Ce l’ho con gli editori (e con Amazon)

Roberto Maragliano
Nuovi Media NuovaMente
3 min readApr 15, 2018

Mi sento in guerra con gli editori italiani. O meglio sento che mi stanno facendo guerra. Perché lo fanno? Perché ho due vizi, quello di leggere e quello di consumare. Vizi che dovrebbero essere valutati positivamente dagli editori, ora miei avversari. Dicono sempre, loro, di fungere da presidio per la lettura né nascondono di essere aziende, in quanto tali interessate a far sì che i ‘clienti’ garantiscano loro un sostegno economico.

E invece, c’è un qualcosa che fa saltare quello che dovrebbe essere un idillio. Quel qualcosa è il rapporto stretto tra la lettura e il consumo, che, almeno in me, si è trasformato profondamente da quando c’è Amazon. Mi sono rapidamente abituato (parlo di me e non pretendo di essere un modello, né di trascinare altri nella guerra, chiedo semplicemente comprensione) ad avere rapidamente il libro che mi interessa: leggo, mettiamo, sul giornale che è in uscita il titolo x, vedo che è disponibile in digitale, mi va di leggerlo subito e me lo procuro in una manciata di secondi. Ne ricavo un guadagno sul piano dei tempi, dei soldi, dell’interesse. Consumismo e curiosità vanno così a braccetto. O meglio, andavano.

Sì, perché questo è stato il mio piccolo mondo per un certo numero di anni (e qualche centinaio di titoli custoditi nella mia nuvola, senza rischi di doppioni o perdite). Quel mondo oggi non è più. Ora anche quando sono indotto a comprare il cartaceo Amazon non mi garantisce più l’arrivo il giorno dopo, perché si serve (è stato costretto a servirsi) da altri. Visto che passano i giorni, io non accetto di recedere dalle buone abitudini. E preferisco non comprare. Piccolo problema, dirà l’editore, visto che ci sono le librerie. Grosso problema per me, perché spesso il libro che vorrei non c’è, in libreria, bisogna ordinarlo e aspettare va contro le mie abitudini consumistiche. Ci rinuncio, dunque.

Ma non è questo il problema maggiore. Quel che più mi angustia è che l’editore sta facendo tre grosse operazioni belliche nei miei confronti (#ioleggodigitale), per disincentivarmi alla lettura (e, di conseguenza, all’acquisto). Uno, fa uscire la novità solo in profumata versione cartacea. Due, se prevede una versione digitale, la fa uscire un bel tempo dopo quella cartacea. Tre, quando accetta di far uscire il titolo anche in versione digitale fa in modo che il prezzo della versione “virtuale”sia allineato a quello della versione “fisica”. Andando avanti così lui conta di vincere e di farmi adeguare a quello che evidentemente è il profilo del suo pubblico privilegiato: l’acquirente di blocchi di carta.

Ma io resisto. Anche se vedo attorno a me pochi alleati. Pure Amazon mi sta sottraendo il sostegno. Del resto, cosa gliene importa dei libri? Valgo più come acquirente di lamette o di sacchetti per l’aspirapolvere. Che infatti, diversamente dai libri, mi arrivano il giorno dopo.

Fortuna che la Cina è vicina.

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Roberto Maragliano
Nuovi Media NuovaMente

Già Università Roma Tre. Mi occupo di educazione e media. Molto di quanto ho scritto e detto sta in rete su Scaffale Maragliano (https://goo.gl/XbT62M)