POLIAMBULATORIO DI OLEGGIO: 15 ANNI PERSI E ANCORA NON C’E’ NESSUNA CERTEZZA.

Comunicato stampa.

Lo scorso 21 marzo in un evento pubblico la Regione e il sindaco di Oleggio hanno annunciato che a breve partiranno i lavori all’area della Caminadina per la Casa di Comunità, la struttura sanitaria dove verranno collocati principalmente gli ambulatori dei medici di base. L’opera è finanziata per 3.400.000 € con i fondi PNRR della Comunità Europea, già messi a disposizione; i lavori termineranno entro due anni.

Nella stessa occasione è stato illustrato anche il progetto del nuovo Poliambulatorio, che dovrebbe essere costruito a lato della Casa di Comunità. I finanziamenti devono arrivare dallo Stato, e solo in minima parte dalla Regione Piemonte. È servita una nostra domanda esplicita per capire che questi fondi non sono ancora disponibili: al silenzio imbarazzato del Sindaco Baldassini si è accompagnata l’affermazione dell’Assessore regionale Marnati, che conferma che i soldi sono ancora in capo allo Stato. Se non dovessero essere trasferiti, il Piemonte potrà attingere a un “tesoretto” per realizzare comunque l’opera.

Questa è una storia già sentita: nel 2011 l’allora Sindaco Marcassa, con Baldassini vicesindaco, scriveva che “La credibilità di una amministrazione si misura da quante promesse fatte in campagna elettorale si riescono a mantenere nel proprio mandato” e che “enorme è stata la soddisfazione nel momento in cui la risposta rispetto al finanziamento atteso di 3 milioni e 700mila euro da parte della Regione è stata positiva”.

“Contano i fatti”, scriveva; e i fatti ci dicono che per tre volte, con amministratori che hanno dichiarato di lavorare “in continuità”, i cittadini sono stati presi in giro. Per tre mandati si è detto “i soldi ci sono”; quel che non c’è è una struttura adeguata alle necessità della città, che metta fine al disagio di un cosiddetto poliambulatorio assolutamente insufficiente e inadatto.
Intanto la spesa prevista è salita a 5 milioni di euro totali, di cui 4.750mila promessi dallo Stato.

Siamo perfettamente d’accordo: contano i fatti.
Le promesse sbandierate sui giornali e sui social hanno logorato la pazienza dei cittadini, che dovranno scegliere se sia possibile fidarsi ancora delle stesse persone che, nonostante ora litighino, hanno amministrato la città ”in continuità”, dimostrandosi non credibili.

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