Ode alla Liguria. Terra di profumi e sapori unici, ma anche patria di un fiorente artigianato.

Gaia Ammirata
Omioo
Published in
4 min readNov 23, 2016

La Liguria non è nota solo per il pesto alla genovese e il filetto di orata con olive taggiasche e pinoli locali. La Liguria è patria di un fiorente artigianato, dalle tipiche sedie di Chiavari alle Ceramiche di Albisola.

Boccadasse, Genova

Ogni regione d’Italia ha molto da offrire: una proposta enogastronomica distintiva e articolata, paesaggi diversi, profumi propri e tante piccole produzioni da scoprire. La Regione internazionalmente nota per il pesto di basilico e pinoli, che accompagna e colora di verde piatti di pasta in tutto il mondo, è infatti una terra con una forte tradizione artigiana.

Genova, città di mare, città affascinante. Un grande porto, storicamente leader nel Mare Nostrum. I carruggi, profumo di alici fritte e farinata allo stracchino. La Liguria è una lingua di terra tra il mare e i rilievi montuosi che si ergono subito a ridosso. Lunga e stretta, questa regione marina offre paesaggi, colori e profumi molto diversi tra loro. Savona, San Remo, Portofino: ogni città una realtà a parte, ma con in comune una indissolubile rapporto con il mare.

Portofino

Se i turisti frequentano con più interesse isole nostrane come Sardegna e Sicilia, sicuramente ne apprezzano la bellezza delle distese sabbiose, il verde del mare cristallino e il clima quasi tropicale durante la stagione estiva. La Liguria invece, mite regione del Nord, capace di offrire un clima straordinariamente temperato anche d’inverno, rimane spesso esclusa dalle maggiori invasioni straniere. Ma non certo dai locali: i residenti nel Nord-Ovest italiano, da Torino e Milano, l’hanno eletta a propria meta preferita (anche per la facilità di raggiungerla in treno o in automobile). E già dai tiepiedi weekend di aprile, le spiaggie e i viottoli si riempiono di visi ancora pallidi dall’inverno, vogliosi di scoprire e gustare ogni volta qualcosa di nuovo. E sicuramente ad attirare tante persone c’è anche il profumo di focaccia appena sfornata che invade le piazze sin dal mattino presto, edifici e architetture centenarie che si ergono a strapiombo sul mare e proposte per degustare pesce appena pescato proprio davanti al suo pescatore.

Ma la Liguria è una terra anche di mastri artigiani di qualità. Le tipiche sedie di Chiavari, le cosiddette chiavarine, ideate nel 1807 da un mastro ebanista di questa cittadina di mare, sono tutt’ora ampiamente richieste e apprezzate per il design senza tempo e la particolare leggerezza. I velluti di Zoagli e il ferro battuto ligure non mancano di decorare le abitazioni locali.

Il fascino della Liguria non ha lasciato indifferenti artisti e poeti, che la hanno decantata ed eletta a patria delle proprie ricerche creative. Terra ostile e accogliente allo stesso tempo, sono molti gli artisti che hanno trovato rifugio nelle sue insenature e asperità.

Per esempio, la lavorazione della ceramica nella soleggiata cittadina di Albisola ha radici molto antiche, con lo sfruttamento di cave di argilla già nel 1500. Ed è con il futurismo che si definisce distintamente una vocazione territoriale per la lavorazione creativa della ceramica. Il gruppo dei futuristi firmatari del primo manifesto, quali Marinetti, Diulgheroff, Fillia e Strada decidono, nel secondo dopoguerra, di dedicarsi alla creazione e manipolazione della materia. Il risultato sono una serie di piccole opere d’arte in perfetto stile futurista, oggi riprodotte e riproposte attraverso gli stampi autentici dalla Fabbrica Ceramiche Giuseppe Mazzotti, fornace e laboratorio che dal lontano 1903 ha ospitato collaborazioni con artisti internazionalmente noti.

Set Diulgheroff (1930), Ceramiche Giuseppe Mazzotti

L’elezione della lavorazione ceramica ad arte vera e propria viene successivamente consolidata negli anni Cinquanta, quando sono Lucio Fontana, Asger Jorn, Aligi Sassu a realizzare le proprie opere in ceramica presso le fornaci Mazzotti. Le collaborazioni artistiche proseguono con Mimmo Rotella, Enrico Baj ed Ernesto Treccani, tra gli altri.

Le tecniche tradizionali, i risultati creativi e gli scambi artistici sono oggi testimoniati dalla Fabbrica Casa Museo G. Mazzotti 1903 di Albisola. La produzione della fornace invece si riconferma estremamente variegata e vitale, alternando a collaborazioni con designers e artisti, una linea per la casa (Mazzotti Home), le ceramiche di design del maestro ceramista Tullio Mazzotti e la riproduzione degli stili tradizionali, dal repertorio Seicentesco e Settecentesco albisole a quello futurista.

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