La mia 25a ora
4 dicembre 2015
Un anno, esatto. Partire: con un portatile, un caricabatterie, due paia di scarpe, una macchina fotografica, una penna, della carta, Estathe. Il bagaglio non conta, non sono un estremista del bagaglio imprenscindibile, non ha importanza. Darsi un perimetro: una regione, un paese. Un continente forse, ma sarebbe troppo dispersivo. Un anno, andando. E nel mentre: scrivere (fotografare, se capita) (o viceversa) (più probabile il viceversa) una pagina al giorno, unicamente su quanto visto. Quello in cui ci si imbatte è dettato soltanto dalla curiosità: nessun progetto dietro, nessun ambito, nessun criterio. Vado, vedo, scelgo in base unicamente a quella facoltà umana denominata curiosità. Niente di meno, niente di più. E poi tornare a casa. O viceversa.
Originally published at somewhere, December 4, 2015