Games Week — Prima Parte

Massimiliano Gallo
Old man yells at cloud
4 min readNov 13, 2012

Siamo stati alla Games Week, la fiera milanese dei videogiochi, che si è svolta tra il 9 e l’11 novembre presso la FieraMilanoCity.

Questa seconda edizione ha confermato come sia un evento immancabile per i giocatori, sempre smaniosi di mettere le loro manine unte sulle novità in uscita, e per la pioggia, che è scesa inarrestabile per tutti e tre i giorni della manifestazione.

La fiera si sviluppa su tre livelli, divisi nello showfloor, nell’area mostre e nell’area tornei.

Nella zona principale abbiamo trovato gli stand di Activision, Ubisoft, Sony, Nintendo, Microsoft, EA, Namco Bandai e Warner Bros, tutti con le ultime novità da provare e vedere.
Detti così paiono pochi, ma vi assicuro che il numero dei giochi in prova sopperiva tranquillamente il basso numero di espositori.

Oltre a questi, abbiamo trovato anche gli spazi delle maggiori realtà d’informazione del settore, come Eurogamer.it, Ign, Spaziogames, Everyeye e Multiplayer.it.
Piccola nota personale: incontrare giornalisti che leggo da quando ho 15 anni, stringendogli la mano e chiacchierandoci un po’ è stata un’emozione gigantesca ,ma anche questo è il bello di fiere del genere.

Forte dei suoi 40.000 visitatori in tre giorni, in aumento del 30% rispetto l’anno scorso, la Games Week non può che essere motivo di vanto per Aesvi, l’associazione di categoria che ha fortemente voluto un evento del genere in Italia.

Grazie a quest’occasione, abbiamo avuto modo di mettere le nostre manine unte sopra un po’ di novità o almeno quelle raggiungibili senza morire d’inedia nelle code chilometriche che abbiamo affrontato.

Partiamo con la vera protagonista, a livello hardware, della fiera: Wii U è stata una piacevole sorpresa. Mi aspettavo una macchina compatta, simile a quanto visto con la Wii, ma la lunghezza della console mi ha stupito: una quarantina di centimetri di profondità che credo vincano il premiocome “console più sproporzionata” dopo la prima PS3.

Ciò non vuol dire che sia brutta, anzi, ma dopo mesi passati a vedere solo foto frontali, con dimensioni simili alla Wii, fa uno strano effetto vedere che maggior potenza, evidentemente, significa maggior spazio necessario a contenerla.

Il GamePad, il simil tablet di cui Nintendo ha dotato la sua nuova arrivata, è ancora più sorprendente: leggero, ergonomico e con un layout dei tasti semplicemente perfetto.
Il touch screen al centro è figlio di quello del Nintendo 3DS, con una sensibilità maggiore rispetto a quello del DS originale, ma ancora lontano anni luce dai cellulari a cui tutti siamo abituati e soprattutto non è multi-touch.
La telecamera sul pad servirà per la videochat, per far vedere il vostro faccione nei giochi che prevedono questa funzione.

Per farci un’idea, abbiamo provato Nintendo Land, in particolare il mini gioco “Super Mario Chase”, dove il giocatore con il Gamepad interpreta Mario e gli altri quattro, armati di Wiimote, devono inseguirlo ed acchiapparlo, il tutto in due minuti di insulti, gestacci e sbeffeggi continui.
Chi controlla Mario gioca su tablet, con la visione d’insieme della mappa e dei movimenti degli avversari, mentre gli inseguitori guardano l’azione sullo schermo della tv.

Inutile dire che la grafica, pur essendo minimalista e simile a quanto visto in Wii Sport o Wii Party, è gradevole, pulita e molto dettagliata, in puro stile Nintendo.

Per la cronaca, dopo i due minuti di rage assoluta, abbiamo trovato uno stuolo di bambini che aspettavano il loro turno un pochino sconvolti dall’ira scaturita da cinque trentenni (o giù di lì) che interpretano dei personaggi carini e coccolosi.

Ben altra questione è ZombiU, titolo di punta della lineup Ubisoft per il day one della console.
Un survival horror in prima persona, realistico e carico di tensione come neanche il primo Resident Evil sapeva essere.
La trama è semplicissima: nei panni di un perfetto signor nessuno, dobbiamo scappare da una Londra infetta ed invasa dai non morti.
Il protagonista non ha un volto preciso per il semplice fatto che ogni volta che morirete cambierete personaggio. Londra è una città di più 8 milioni diabitanti, quindi le possibilità sono davvero infinite.

La tensione del gioco è derivativa della piattaforma sui cui si trova: sono diverse le azioni che potrete eseguire solo sul pad, dalla forzatura di una porta all’esame del cadavere che avete appena rimesso a nanna, il tutto senza pausa, con il costante terrore che un non morto spunti a mordervi le chiappe in ogni momento.
Graficamente un po’ sottotono, devo dire che è il gioco perfetto per iniziare a giocare con la nuova console, specie per chi è un po’ avverso ai party game.

Tirando le somme, la Wii U, per ora, viene promossa a pieni voti, anche se il comparto grafico è pericolosamente troppo vicino a quanto visto nella generazione corrente.
Il vero potenziale lo vedremo tra un anno o giù di lì, ma per il momento è davvero la degna erede della Wii.

La prima parte del nostro reportage finisce qui, ma non temete, nei prossimi giorni vi aggiorneremo sulle altre piattaforme e sugli altri giochi provati!

--

--