Le idee non si nascondono come i codici PIN: si diffondono.

Oops, we did it again!

Avevamo immaginato già cinque anni fa il bancomat diffuso appena annunciato da Banca 5. Perché fare digital transformation significa anche avere visioni che anticipano drasticamente i tempi.

Erika Guerra
Nulla di personale
Published in
4 min readJul 20, 2018

--

La banca è ancora rigida come molti continuano a immaginarla? Sicuramente sempre meno, grazie a una crescente contaminazione con il digitale — e anche a un’idea che proponevamo già anni fa e che oggi finalmente è stata realizzata.

La banca del futuro è diffusa, vicina alle necessità quotidiane. Anche se il numero di filiali sul territorio si sta riducendo, gli istituti bancari stanno cercando nuovi modi per rispondere alle esigenze dei loro clienti.

Un esempio è Banca 5, la banca di prossimità realizzata da Intesa Sanpaolo, che permette agli utenti di prelevare fino a 150 euro presso esercenti convenzionati. I tabaccai si trasformeranno così in veri e propri bancomat per i piccoli prelievi di contanti, accessibili utilizzando una carta del circuito Maestro, MasterCard, Visa o Visa Electron e presentando la tessera sanitaria per la lettura del codice fiscale.

L’avevamo detto, l’avevamo!

È proprio questo network intangibile e sempre disponibile che per noi rappresenta una delle declinazioni della nuova idea di banca, libera dai confini delle filiali e accessibile anche nei luoghi più remoti.

Ne siamo talmente convinti che nel 2013, quando avevamo provato a immaginare la banca di domani, avevamo formulato una proposta simile, osservando ciò che stava già accadendo in altri Paesi — per esempio in Estremo Oriente — e studiando i casi in cui gli ATM non sempre sono disponibili o restano di difficile accesso.

Queste ispirazioni ci avevano portato a concepire quella che avevamo definito “Ghost ATM”, ovvero una modalità di prelievo contanti presso una rete di esercenti convenzionati attraverso l’utilizzo di una mobile app collegata al conto dell’utente: sportelli invisibili, ma i cui effetti sono invece molto concreti.

La slide incriminata: nota la data in basso a sinistra :)

The bank of the future, yesterday

Ma andiamo con ordine. Poco più di cinque anni fa abbiamo sintetizzato in un documento — “The Bank of the Future”, appunto — le nostre ricerche, riflessioni e intuizioni dell’epoca attorno ai temi della trasformazione digitale nell’industria finanziaria. Una piattaforma progettuale da condividere e discutere con i dipartimenti di innovazione delle banche, in Italia e all’estero, completa di concept di prodotto, anche disruptive.

Tre macro-trend dal recente passato.

Per immaginare le possibili evoluzioni dei comportamenti money-related siamo partiti da una mappatura delle tendenze in quel momento emergenti — vedi la smaterializzazione del contante, la “me-conomy” basata sulla reputazione digitale, il banking on demand — e dalla ricostruzione di una ideale customer journey, in base ai differenti bisogni finanziari delle persone.

Dall’elaborazione degli insight estratti in questa fase di esplorazione, organizzati in aree di opportunità e collegati a design challenges, sono scaturite quindi numerose idee di servizio e prodotto nelle diverse fasi della journey. Idee che tenevano conto anche degli scenari tecnologici sia attuali che potenziali — dai beacon alla image recognition, fino ai droni e ai modelli ibridi di recommendation engine.

Bisogni, azioni, obiettivi, soluzioni su una mappa.

Il Bancomat fantasma

Quattro dei concept individuati sono stati sviluppati a un livello di dettaglio maggiore: il conto corrente di gruppo, i tassi di interesse “behavioral”, la social curation per gli investimenti e, finalmente, proprio il “Ghost ATM”. Nel nostro modello, l’app svolge più di una funzione: serve a geolocalizzare l’esercente convenzionato più vicino, a registrare l’ingresso dell’utente in uno dei negozi della rete — grazie alla presenza di beacon — e a effettuare il prelievo.

Un sistema intuitivo e integrato che oggi, in una realtà in cui servizi come Satispay sono utilizzati quotidianamente da decine di migliaia di utenti, può sembrare quasi ovvio, ma nel mondo bancario (e digitale) di 5 anni fa proponeva una rottura dell’idea stessa di banca. Tanto che gli interlocutori con cui ci eravamo confrontati all’epoca (per intenderci, manager dei maggiori istituti italiani) avevano liquidato l’idea di contante liquefatto con la lapidaria osservazione: “non sarà mai possibile”. Appunto.

Come ci era già capitato ai tempi dell’uscita del nuovo logo di Mozilla, siamo sempre felici di vedere che altri credono nelle direzioni da noi immaginate, dimostrazione del fatto che alcune tendenze di cambiamento sono già lì, pronte ad essere colte da un osservatore attento. La libertà fa parte della natura stessa delle idee innovative, che crescono e progrediscono soprattutto quando vengono condivise.

Come digital agency ufficiale del Fintech District italiano siamo felici di assistere a questo cambiamento di paradigma dei grandi player bancari, sempre più attenti e aperti all’innovazione digitale. Ok, possiamo confessarlo, una felicità con un retrogusto leggermente amarognolo…

Su Slideshare è presente dal 2015 la nostra presentazione originale (eravamo un po’ più giovani!), che contiene altri spunti liberamente disponibili e pronti per essere sviluppati. La trovi qui sotto.

Enhancers 2013 non ha la soluzione che ti serve? Contatta Enhancers 2018 e scopri cosa possiamo fare per te.

Erika Guerra è UX writer e content & social media manager presso Enhancers.

--

--