Indagine sulla propensione al risparmio di 100 millennials italiani.

Officina 31
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5 min readJan 28, 2016

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Oggi è sempre più radicata la tendenza a risparmiare, sia nell’acquisto di beni primari che di lusso, ma è così anche per i più giovani?

In America è stato registrato che i ragazzi tendono a risparmiare molto di più rispetto ai propri genitori, ma d’altro canto l’America è un paese con alle spalle ben altra storia finanziaria rispetto a quella dell’Italia.
Qual è quindi l’attitudine dei giovani italiani verso il risparmio? Per rispondere a questa domanda abbiamo eseguito un’indagine rivolta ai ragazzi fra i 14 e i 21 anni (in particolare tra i 15 e i 17) inoltrando via whatsapp un sondaggio di 15 domande su un campione di circa 100 ragazzi prevalentemente provenienti dalla Toscana.

Di seguito si trova l’analisi dei dati registrati.

Risparmi

La prima domanda che è stata loro posta è se hanno attualmente dei risparmi da parte e di che cifra si tratta.
Solo il 12% dei ragazzi sottoposti al questionario ha dichiarato di NON avere al momento alcun risparmio, mentre circa il 38% afferma di avere più di 500 euro da parte.
Quest’ultima è certamente una percentuale che può stupire, considerando anche il fatto che il denaro che riescono a percepire proviene principalmente da familiari, nonostante solo il 30% dei ragazzi riceva mensilmente o settimanalmente una quota dai propri genitori.

E’ stato chiesto loro cosa farebbero se ricevessero il doppio dei soldi che riescono normalmente a percepire in un mese; a questa domanda la maggioranza delle persone ha risposto che li risparmierebbe oppure ne spenderebbe solo una parte per qualche spesa minore, quali acquisto di materiali scolastici e libri.

Stupirà anche il fatto che a fronte della possibilità di spendere quei soldi per comprarsi qualche sfizio, come possono essere videogiochi, console o quant’altro, si preferisca generalmente scegliere di metterli da parte, magari pensando anche di utilizzarli per qualcosa di più utile in futuro.

Spese

Alla richiesta di indicare la cosa più costosa comprata usando solamente i propri risparmi, le risposte si possono raggruppare in due grandi categorie: elettronica (con spiccata presenza di computer e smartphone) e abbigliamento.

Per quanto riguarda le spese più comuni, si riescono ad individuare 3 aree di maggiore interesse: uscite con amici, hobby ed elettronica. Nonostante il predominio della tecnologia, solamente un’esigua percentuale dei ragazzi ha segnalato come area di maggior spesa beni digitali (quali app, netfilx, spotify e simili), e di questa percentuale fanno parte ragazzi sotto i 17 anni. Da tenere in considerazione è il fatto che ci stiamo gradualmente abituando all’uso di beni digitali, non è perciò un caso che l’acquisto di questo tipo di beni interessi una bassa fascia di età.

Acquisti

Solamente il 12% degli intervistati sostiene di non fare mai acquisti online, quasi la metà acquista online 1 o 2 volte all’anno, mentre il 19,3% (ben un intervistato su 5) lo fa una volta al mese, percentuale tutto sommato alta.
Da sottolineare che chi non acquista mai online fa parte di una fascia d’età bassa, tra i 14 e i 15 anni, dovuto forse al fatto che a questo tipo di acquisti ci pensano ancora i genitori. Di quelli che acquistano online più di una volta al mese fanno invece parte ragazzi più grandi.

L’80% circa dei ragazzi non ha mai comprato qualcosa a rate, il restante 20% che lo ha fatto è costituito, contrariamente a quanto si possa pensare visti i dati appena rivelati, da ragazzi di età inferiore a 18 anni, e che generalmente acquistano online 1 o più volte al mese.

A chi non ha mai comprato nulla a rate è stato chiesto se lo farebbe, prevalgono risposte affermative, anche se lo scarto è minimo: il 53,2% degli intervistati ha ammesso che lo farebbe, contro il 46,8% che è contrario.

Prospettive future

Sempre in America si preferisce ormai sempre di più il servizio rispetto all’acquisto del bene stesso; in questo modo invece di acquistare un bene, come può essere lo smartphone, l’automobile, o la casa, si procede con l’affitto di esso.

E’ stato perciò chiesto ai ragazzi se pensano che in futuro potranno comprare casa senza bisogno di andare in affitto.
Ben il 95% delle persone ha risposto che crede di potersi un giorno comprare casa, il restante 5% ha dato una risposta negativa.

Sentiment

A conclusione del sondaggio sono state poste alcune domande per comprendere meglio lo stato emotivo dei ragazzi in relazione alla loro propensione al risparmio.

Innanzitutto è stato chiesto che voto darebbero alla propria qualità di vita da 1 a 5, con una media di 3.86

poi è stato chiesto se sono felici, e qui l’88% ha risposto positivamente.

Le risposte negative alla domanda sulla felicità, contrariamente a quanto si possa pensare, provengono da chi ha dato un voto elevato alla prima di queste due domande.

Forse però più singolare è il fatto che chi ha dato un voto inferiore a 3 alla propria qualità di vita, ha fino o più di 500 euro da parte, mentre la maggioranza di quelli che non hanno risparmi dà come voto 4 o 5.

Da questi dati si evince che ancora siamo distanti dalla strada degli Stati Uniti, nonostante anche qua i giovani abbiano una spiccata sensibilità al risparmio. Tuttavia i ragazzi nati nel nuovo millennio o appena prima si stanno avviando sulla scia americana.

Probabilmente se riproponessimo il questionario tra qualche anno i risultati ci stupirebbero mostrando quanto in così poco tempo le attitudini e la mentalità stiano cambiando.

Articolo di Alessia Mattesini
(Stageur in
Officina 31)

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