Prato bagnato

Attimo
ok with my decay
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1 min readJul 1, 2019

3 maggio 2015

Allora sono stato via diversi giorni, ad aspettare ciclisti che passassero, ho aspettato sotto la pioggia, sopra la pioggia, sull’erba, sul fango, sull’asfalto, in macchina, dentro un bar, a un distributore di benzina, alla dogana, su piste ciclabili, su tornanti, lungo torrenti, in mezzo ai prati, sui guardrail, io aspettavo e poi facevo le foto col telefonino, ho aspettato su ponti, incroci, canali artificiali, argini, piazze, marciapiedi, bar, alberghi, ho aspettato e alla fine tra le varie cose di queste attese, me ne rimane impressa una. Ieri notte, è tardi ormai, è quasi l’una, e stiamo tutti aspettando questo ciclista che non arriva, si è perso, prima dopo Mantova, poi richiama e dice che si è perso un’altra volta, questa volta ancora di più prima, si trova verso Mirandola, pare, da tutt’altra parte, e non riuscendo a tornare verso Ferrara, di notte, in bici, dopo aver pedalato 500 km, l’unica cosa che decide di fare è fermarsi a dormire in un prato bagnato.

Originally published at somewhere, on May 3rd, 2015

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