Lego city, Chase e i Mattoncini Colorati

Massimiliano Gallo
Old man yells at cloud
3 min readMay 3, 2013

Chase McCain è una leggenda vivente a Lego City.
L’uomo che ha fermato il temibile Rex Fury, ingabbiandolo per i suoi molteplici reati.
Lui e le sue fantastiche abilità di travestimento sono riusciti dove molti , prima di lui, avevano fallito.
Ma come ha fatto?

La versione per 3DS ci racconta questa storia, di come il novellino Chase è arrivato al L.C.P.D. e abbia preso parte ad un’operazione che coinvolge l’agenzia spaziale, dei contadini, un pollo e milioni di mattoncini danesi.
Siamo davanti ad una versione buonista di GTA, signore e signori: girare per la città, appropriandosi di auto altrui, demolire il demolibile per ottenere gettoni Lego (ci arriviamo dopo), arrestare i cattivi e ripetere il tutto.

Un titolo di questa portata su di una console portatile non si vedeva dai tempi di Chinatown War, verrebbe da dire, ma ci si sbaglia: la mappa di gioco è sì grande, ma non enorme (ogni porzione a piedi, si percorre da un capo all’altro in un paio di minuti) e la realizzazione tecnica, per quanto buona, non fa certo gridare al miracolo.

Perde qualche colpo quando a troviamo dei “pezzi grossi” (come camion e via dicendo) a schermo, specie in modalità 3D e di tanto in tanto si nota qualche texture non proprio all’altezza, ma i difetti si fermano qui.

Ovviamente non dobbiamo aspettarci la vitalità di Liberty City, è pur sempre il 3DS, ma non vedere mai di tre/quattro personaggi e tre macchine alla volta mano a mano che si gira per la città è un po’ triste.

In mezzo a tutto ciò, ogni travestimento porta in dote delle abilità specifiche, che torneranno utili al nostro poliziotto dalla carnagione gialla in tutte le missioni.

Sin da subito, infatti, Chase viene “dotato” di moltepli camuffamenti, dal contadino al minatore, fino all’astronauta ed il ladro.

E se il ladro può scassinare le porte (ovvio), il minatore può far esplodere le cose con la dinamite e l’astronauta può farsi qualche voletto con il suo jetpack, tutte capacità che aiuteranno McCain a risolvere i semplicissimi enigmi che si incontreranno lungo il gioco.

Il sistema di combattimento è quanto di più semplice si possa immaginare: con il tasto A si effettuano le prese e gli arresti, con X si schiva e con Y si picchia.
Ora, scordatevi l’utilizzo di A ed Y nei combattimenti, premete X al momento giusto e avrete la meglio su quasi tutti i combattimenti di Lego City.
Non che sia necessariamente un male, per carità, ma un minimo di profondità in più non avrebbe guastato.

Il pezzo forte del gioco, come si può capire dal titolo, sono i vari travestimenti che Chase può indossare durante l’avventura: dal minatore al pompiere fino all’astronauta o al carpentiere, ogni travestimento darà al nostro eroe un’abilità diversa, utile ad interagire con specifici elementi dello scenario.
E se l’astronauta ha il suo jetpack e il minatore fa brillare le cose con la dinamite, l’agricoltore che si lancia da grandi altezze con il pollopendio è epico, ridicolo e meraviglioso allo stesso tempo.

Siamo di fronte ad un buon prodotto, divertente, immediato e abbastanza longevo per essere un gioco portatile (la mia prima run, con poche missioni secondarie, è finita in circa otto ore, con un completamento del 21%), con un paio di difetti che non intaccano il gameplay, ma che urtano il giusto.

Del frame rate ballerino vi ho già detto, ma quello più grave sono i tempi di caricamento: 45 secondi per passare da una zona all’altra del gioco, dopo averne passati altrettanti al primo caricamento.
Tempi decisamente troppo lunghi che spezzano davvero troppo l’azione.

Rimane comunque un titolo più che apprezzabile, sia ad un pubblico più grandicello che (soprattutto) ai più piccoli nerdini.

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