (Dutch Auction):L’asta olandese parte da un prezzo fissato, sufficientemente alto a dissuadere tutti gli offerenti, e viene progressivamente ridotto. Le offerte più alte sono accettate fino a quando la somma delle quantità desiderate è sufficiente per vendere tutti i token offerti. Dopo che l’ultima offerta è stata accettata, tutti gli offerenti con un’offerta accettata, ottengono il prezzo dell’ultima offerta per ciascun token. Questo metodo viene spesso utilizzato quando si desidera una vendita rapida.

- Asta olandese inversa:in questo caso l’elemento significativo è il tempo di vendita impiegato per raggiungere il sold out dei token. Si utilizza difatti per incoraggiare gli investitori a esitare e impiegare più tempo nell’acquisto di token. Viene definita come una vendita limitata. Se la vendita termina il primo giorno, solo gli X% dei token totali vengono distribuiti tra gli acquirenti. Se termina il secondo giorno, X + Y% del totale dei token viene distribuito tra gli acquirenti e così via.

- Raccolta e restituzione (Collect and Return):l’importo totale del contributo è fisso, ma lo Smart Contract è aperto a contributi che possono superare l’importo fisso. Al momento della finalizzazione, i contributi vengono adeguati in base al rapporto e la differenza dei contributi viene restituita ai legittimi proprietari. Questa struttura garantisce che tutti possano partecipare in una certa misura. Tuttavia, se la vendita è in eccesso, gli acquirenti riceveranno un numero inferiore di token rispetto a quello che desiderano acquistare e un rimborso parziale del pagamento.

- Dynamic Ceiling: un sistema misto dei metodi sopra descritti con una serie di mini caps (tetti massimi) — hard cap e hidden cap -, impostati a intervalli di blocco specifici. Questo metodo limita la quantità massima che può essere depositata per ogni dato massimale, il che significa che i maggiori contributori dovrebbero suddividere le loro transazioni in transazioni molto più piccole, incorrendo in tal modo a più costi per transazione. Se una transazione supera il limite, viene rifiutata.

Infine, in base alla tipologia di cap (tetto massimo dichiarato) possiamo trovare altre sfumature:

Soft caps:viene impostato un limite, e dopo esser raggiunto, viene applicato un periodo di chiusura prolungato fino alla chiusura completa della vendita. Questo può essere mescolato con un hard cap, quindi, invece di avere un periodo di tempo prima della chiusura, se l’importo del contributo soddisfa o supera il limite massimo, la vendita di token termina.

Hard Caps:c’è solo un limite fisso, e la vendita si ferma quando viene raggiunto questo numero. Di solito ha anche un periodo specifico di contributo.

Hidden Caps:i partecipanti non sanno quando l’assegnazione è finalizzata. Questo è rivelato durante l’evento.

Conclusione:

In sostanza, quello che inizialmente era l’obiettivo della distribuzione di tokens da parte di un progetto e cioè quello di raccogliere capitali utilizzando la blockchain, evitando i metodi di finanziamento più tradizionali, si è letteralmente trasformato.

Durante questi anni, il numero di ICO e nuovi progetti basati sulla Blockchain è aumentato radicalmente, rendendo la situazione molto più articolata e ricca di fattori da dover necessariamente tener in considerazione, sia per una questione di concorrenza e sia per una soluzione qualitativa che mantenga il valore del token nella sua totale utilità.

Essere una start-up basata sulla Blockchain diventa una sorta di Visione del progetto che già durante la sua fase ICO comincia a concretizzarsi a livello globale, ricevendo si i fondi per lo sviluppo del progetto, ma anche creando in primis il token (con una visione di valore-scambio e valore-utilità) e scegliere poi il modello di distribuzione ottimale di tale token.

CREDITI

Questo articolo è stato scritto da Stefania Stimolo per NovaMining.

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