Sono sopravvissuta a Parigi con un budget da studentessa
Come riuscire ad uscire a cena, fare qualche compera e sopravvivere con una borsa di studio Erasmus, frequentando una delle università più costose della Francia.
È una delle cose che bisogna fare, no? Vivere a Parigi da ventenni, guardare i tramonti sulla Senna e sorseggiare caffè in una bar di classe, osservando persone altrettanto di classe. Ti tornano in mente eroi letterari, scene di film e anche qualche colonna sonora fin troppo perfetta.
Sono arrivata a Parigi per frequentare un anno in scienze politiche, proprio nel cuore di Saint-Germain-des-Près, il vecchio centro letterario: Oscar Wilde visse qui, così come Jean-Paul Sartre, Simone de Beauvior, Jean-Luc Godard e François Truffaut. La stessa università è conosciuta in tutta la Francia, poiché cinque degli ultimi sei Presidenti hanno studiato tra queste mura.
Ma non troverai molti giovani nei famosi luoghi di ritrovo intorno alle strade di Saint-Germain, Le Deux Magots, Café de Flore e la Brasserie Lipp. Gli studenti preferiscono infatti sedersi a Le Basile (Rue Grenelle, 34), con il suo arredamento anni Settanta totalmente diverso rispetto al classicismo alla Hausmann tipico del vicino Boulevard, e poi anche il caffè è molto meglio!
Se hai voglia di fare spese in Saint-Germain, il meglio è approfittare dei prodotti tradizionali. Il famoso Ladurée ha un negozio proprio in Rue Jacob e i loro macarons sono a dir poco splendidi, oltre ad avere un sapore paradisiaco, ma potrebbero mettere a dura prova il tuo portafoglio. Prova Pierre Hermé o Dalloyau per una tentazione croccante più a buon mercato. Le baguette de La Parisienne (Boulevard Saint-Germain 52, Rue Madame 48) sono stati premiate come le migliori di Parigi per quest’anno, quindi non lasciarteli scappare!
Anche se i bistro possono essere un po’ cari, una cosa positiva a Parigi è che le panetterie rappresentano un’eccellente risorsa, quando si è alla ricerca di un luogo accogliente dove consumare un pasto. Una delle mie preferite era Boulangerie Ory, di fronte allo Stadio Bercy, l’ideale per saporite quiche lorraines e croissant aux amandes. Ma Parigi è davvero un paradiso per le Boulangerie e basta tenere gli occhi aperti, perché potrebbe essercene una proprio sotto i tuoi occhi alla prossima svolta.
Ovviamente, Parigi è famosa per il suo fashion Haute Couture, ad un costo però al di sopra della maggior parte dei portafogli. Se non vuoi andare da Périphérique o dai rivenditori più economici ( Tati ha tutto ad esempio, ma alcuni prodotti ti potrebbero durare un po’ poco), fripp è la soluzione ideale. Free ‘P’ Star è un negozio minuscolo, dove trovare diversi vestiti vintage a prezzi accessibili. E anche se non sei un amante dei vestiti vintage, puoi trovare belle borse di pelle o giacche nei negozi dell’usato a Marais.
Essendo poi un’area storicamente abitata dalla comunità ebraica, i falafel sono lo snack ideale dopo lo shopping, soprattutto dopo aver rovistato per ore nei cumuli di vestiti in offerta. Davanti a L’As du Falafel (34 Rue des Rosiers) puoi trovare sempre delle lunghe code, ma è tutto sommato scorrevole e per quanto riguarda porzioni e qualità, vale davvero la pena di aspettare quei 10–15 minuti. La cucina appare un po’ incasinata, ma la confusione si perdona facilmente guardando le abilità da ninja nel preparare i sandwich di questi motivati cuochi.
Quello di Marais è anche un quartiere con una grande vocazione artistica, anche se l’arte ha giocato un ruolo più importante in altri quartieri della città. Se sei alla ricerca di giovani artisti, il posto da vedere è senza dubbio Belleville.
Sorseggiare il tuo drink con una certa disaffezione è un must, specialmente in alcune zone della città.
A Rue de la Lappe, vicino aBastille/Oberkampf, bisogna invece andare dopo il calar del sole. Meno turistico di Saint Michelle, è abbastanza chiassoso, ma con meno pressione dei P.r. per entrare nei club. L’ambiente è molto internazionale, di prim’ordine per quanto riguarda cibo e bevande. Uno dei miei posti preferiti era Le Bazar Egyptiene (29, 31 Rue de Lappe). Gli interni sono decorati forse un po’ eccessivamente, ma il cibo marocchino e la sisha meritano. Molto carino usufruire di una prenotazione per gruppi ed avere accesso ad una stanza riservata.
Se invece sei alla ricerca di grandi club dall’atmosfera trendy, proseguì sugli Champs-Elysèe, ma assicurati di essere vestito per l’occasione: Queen,Matignon, Chez Raspoutine e L’Arc, ti stanno aspettando!
Mangiare bene, bere e godersi il panorama diventano un tutt’uno nella capitale francese: per questo le sedie e gli sgabelli dei bistro sono sempre girati verso la strada, così che, sedendoti, tu possa ammirare la vita della città scorrerti davanti.
Puoi prenderti un break dalla realtà urbana ed andare a fare un picnic fuori dal centro e, anche se vuoi rimanere in città, ci sono molti canali (come Saint-Martin), parchi (Luxemburg, Buttes, Chaumont..) e boschi (Boulogne or Vincennes, in periferia). Anche i ponti meritano una visita, soprattutto se vuoi unirti alla creativa vivacità di Pont des Arts. Molto popolari tra i giovani sono le estive serate in compagnia, dove suonare, sentire o cantare musica.
Su come organizzare il tuo picnic ci sono diverse possibilità in città, ma mi piacerebbe raccontare una breve storia in proposito. Una notte, mentre tutti noi ci godevamo una bella serata al 5th Arrodissmenet, un giovane uomo francese, sentendo la nostra musica risuonare nel cortile, ha chiesto di unirsi alla festa. Ovviamente, lo abbiamo accolto a braccia aperte e gli abbiamo offerto subito del formaggio e un pezzo di baguette, da mangiare affianco ad un calice di vino. Piuttosto turbato dalla nostra selezione di formaggio, il nostro ospite ci ha domandato chi fosse il fromageur e siamo stati costretti a rispondergli, con un sorriso, spiegando che fossimo ancora troppo giovani (e non abbastanza raffinati) per frequentare negozi specializzati in formaggio. Qualche tempo dopo, traendo ispirazione da questo incontro, ho effettivamente fatto visita ad un ottimo negozio di formaggi, a pochi passi da casa mia sulla 13th.
Il risultato?Gli spuntini dei nostri party sono diventati sempre meglio e il prezzo era poco più alto di quello del supermarket. Abbiamo decisamente imparato la lezione: fidarsi sempre dei consigli dei residenti!