We Are The World, la notte che ha cambiato il pop

Redazione Olive & Taralli.
Olive&Taralli Marzo
2 min readFeb 29, 2024

di Vittoria Cappa, 3HL

Uscito da pochi giorni sulla piattaforma di streaming Netflix è già al numero uno dei film più visti. Dopo 39 anni, racconta “la notte che ha cambiato il pop” offrendo un inedito sguardo dietro le quinte alla complessa nascita di un successo straordinario

Gli artisti di “Usa for Africa” registrano “We are the world”

Tutto ebbe inizio nel dicembre del 1984 con il cantante Bob Geldof, leader del gruppo Boomtown Rats, che, con la fondazione del progetto Band Aid, ha radunato i più famosi artisti pop inglesi con il fine di raccogliere fondi contro la carestia in Etiopia. Il Brano, intitolato “Do They Know It’s Christmas?” è diventato in poco tempo un successo mondiale, arrivando persino dall’altra parte dell’Oceano, conquistando soprattutto il “Re del calypso” Harry Belafonte, cantante e attivista per i diritti civili.

Il cantante decide di chiamare il produttore Ken Kragen e gli propone di realizzare qualcosa di ancora più grande, qualcosa che potesse unire il mondo sotto un messaggio di amore e solidarietà. Kragen accetta e grazie ad alcuni suoi contanti rintraccia il cantante Lionel Richie. Da qui parte un effetto domino incredibile; Richie chiama Quincy Jones, il produttore di Michael Jackson, per dirigere l’operazione, che, non solo accetta, ma propone di affiancare a Richie l’autore del grande successo di Michael Jackson “Thriller”, Rod Temperton, e in soli due giorni la stesura del brano è completa.

A quel punto inizia la ricerca dei vari artisti; il primo ad accettare fu Bruce Springsteen, che, senza neppure aver capito bene di cosa si trattasse, accettò senza pensarci due volte. Dopo di lui artisti come Stevie Wonder, Tina Turner, Bob Dylan e Paul Simon si uniscono all’iniziativa e danno vita al supergruppo “Usa for Africa”, che ormai contava 45 artisti.

Nella notte fra il 28 e 29 gennaio il gruppo si riunisce in studio per iniziare la registrazione di quello che sarà un successo mondiale.

Durante quella notte succede di tutto: dall’imprevisto disagio di Bob Dylan, all’incontro emozionante tra Billy Joel e il suo mito Ray Charles fino al pianto liberatorio di Diana Ross a fine registrazione, consapevole di aver partecipato ad un progetto che rimarrà nella storia

Il brano esce ufficialmente il 7 marzo 1985, vendendo 20 milioni di copie e raccogliendo oltre 100 milioni di dollari per combattere la carestia in Etiopia. “We Are The World” diventa di poco tempo un inno capace di accomunare le persone di tutto il mondo in un unico messaggio di solidarietà e pace, arrivando dove la politica non era mai giunta.

Questa storia viene raccontata nel Documentario uscito da poco su Netflix, intitolato “We Are The World: la notte che ha cambiato il pop”, nella quale viene narrato, passo per passo, come è stato costruito questo capolavoro musicale che ha cambiato il mondo.

Link al video:

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In redazione: Addioui, Bassi, Berselli, Butturini, Cappa, Danesi, Marelli, Mazzucchi, Minotti, Pelin, Santini, Simoncelli, Sini, Zenocchini