Scuola Digitale senza il digitale

Francesco Leonetti
Nuovi Media NuovaMente
2 min readNov 3, 2017

Ovvero: ma ‘ndò vai se la banda larga non ce l’hai?

C’è questo articolo di Riccardo Luna che sta girando parecchio nei giri social frequentati da insegnanti, animatori digitali e dirigenti scolastici, attorno al quale si raccolgono commenti e reazioni su come sia andato fino ad ora il Piano Nazionale Scuola Digitale, sulla scorta dei risultati pubblicati in quest’altro articolo.

Riccardo Luna è un po’ deluso dei risultati, tutto sommato scarsi.

Non sono d’accordo. Considerando infatti lo stato in cui versa mediamente (e sottolineo, rimarco, mediamente, perché per fortuna non è tutto così) la scuola italiana rispetto alle tecnologie ed in particolare rispetto alla principale fonte di alimentazione delle tecnologie didattiche, e cioè la connettività, qualunque risultato maggiore di zero è da considerare un grandioso risultato.

È frutto infatti di indomiti docenti, sottopagati o niente affatto pagati (i mille euro per gli animatori digitali sono ormai considerati alla stregua del sacro graal per chi li ha visti), spesso ostacolati dai loro stessi colleghi, inseriti in un contesto ostile, con ADSL traballante, contesa e condivisa con gli uffici di segreteria, insomma con una banda stretta, molto stretta, i quali nonostante tutto questo sono riusciti comunque a fare qualcosa, a crederci, a provarci, a mettersi in gioco. E alle volte hanno pure vinto!

Lo scorso 27 settembre sono intervenuto al Didacta a Firenze, parlando delle tecnologie cloud per la didattica e mettendo in evidenza come queste non abbiano praticamente alcun senso senza connettività. In quella occasione ho incontrato una grande quantità di insegnanti, motivati, appassionati, competenti, entusiasti e davvero non mi capacito di come possano avere ancora tutta questa energia e voglia di fare.

Mi ha fatto venire in mente la squadra di bob a quattro della Giamaica. Così come gli insegnanti non hanno mai visto la banda larga, anche loro non avevano mai visto né neve né ghiaccio, eppure ci hanno provato e hanno persino gareggiato alle Olimpiadi Invernali di Calgary.

squadra di bob a quattro della nazionale giamaicana in sessione di allenamento

Ecco, la scuola italiana, con il digitale, è come la squadra di bob a quattro della Giamaica. Deve il suo successo alle persone appassionate che ancora ci lavorano e ci credono, non certo al ministro di turno o a tutto il baraccone del ministero.

A proposito, al Didacta lo stand del MIUR era imbarazzante. Nessun presidio serio. Quattro divanetti e stagisti messi lì a distribuire depliant. Sarebbe stata una straordinaria occasione per incontrare gli animatori digitali e presentare direttamente risultati, piattaforme ed iniziative future. Niente. Lo hanno lasciato in mano a signorine che si avvicinavano agli avventori chiedendo: “conosce il MIUR?”.

Banda larga, MIUR, banda larga, per favore. E poi possiamo parlare del resto.

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Francesco Leonetti
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Esperto in tecnologie web e nell'uso didattico del web. Autore e sviluppatore di www.epubeditor.it (sito personale: www.francescoleonetti.it)