Trova e prenota on line, prova e compra in negozio

Ops! Abbiamo rivoluzionato lo shopping con winkle… (e vi riveliamo come si fa)

La versione 1.0 della nostra app per scoprire e acquistare abbigliamento in prossimità è disponibile, per iniziare a Torino — provatela! Adesso possiamo spiegarvi come comprerete il prossimo paio di sneakers, l’abito elegante, la bag griffata per un regalo importante.

Roberto Maggio
Nulla di personale
Published in
5 min readFeb 16, 2017

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OpenTable meets Fancy, ovvero: booking app più curated shopping. Trovi i tuoi capi preferiti negli store della tua zona, li blocchi e vai a ritirarli quando vuoi. E domani anche delivery, pagamenti integrati e molto altro ancora.

winkle è un personal stylist che ti ispira, ti consente di socializzare i tuoi desideri e ti connette direttamente con i migliori negozi della tua città — che magari non conosci ancora — dandoti anche accesso a vantaggi e promozioni. In sintesi, il meglio dei due mondi, digitale e fisico. Quello che in Enhancers chiamiamo Bit & Mortar.

Il trend è ormai perfettamente visibile: con il brand Amazon Go, per esempio, il gigante dell’e-commerce prevede di aprire oltre duemila punti vendita fisici di alimentari.

L’idea iniziale, che si sarebbe poi sviluppata nell’applicazione, prende forma nell’immaginazione dei founder a partire da una semplice constatazione: in ambito fashion il 53% degli acquisti viene ancora effettuato in store, mentre il 47% delle ricerche sui prodotti che si intende comprare (la fase di consideration) si svolge su touch point digitali, in particolare mobile. L’opportunità consiste nel saldare nel modo più efficace queste due fasi del funnel, portando la digital transformation nel commercio di vicinato e aggregando attori che singolarmente non riescono a dotarsi degli strumenti adeguati.

La prima versione del concept, elaborata dai fondatori

La sfida, per Enhancers, consisteva nel costruire un’esperienza peopleproof, gratificante e resistente, a partire da questa intuizione, arrivando nel minor tempo possibile a rilasciare un MVP (minimum viable product, ovvero una versione di base del prodotto che lo renda subito utilizzabile nelle sue feature fondamentali).

Una sfida che abbiamo raccolto con entusiasmo assieme alla nostra azienda gemella Molecle, che si è occupata dello sviluppo. E non solo perché convinti delle potenzialità del progetto winkle e del suo business model, ma anche perché ci ha consentito di mettere all’opera tutte le nostre competenze di digital product agency a ciclo completo, dalla ricerca e progettazione fino al coding e alla strategia di growth e content marketing. Un coinvolgimento tanto intenso da vederci impegnati direttamente come partner nelle dinamiche di start up.

Everybody wants to be a UX designer…

Il processo di creazione di un prodotto digitale, per quanto in molti pretendano di conoscerlo e applicarlo, non è in realtà chiaro a tutti. Proviamo a ripercorrerlo concentrandolo in pochi step e usando l’esempio di winkle. Dal punto di vista di chi, come Enhancers, esercita un controllo completo su tutte le fasi, integrandole. E adotta i principi della Lean UX.

Dopo una prima attività di ricerca e benchmarking internazionale, condotto anche in settori adiacenti all’industria di riferimento, vengono ricostruite le possibili customer journey (i percorsi dei potenziali utenti in relazione al prodotto/servizio), disegnate le personas (gli archetipi di utenti con i loro bisogni, comportamenti e modelli mentali differenti), elaborate le mappe di opportunità alle quali corrispondono i singoli concept relativi alle diverse dimensioni dell’esperienza.

A ogni avanzamento corrisponde un deliverable, con iterazioni veloci e frequenti che allineano progressivamente sempre meglio le componenti di progetto. In questa fase dell’evoluzione di winkle, per esempio, si è affermata la scelta di partire con una web app anziché un’applicazione nativa.

Alcuni wireframe concettuali per winkle

Consolidate le linee guida generali e le strategie di innovazione, viene delineata l’information architecture, con i relativi flussi di navigazione, che viene dettagliata con i wireframe (la rappresentazione logica del contenuto di ogni interfaccia/schermata).

Il nostro approccio prevede che già in queste fasi iniziali accanto ai service e UX designer siano coinvolti il team di growth hacking e gli sviluppatori, che contribuiscono a modellare il prodotto con il loro punto di vista specifico.

Si passa quindi al visual design, con la creazione di uno specifico linguaggio grafico e iconografico che si sovrappone all’ossatura dei wireframe creando la UI (interfaccia utente). Se necessario, si costruisce un prototipo interattivo — che consente di testare l’esperienza anche prima di ogni intervento sul codice — per esempio utilizzando uno strumento potente e flessibile come Invision.

Una prima versione della UI di winkle

A questo punto entrano davvero in azione gli sviluppatori. E di solito tutto si rompe. Non però nel nostro caso: la saldatura tra Enhancers e Molecle, lo scambio costante tra chi progetta e chi implementa le soluzioni tecnologiche — agevolato dalla condivisione degli spazi di lavoro — rende possibile un passaggio seamless ed efficace, che impedisce equivoci e disallineamenti. In sostanza: ciò che è stato disegnato è identico al prodotto finale. Anche perché utilizziamo gli applicativi più moderni e smart per il trasferimento di specifiche e asset grafici ai coder, come Sketch e Zeplin.

Diffidate da chi, nel 2017, progetta interfacce in Photoshop…

L’applicazione finale, in uso.

Nel frattempo, la strategia di marketing data-informed è stata sviluppata e tutte le property (website, landing page, social ecc.) vengono installate. Il momento del lancio è arrivato. Sostenuto da un esclusivo party a Torino (la prima città in cui winkle è attiva), da una campagna outdoor locale e da azioni di PR, sia tradizionali che digital.

Una porzione della landing page dedicata all’acquisizione di nuovi utenti

Ok, what next?

Fino a qui la genealogia di winkle e una panoramica sul metodo di Enhancers. Adesso, però, viene il bello.

Su winkle hanno già fatto approfondimenti, tra gli altri, la Repubblica e La Stampa, sia su carta che on line. Tutto fa immaginare che l’hype attorno al nuovo servizio crescerà esponenzialmente.

Un’immagine dall’evento di presentazione

Per quanto ci riguarda, stiamo già lavorando sull’acquisizione e l’attivazione di una massa critica significativa di utenti (MAU, monthly active users) e alle prossime evoluzioni previste dal piano di versioning: nuove feature, l’integrazione di logiche e-commerce, servizi di consegna, concierge e personal shopper. E, soprattutto, all’espansione territoriale verso, per cominciare, Milano, Firenze, Roma.

E voi che leggete, avete bisogno di un digital developer esperto? Che si tratti di una start up o di un nuovo progetto di una grande corporation, in Enhancers abbiamo la competenza e l’esperienza per trasformare un’idea innovativa in un prodotto digitale che funziona. A prova di persone. Try us.

Roberto Maggio è Partner, Brand Architect e Head of Content presso Enhancers, segnala trend e prodotti di ogni tipo a più di 53.000 follower su Fancy, ha insegnato e insegna digital marketing e growth hacking allo IED, all’Università Cattolica di Milano e nel corso di Mobile App Design dell’ITS ICT a Torino.

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Roberto Maggio
Nulla di personale

Product writer and hype engineer. Formerly partner, Director of Content, Head of Verbal Design at Enhancers.