Lambada con senape (ovvero: pensieri sparsi)

Massimiliano Gallo
Old man yells at cloud
2 min readApr 12, 2009

[caption id=”” align=”aligncenter” width=”448" caption=”Pensieri che vagano”]

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Dicono che ci sono giorni in cui cresci.
Dicono che se vuoi fare strada, devi farti il culo.
Dicono anche che la strada è in salita, ma se hai i soldi è in discesa.
Dicono che anni fa era meglio, che si stava da dio e ci si divertiva con niente.
Dicevano, allora, che “se vuoi, puoi”.
Dicono, oggi, che l’online è il futuro.
Dicono che Facebook sia utile e figo, ma è solo una facciata.
Dicono che ora vivere in Italia è un casino, ma ce la siamo voluta.
Dicono che siamo una generazione di fortunati, che prima non si avevano tutte ‘ste cose.
Dicevano che un giorno ci saremmo ritrovati a ballare in sale scure con musica ripetitiva mangiando pasticche e così è stato.
Diranno che eravamo la generazione della TV, del grande Fratello e degli Amici di Maria, che negli anni ’70 erano dei drogati e ora sono gente ricca.
Dicono che ci bruciamo il cervello con i videogiochi, per poi elogiare il Dott. Kawashima.
Dicono che le ragazze si vestono da troie ed è colpa loro se..
Dicono anche che se si è giovani dentro, si è giovani anche fuori: ma le cinquantenni vestite da adolescenti no, sono solo tristi.
Dicono che non se ne intendono, ma fanno i saccenti.
Dicono che il Governo è ladro, ma non si fa nulla per cambiare la situazione.
Dicono che i pensieri veri, il flusso di cazzate che fuoriesce dai tuoi neuroni in maniera casuale dovresti tenerlo per te e non condividerlo, anche se a volte suona cinico o inappropriato o stupido.
Ma allora, dico io, dove sta il divertimento?
Io non sono d’accordo con quello che dicono.
Io dico che mi va bene così.

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